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Ogni giorno, nessuno di noi sa mai cosa succederà. Viviamo in questa calma apparente con la consapevolezza che tutto potrebbe finire da un momento all'altro. Non sappiamo se qualcuno, proveniente da chissà dove, potrebbe invadere la nostra piccola realtà ed ammazzarci tutti. Sarà per questo motivo che alcune persone vivono davvero come se ogni giorno potesse essere l'ultimo.

La verità è che, tranne che in alcuni casi, tutto questo ha fatto sì che si creassero anche dei bei legami, come quello fra me e la signora Penelope. Lei ha quasi sessant'anni, ma sembra essere l'unica persona capace di comprendermi.

- Idro non è sempre stato così, sicuramente vivere qui l'ha cambiato molto e comprendo il fatto che tu voglia dirgliene quattro.

Lei sorride, sorride da quando ne ho memoria, anche se è rimasta sola, anche se ha perso i suoi figli e suo marito quando è accaduto... quello che è accaduto.

Nessuno ne parla mai, e purtroppo io ho ancora troppi dubbi a riguardo. Sembra che quell'evento sia impronunciabile, come se, solo parlandone potesse verificarsi ancora.

- In realtà vorrei prenderlo a pugni come suo padre ha fatto con il mio.

Oggi c'è il sole, siamo in primavera e questo ci consente di trascorrere più tempo all'aperto e in compagnia. In inverno è diverso. In inverno sembra quasi che ognuno di noi vada in letargo, probabilmente per preservare le poche energie di cui disponiamo anche a causa della scarsità di cibo.

- Ah, fra quei due ormai è così. Lascia perdere.

- Mi dicono tutti di lasciar perdere, ma non ho mai capito il motivo.

Penelope è una gran chiacchierona, un po' come me, ma sembra che oggi non abbia alcuna intenzione di saziare la mia curiosità.

- Piuttosto che friggerti il cervello con i problemi dei grandi, perché non vai a fare una passeggiata e a raccogliere qualche frutto?

A volte mi sento presa in giro solo perché pensano che io non possa comprendere quello che a loro fa paura, ma non riesco a prendermela con Penelope, perché, nonostante a volte mi menta, so che non ha cattive intenzioni. Lei è sempre stata dalla mia parte, anche quando da piccola, nelle rare occasioni in cui Eros mi rivolgeva la parola per deridermi, correvo da lei a piangere.

- Se proprio insisti...

Lei mi dà una pacca sulla spalla e mi scompiglia i capelli, ma i miei pensieri sono ancora incastrati nei meandri della mia mente.

Passeggio per quel poco spazio in cui ci è permesso farlo, fin quando non giungo a pochi metri da una ridicola recinsione. Oltre questo filo di spago è preferibile non andare, ma proprio il fatto che ci sia una recisione ridicola e senza alcun senso, che mi fa desistere dal fare qualcosa che i miei genitori non mi perdonerebbero mai.

Non ho mai provato ad andare oltre, ho sempre tenuto a bada la mia curiosità per non far del male alla mia famiglia, ma più guardo questa strada deserta che conduce al mare, e più mi viene voglia di fare una pazzia.

In generale non c'è nessuna regola scritta e da quel che mio padre racconta, oltre quelle famose dieci persone che hanno persino fatto ritorno illese, nessuno ha mai intrapreso questo ignoto viaggio.

Quindi, a questo punto, mi chiedo se davvero nel resto del mondo non ci sia più nulla e che quindi dobbiamo solo arrenderci e vivere così fin quando la salute ce lo permette.

- Ti consiglio di raccogliere qualche mela in più prima di farmi questo grandissimo regalo.

- Eh?

Eros ed Agnes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora