36; Alex

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Ho sempre pensato che fosse una perdita di tempo recuperare un amore perso e credere in qualcosa di nuovo.

Molto probabilmente mi sono ricreduto, soprattutto adesso che ho visto Bella indossare il vestito che aveva comprato per il nostro anniversario.

Stupenda più che mai, mi stringe forte la mano in preda alla paura di questa situazione.

Capisco che possa essere difficile, anche perché dopo il nostro discorso abbiamo cercato di parlare soltanto una volta... però sono sicuro che non deluderò le sue aspettative.

Farò di tutto per rendere questa esperienza indimenticabile, non posso assolutamente permettermi di sbagliare.

<<Sapevo che fosse un evento molto elegante ma non credevo fino a questo punto.>>

Dice in modo timido, io sforzo un sorriso.

<<Tranquilla che l'apparenza inganna, tutte le persone che ci sono dentro cambieranno dopo mezzanotte. È sempre la stessa storia, ormai ci sono abituato.>>

Mi guarda con un espressione confusa in volto.

<<Non ho capito.>>

Non riesco a resistere e mi scappa una risata divertita.

<<Una volta terminato l'evento principale, gli invitati continueranno a festeggiare in modo umano. Sai com'è, musica a tutto volume e tante risate.>>

Sorride.

<<Figo.>>

Annuisco.

<<Vogliamo entrare?>>

Le chiedo terribilmente agitato, non mi risponde però annuisce in modo deciso.

<<È tutto così surreale per me. Non sono mai andata a questo tipo di eventi prima del mio incidente?>>

Mi sta seriamente chiedendo di più per quanto riguarda il suo passato?

<<Nessuno dei due. Prima di partecipare al programma non potevamo neanche, non eravamo nessuno.>>

Faccio un lungo respiro.

<<Vogliamo ballare?>>

Mi chiede improvvisamente, lasciandomi senza respiro. Cosa sta succedendo?

<<Certo.>>

Rispondo balbettando. Subito dopo avvolgo le braccia intorno ai suoi fianchi, le sue intrecciate dietro il mio collo.

Azzera tutta la distanza tra noi, lascia incontrare il suo sguardo con il mio.

Sono consapevole dello sforzo che sta facendo... ma sono sicuro che non avrebbe mai fatto una cosa del genere, se non avesse davvero voluto.

<<Hai altre domande?>>

Le chiedo, non nascondendo il mio sorrisetto soddisfatto.

<<Che tipo di coppia eravamo?>>

Arrossisco.

<<Eravamo una coppia molto complicata, semplicemente perché siamo sempre stati diversi. All'inizio io non volevo saperne niente di te, perché ti vedevo piccola e ingenua. Un sacco di esperienze ci hanno avvicinato e una volta che ti ho conosciuta meglio, per me è stata la fine.>>

Mi gratto la nuca pensieroso, ma attendendo una sua risposta o prossima domanda.

<<Abbiamo mai fatto l'amore?>>

Chiede tutto d'un fiato, in completo imbarazzo. Mi scappa un sorriso... possibile che di questo non ne abbia mai parlato con nessuno?

<<Tantissime volte. Diciamo che era uno dei nostri passatempi preferiti.>>

Nasconde il viso appoggiandosi sopra il mio petto, senza pensarci le lascio un dolce bacio sulla testa.

<<Abbiamo sempre avuto questa passione per la danza e per la musica?>>

Mi sta mettendo alla prova?

<<Tu sei sempre stata una ballerina magnifica, mentre io ho sempre amato la musica ma non ho mai avuto modo di studiare. Diciamo che ho coltivato questo sogno solamente dopo il tuo incidente, perché mi ha aiutato a superare il trauma più grande.>>

Di solito una lacrima avrebbe rigato il nostro volto, ma questa sera c'è qualcosa di diverso nell'aria. Una strana voglia di viversi.

<<Solamente Mano ferma è dedicata a me oppure c'è qualche altro pezzo prodotto che mi riguarda ma non lo so?>>

Sorrido.

<<La mia intera discografia è stata scritta per te, Bella. Però posso farti ascoltare qualcosa di particolarmente importante, se ti interessa.>>

Nonostante sia un passo molto delicato per me, però posso senza dubbio provare.

<<Voglio sapere di che cosa si tratta.>>

Dice in modo risoluto.

<<Della prima canzone che ho scritto in tutta la mia vita, pensando alla nostra storia. Pensando alla donna che mi è stata strappata via.>>

Emozionata mi osserva, ci pensa e infine accetta.

Allora come bravo ospite speciale della serata, mi avvicino alla direzione della musica e chiedo se gentilmente posso cantare un pezzo non previsto.

<<Buonasera.>>

Dico timidamente, davanti alla folla che applaude senza stancarsi.

<<Sto per cantare una canzone molto importante per me, dedicata alla donna che mi ha insegnato cos'è l'amore. Mi piacerebbe avere la vostra totale attenzione, grazie.>>

Mi accerto che non ci sia nessun tipo di problema e dopo aver dato una controllata alla base, rivolgo un'ultima occhiata a Bella prima di cominciare.

Che bella che sei
quando dici che mi vuoi lasciare
anche se siamo cresciuti insieme
aprile con la neve
Che bella che sei
che sorridi ma sto per andare
è il sorriso poi la cosa che
mi ha fatto più male
Un'altra casa e la disposizione
di nuovi mobili e il televisore
ma in fondo sono solamente cose da rifare

Parlo sempre di te
ma io non ti penso mai
ed è un po' come credere in Dio
e non pregare mai
ora faccio cose
vedo gente di cui non mi frega e dai
alla fine dimmi un po' tu come stai

Che strano che è
dichiarare che va bene così com'è
ma si sa che è solo un modo di dire
perché mi sento da sempre una mezza stagione
oggi ho finito da me un'altra mia canzone per te
che non potrò più farti ascoltare
almeno che non sia cantata da milioni di persone

Parlo sempre di te
ma io non ti penso mai
ed è un po' come credere in Dio
e non pregare mai
ora faccio cose
vedo gente di cui non mi frega e dai
alla fine dimmi un po' tu cosa fai
e alla fine dimmi un po' tu come stai

E anche se fra i nodi in gola
non sai quale sciogliere
e anche se le cose stabili ti sembrano disordine
e se ti senti immune a tutto il male che c'è
abbi cura di te
abbi cura di te

Parlo sempre di te
ma io non ti penso mai
ed è un po' come credere in Dio
e non pregare mai
ora faccio cose
vedo gente di cui non mi frega e dai
alla fine dimmi un po' tu cosa fai
e alla fine dimmi un po' tu come stai.

Per Sempre// Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora