Colors!

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Premetto che lo spunto l'ho avuto da un reel su istg e non potevo non scriverci una storia sopra quindi, buona lettura ♡

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(Y/n pov)
-Quindi? Come è? È carino?- mi domandò la mia migliore amica e sorrisi solo al pensiero di quella prima uscita con lui. -Si, tantissimo.... è anche dolce.... e premuroso...e gentile  - ammisi tornando a riordinare i miei appunti per andare a lavoro, - Ma? Perché non sei convinta?- continuò ma non era ovvio? Vivevamo in un mondo in cui i colori erano una leggenda metropolitana, solo i bambini potevano vederli ma man mano tutto diveniva grigio e quel che restava da vivere era circondato da una nebbia continua. Io ricordavo il rosso o il giallo ma non ricordavo più come fossero gli altri, come potesse essere il colorito della pelle o la sfumatura negli occhi della mia amica. In pochi avevano il dono del colore anche da adulti e si vociferava che questi tornassero solo e soltanto quando la nostra anima si ricongiungeva alla sua gemella.

- Idiozie, io e tuo padre siamo innamorati e non abbiamo mai visto i colori!- mi ripeteva mia madre eppure la sentivo sospirare come se lei avesse buttato via la sua felicità volontariamente ma non mi ero mai soffermata a chiederle se davvero credesse alle sue parole.

- Dimmi almeno come si chiama!- continuò Shiori riportandomi alla realtà riuscendo così a metterla a fuoco. - Jimin.... si chiama Jimin...è un ballerino- continuai col classico sorrisetto di chi è alle prime armi. Non avevo avuto molte esperienze né le avevo cercate credendo che presto il mio caleidoscopio sarebbe arrivato ed io mi sarei potuta innamorare incondizionatamente di lui ma non era mai accaduto e tanto meno era accaduto con Jimin ma volli provarci perché era così carino e gentile da non riuscire a dirgli di no. Anche quel giorno, dopo lavoro, sarebbe passato a prendermi per una passeggiata insieme ed il cuore iniziò a battermi solo al pensiero.

All'uscita non ebbi nemmeno tempo di attendere che lo trovai lì con in mano un piccolo mazzetto di girasoli e sorrisi andandogli incontro - Se continui così finirai per viziarmi- lo salutai prendendo un mazzetto, era circa venti centimetri più alto di me, la sua figura esile ma forte e proporzionata e la camminata elegante; aveva qualcosa che molti uomini si sognavano di avere nel modo di fare, di parlare, era carismatico lui e più passavamo il tempo insieme più mi rendevo conto mi piacesse come persona. Era equilibrato, non caotico seppur avesse quei suoi momenti di pazzia e passavamo le ore a ridere come ragazzini su di una gradinata vicino al fiume Han; c'era complicità tra di noi e gli incontri sporadici divennero un rito per noi. A volte mi invitava a cena, altre invece a passare il tempo al parco ed ogni volta era così attento ai miei bisogni da non poter credere fosse vero; quella sera eravamo a guardare le stelle e faceva un po' freddo tanto che chiusi tra le braccia le gambe facendomi piccola, probabilmente lo notò tanto da sentire un peso leggero sulle spalle ed un calore ben venuto entrarmi dentro. -Grazie, non dovevi...- provai a dire mentre lui piano si avvicinava e mi morsi il labbro - è una scusa la mia per avvicinarmi - fu sincero ed io fui felice fosse buio perché ovviamente arrosii nel sentirlo così, non lo faceva spesso per rispetto dei miei spazi e dei miei tempi diceva, perché non aveva fretta con me come i signori di altri tempi e forse era così, forse Jimin apparteneva davvero ad un altro tempo.

- La settimana prossima purtroppo non ci sarò, ho una tournée con il corpo di ballo ma se indossi la mia giacca allora il tuo profumo resterà su di essa.... sarà come averti con me....- aggiunse basso ed io ingoiai a vuoto perché non si rendeva conto di come il mio cuore battesse quando la sua voce toccava note così basse. Sentivo il suo respiro vicino al mio orecchio ed un fremito percorse ogni mio nervo tanto da dover trattenere quel gemito basso e lui se ne accorse, lo so, l'ho capito dal suo sorrisetto da stronzo che si affacciava sul suo viso quando mi metteva alle strette ma dio se mi piacesse anche quello di lui. Era sicuro di come apparisse e del suo portamento fiero, sapeva quel che poteva osare ed un po' lo invidiavo chiedendomi come ci riuscisse tanto che in molti si voltavano a guardarlo, che fossero uomini o donne attirava lo sguardo brillando ed io lo ammiravo in tutta la sua bellezza.

ONESHOT BTS [Slow/soft/🔞] ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora