Namjin

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Sapete quando siete giù ed il cielo fuori è grigio? Quando avete solo voglia di restarvene sotto le coperte a non far nulla? E' così che si sentiva Jin in quel momento. Era il suo giorno libero e nonostante questo aveva il morale a terra, nonostante le gratificazioni del lavoro, l'aver comprato una bella casa, l'aver amici sinceri sentiva che qualcosa mancava.

Sentì la porta di ingresso aprirsi ed una voce chiamarlo.

"Jin, Jin Hyung! Stai ancora dormendo?" Lo riconobbe subito, era Namjoon che, come sempre, andava a svegliarlo ogni santissimo giorno libero, non che gli desse fastidio ma semplicemente sentiva la necessità di stargli lontano per un po'.

J:"Joonie, sono qui!" Rispose mentre cercava di sedersi sul letto e l'amico irruppe nella sua stanza con quel suo sorriso che tanto illuminava e Jin non potè far altro che sorridergli di rimando.

N:"Allora? Che ci fai ancora in pigiama?" Non capiva da dove uscisse tutta quella fretta.

J:"Che c'è? Non sono affascinante ugualmente?" scherzò pur sapendo di essere un completo disastro.

N:"Certo, certo ma ora vestiti che usciamo" rispose mentre si era fiondato nell'armadio a cercagli dei vestiti da mettersi. "Questi sono perfetti" disse con in mano un pantalone rosso, una camicia gialla ed una giacca blu e Jin scoppiò a ridere per quell'abbinamento. Riusciva sempre a farlo sorridere nella sua semplicità ed era un aspetto che amava di lui.

J:"Meglio se faccio da solo Joonie"

N:"Va bene allora vado a prepararti la colazione" ma lo fermò al solo ricordo della sua cucina distrutta l'ultima volta che gliel'aveva preparata e nel farlo inciampò nelle ciabatte ai piedi del letto cadendo rovinosamente per terra e trascinando il più piccolo.

Jin rimase senza fiato a causa del dolore alla schiena ma la cosa che gli fece perdere un battito fu il viso di Namjoon così vicino, per qualche istante non riuscì a distogliere lo sguardo da quei suoi occhi e appena si vide catturare da quelle labbra piene lo spinse via.

Stava nuovamente avendo quella strana reazione con lui e la odiava così senza dire una parola prese i vestiti e si chiuse in bagno sperando che la doccia lavasse via quella sensazione.

I minuti passavano e Namjoon, non vedendo l'amico uscire da lì decise di andare a controllare senza bussare cogliendo JIN con soltanto l'intimo addosso e per una frazione di secondo il suo sguardo corse su e giù apprezzando quella visione.

Nj:"ma guarda te, tanto ben di dio sprecato!" disse facendo l'occhiolino allo Hyung che in risposta lo fulminò letteralmente con lo sguardo.

J:" lo so che sono irresistibile."
Il piccolo gli si avvicinò con una strana luce negli occhi e Jin non riuscì a capire se stesse ancora scherzando e cercò di concentrarsi sulla sua immagine riflessa nello specchio. Sentì un brivido percorrergli la schiena quando una mano gli si posò sulla schiena nuda e si girò a guardare Joon cercando di capire quali fossero le sue intenzioni.

Erano amici da anni ormai, si può dire da quando ne aveva ricordo e sapeva quanto a lui piaceva stuzzicarlo e prenderlo in giro, specialmente se era di cattivo umore ma, in quella situazione, non riuscì a capirlo e non capiva se stesso. Non riusciva a non pensare al sapore che quelle labbra potessero avere, a quanto sarebbe stato fantastico intrecciare le sue dica in quei morbidi capelli tanto che, a volte, gli capitava di sognarlo e ciò non faceva che confonderlo ancor di più.

Era perfettamente consapevole della sua eterosessualità così come quella di Joonie e quei pensieri lo stavano facendo diventare pazzo; forse ci stava dando troppo peso e quella "fase" sarebbe terminata prima o poi ma lì, in quel bagno, qualcosa lo spinse a buttar via ogni timore e quasi con disinvoltura prese il viso del più piccolo tra le mani unendo le loro labbra in un bacio lieve come un soffio. Quando riaprì gli occhi vide lo sguardo attonito del suo amico e cercò un segno su quel viso perfetto, un'emozione, qualcosa che potesse fargli capire cosa pensasse ma non arrivò. Namjoon si passò una mano tra i capelli sospirando ed un sorriso apparve sulle sue labbra, dio che sorriso, uno dei più belli che avesse mai visto.

N:"Pensavo non lo avresti mai fatto!" sussurrò mentre sosteneva il suo sguardo ed accorciò nuovamente la distanza tra di loro assaporando appieno quelle labbra e sorprendendosi della loro morbidezza, sarebbe potuto morire felice su quelle labbra.

N:"Credo che cancellerò tutti i miei piani oggi" disse il piccolo tra un bacio e l'altro e, nonostante il desiderio che provava in quel momento , decise di andarci piano con Jin quasi avesse paura di consumarlo. Voleva goderselo fino in fondo, ogni giorno, nella sua interezza.

J:" Cosa stiamo facendo?" gli chiese mentre cercava di riprendere fiato dopo quei baci e rosso in viso.

N:"Quello che dovevamo fare già da tanto", Jin era geloso della sicurezza che il più piccolo dimostrava anche in quell'assurda situazione mentre lui, al contrario, si stava domandando se fosse la cosa giusta da fare, se voleva davvero intraprendere quella relazione proprio col suo migliore amico e, come se questo gli stesse leggendo la mente, disse "Non dobbiamo correre, proviamoci, vedremo come andrà a finire, ok?"

Lo teneva stretto per i fianchi ed il calore che sentiva gli dava la forza ed il coraggio di cui aveva bisogno, non avevano nulla da perdere. Forse aveva appena trovato quel qualcosa che mancava nella sua vita.

Forse aveva trovato l'amore!

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