34; Alex

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Non pensavo che avrebbe veramente trovato il coraggio di ascoltare il mio pezzo, per questo quando ho letto il suo messaggio ho perso un battito.

Sono rimasto sorpreso e ho ringraziato mentalmente Carola, perché molto probabilmente è stata lei ad insistere.

In questo momento sono nella pasticceria di mio zio, seduto sempre allo stesso tavolo, quello più appartato e che non metterà in imbarazzo Bella.

<<Questa è la torta alla crema che hai ordinato.>>

Dice mio cugino, posizionando il vassoio davanti a me.

<<Perché mi hai chiesto due fette? Hai seriamente intenzione di mangiarle entrambe?>>

Mi scappa una risata.

<<Sto aspettando una persona importante.>>

Cerca di studiare il mio sguardo, ma non riesce a ricavarne nessuna informazione, per questo mi guarda sconfitto e torna alla sua postazione di lavoro.

<<Alessandro scusa il ritardo, ma ho veramente perso la cognizione del tempo.>>

Sento dire in modo timido. Sforzo un sorriso e affettuosamente afferro una sua mano.

<<Non devi scusarti Bella, sai benissimo che con me non c'è nessun problema.>>

Ricambia il mio gesto e in modo nervoso occupa il posto dinanzi a me.

<<Ho ordinato il solito, non sapevo se avresti preso qualcosa quindi ho fatto un po' di testa mia.>>

Sfila lentamente il giaccone, rimanendo con una maglia molto semplice.

<<Avevo già in programma di prenderne una fetta, quindi hai fatto la scelta giusta.>>

Picchietto le dita sulla superficie liscia del tavolo, mostrandole tutto il peso della situazione e del nostro nuovo equilibrio spezzato.

<<Allora, perché mi hai chiesto di incontrarci? Mi sembravi molto preoccupato, per questo motivo ho accettato di venire.>>

Alzo gli occhi al cielo.

<<Ho prodotto questo nuovo pezzo, sta avendo tanto successo e per questo mi hanno invitato ad un evento come ospite.>>

Mi guarda confusa, senza dire nulla, allora continuo.

<<È un evento molto importante, pieno di artisti di grande spessore. Il problema sorge quando non ci posso andare se non ho un accompagnatore.>>

Sgrana gli occhi e arrossisce, molto probabilmente dopo aver intuito quello che sto per chiederle.

<<È una cosa fantastica. Credo che tu debba invitare qualcuno che possa farti fare una bella figura, tipo Carola.>>

Dice, quasi strozzandosi con la sua stessa saliva.

<<Non ho nessuna intenzione di portare una persona con cui non mi sento bene. Per questo volevo invitare te.>>

Le sua guance si tingono di un rosso vivo, che mi diverte.

<<Invece di imbarazzarti e nasconderti dietro una fetta di torta alla crema, potresti semplicemente accettare o rifiutare l'invito?>>

Mi scappa una risatina.

<<Smettila di prendermi in giro.>>

Le afferro entrambe le mani e cerco di tornare serio.

<<Pensala in un altro modo. Tu vieni solo per ripagarmi un favore, una volta finita quella serata ognuno per la sua strada.>>

Devo fare uno sforzo incredibile per pronunciare questa frase, ma non accetterà in nessun altro modo.

<<Davvero?>>

Annuisco.

<<Allora posso anche accettare.>>

Sforzo un sorriso.

<<Ti mando tutte le informazioni. Grazie comunque per avermi salvato...>>

Per Sempre// Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora