Dormire non è mai stato un problema per me.Durante il giorno, per quanto possibile, provo a sfinirmi per non dover poi fare i conti con pensieri come quelli che ora non mi permettono di trovare pace.
Mi rigiro sulla mia brandina, ma sembra che nulla sia in grado di tranquillizzarmi e so fin troppo bene il perché.
L'atteggiamento di Eros e il fatto che lui, a prescindere da tutto, mi punti il dito contro, mi infastidisce e non poco.
Non ho rotto io quel libro e non so davvero chi possa aver fatto una cosa simile dal momento che nessuno entra in casa sua, senza il suo permesso. Dubito possano essere stati sua madre o suo padre, e allora chi?
In questo villaggio, a parte noi due, ci portiamo tutti un gran rispetto e rispettiamo i pochi ricordi di cui disponiamo.
Un gesto simile da parte mia, per lui, può essere visto solo come l'ennesimo tentativo di sfidarlo. E, a meno che io non sia diventata sonnambula, sono sicura al cento per cento di non aver stracciato il suo libro sulla Mitologia Greca.
Che poi non pensavo che lui potesse interessarsi anche questo, senza dubbio Eros è un ragazzo dalle mille risorse, fra cui quella di sorprendermi con risposte a volte neanche tanto velate.
Vorrei raccontarlo a Penelope, magari lei saprebbe interpretare quello che è successo, ma prima io dovrei raccontarle un altro episodio, ossia quello in cui Eros mi ha praticamente lasciata con il seno scoperto.
E non è il caso...
Non credo che lui glielo abbia raccontato, anche se hanno un rapporto molto confidenziale. Per cui, escludo a priori la possibilità che quella impicciona possa aver organizzato...
Un attimo.
No, non posso assolutamente pensare che lei lo sapesse e che quindi abbia avuto la brillante idea di strappare un libro di Eros solo per farci litigare.
Penelope non è così diabolica, oppure sì?
- Non è così pazza...
Io, invece, inizio a dare i primi segni di pazzia, dal momento che non solo parlo da sola, ma che ho anche deciso di uscire di casa senza conoscerne il reale motivo.
So solo che qui dentro mi sento soffocare e che ho l'insopportabile esigenza di parlare con Penelope.
Probabilmente starà dormendo, ma quando arrivo fuori casa sua, resto sorpresa dal vederla parlare proprio con il soggetto della mia insonnia, su una sorta di altalena improvvisata.
Parlano a voce bassa e non mi hanno ancora vista, così ne approfitto per fare una cosa di cui non vado molto fiera, ma che ritengo assolutamente necessaria per capirci qualcosa.
- E quindi avete litigato...
- Quella stupida mi ha strappato un altro libro.
Un altro libro...
La mia attenzione si focalizza proprio su questo, e quindi arrivo all'amara conclusione che Penelope sappia di quell'imbarazzante episodio.
L'ho sempre considerata come una nonna e ora non so ben gestire alcune situazioni.
- Ehm, ne sei sicuro?
Ed è la sua espressione colpevole a farmi pensare di avere ragione.
Sì, Penelope è davvero diabolica, ma la cosa sorprendente è che io non sono arrabbiata, anzi, tutto questo mi diverte troppo.
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Eros ed Agnes.
RomanceAlcune storie non hanno la fortuna di essere raccontate. Nessuno potrà mai venirne a conoscenza, togliendo al mondo o a quello che ne resta, la testimonianza di un amore forte come una tempesta, ma anche fragile come un fiore che prova a crescere in...