16; Alex

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La situazione mi sta sfuggendo di mano, passare tutto questo tempo con Bella è veramente straziante. Non posso fingere ancora per molto, odio doverle dire certe bugie, ma purtroppo non posso fare nient'altro.

Quando Carola insiste, quando mi dice che la cosa giusta sarebbe semplicemente raccontarle la verità...

Io comprendo il suo punto di vista, però sarebbe troppo rischioso. È passato talmente tanto tempo dal suo incidente che dirle tutto adesso ci allontanerebbe. Non avrebbe più fiducia in nessuno di noi.

Inoltre, in passato, ho già sbagliato con lei. Le cose hanno preso una svolta molto pesante. Bella stava per morire, per colpa mia. Per colpa di uno stupido litigio.

<<Isabella, io non voglio litigare con te. Il dottore ha detto che questo sciroppo è fondamentale per la tua guarigione. Troverò il modo per fartelo prendere.>>

Rotea gli occhi verso il cielo.

<<Ha un sapore terribile.>>

Sorrido.

<<Lo so, ti capisco.>>

Cerco di rassicurarla.

<<Non è vero.>>

Mentre è distratta, decido di farla stendere sulle mie gambe.

<<Alessandro Rina, cosa stai cercando di fare?>>

Mi chiede con un tono di voce abbastanza articolato. Le faccio la linguaccia.

<<Devi ancora prendere lo sciroppo.>>

Dalla sua bellissima bocca esce una risata divertita. Rimango incantato.

<<Scordatelo.>>

Avvicino il cucchiaino alle sue labbra schiuse, un brivido mi percorre la schiena. Questo momento sembra troppo intimo.

<<Non puoi vincere sempre tu, Isabella.>>

Passo il polpastrello sul suo labbro inferiore, non distolgo mai lo sguardo. Questa ragazza è una divinità, cazzo.

<<Ti ha dato fastidio?>>

Le chiedo con voce roca e profonda, in questa stanza c'è un silenzio assordante.

<<No...>>

Il suo è un sussurro lieve, che mi rende vivo. Ricordo ancora quanto amavo vederla imbarazzata dopo un mio piccolo gesto.

<<Sei tutta rossa.>>

Arrossisce ancora di più.

<<È tutta colpa tua. E comunque non vinco sempre io, tu hai le tue strategie per rendermi vulnerabile.>>

Sorrido vittorioso. Mi piace che abbia questa visione della situazione.

<<Lo sai che sei bella?>>

Sgrano gli occhi. Ecco cosa intendo quando dico che convivere con Bella sta diventando sempre più complicato.

<<Lo pensi davvero?>>

Annuisco. Mi sono scavato la fossa da solo. Non posso tornare indietro sui miei passi.

<<Certo che lo penso. Sei veramente bella.>>

Sorride come una bambina. Quanto tempo è che Isabella non riceve un complimento?

<<Sai, Isabella, meriti un uomo che ti ricordi di quanto sei bella ogni mattina.>>

La sua espressione è indecifrabile. Capisco perfettamente di non essere molto costante con le mie ideologie, però...

<<Perché mi stai dicendo questo?>>

Afferro la sua mano.

<<Perché devi saperlo. È importante e potrebbe servirti per il futuro.>>

Annuisce ancora un po' confusa.

<<Bella è bella.>>

Dico con tono scherzoso e un'espressione buffa. Isa scoppia a ridere talmente tanto dal ritrovarsi con il viso davanti al mio.

<<Ehm...>>

Non ho mai avuto così tanta voglia di darle un bacio. Quando sto per ritrarmi, sento una dolce pressione sulle labbra.

Cosa sta succedendo?

<<Oddio, scusami Alex...>>

Le sposto una ciocca ribelle dietro l'orecchio, non riesco a smettere di sorridere.

<<Non devi scusarti.>>

Si copre il volto con le braccia per l'imbarazzo. Il cervello e il cuore mi scongiurano di baciarla ancora. Delicatamente afferro le sue mani, le porto dietro al mio collo.

Faccio scontrare di nuovo le sue labbra con le mie, il bacio diventa sempre più intenso. Sembra che entrambi né avessimo bisogno per respirare...

Per Sempre// Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora