Colors! pt 2

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Non poteva essere vero, come poteva? Quella notte non dormii perchè occhi verdi non fecero che tormentarmi tanto che il mattino seguente ero così a pezzi da riuscire a malapena ad alzarmi. In quelle ore avevo letteralmente sezionato quegli attimi in cerca di qualche dettaglio ma più lo facevo, più tutto veniva inghiottito da quel verde e sospirai, mille dubbi, mille pensieri e Jimin che in qualche modo mi era entrato dentro più di quel che avessi pensato. Mi piaceva ed avevo davvero iniziato ad immaginare una vita con lui al mio fianco ma, quei colori, avevano parlato più di qualsiasi altra cosa avessi sperimentato in vita mia eppure sapevo che probabilmente non avrei più rivisto quello che era il mio caleidoscopio.

Un ragazzo problematico e ribelle sicuramente, qualcuno che non era per nulla in linea con i miei ideali diversamente da Jimin e per un attimo emisi un suono roco di frustrazione.

Perché non potevo semplicemente far finta di nulla?

Eppure come si faceva a guardare l'arcobaleno con le sue infinite sfumature e far finta di non averlo visto? Come si poteva dimenticare la bellezza di un attimo? Come il cuore avesse finalmente sospirato di sollievo?
Dio! Potevano due anime essere collegate in quel modo senza nemmeno conoscersi? Poteva un'entità al di sopra giocare in quel modo con la mia sanità mentale?

-Y/N, amore.... ci sei?- mi aveva chiamato Jimin ma avevo risposto in modo automatico per quanto fossi fuori di me -si, scusami ma è stata una giornata pesante...- informai, ero appena giunta al mio Cafè preferito dai toni calmi e rilassanti, o almeno così credevo, -Aspettami, ti raggiungo!- presi un milkshake al caffè nel frattempo con fiocchi di panna e scaglie di cioccolato fondente per cercare di riprendermi quel poco e fu in quel momento che guardando dalla finestra, intravidi una bolla di colore dall'altra parte della strada e piegai la testa; era di nuovo lui? Lo seguii con lo sguardo constatando fosse alto e le sue spalle larghe, la camminata sicura in quegli scarponi neri ed intimidatori ma quando fece per voltarsi il suo sguardo si inchiodò nuovamente al mio come se fosse riuscito a percepirmi da lontano. Abbassai il mio prima ancora di capire che il mio cuore stesse trottando all'impazzata e le mie guance scaldando - sempre al solito tavolo vedo!- la voce familiare di Jimin mi distolse da tutto e per un attimo riuscii a scorgere il nocciola dei suoi occhi ed il rosso suadente delle sue labbra ma non durò molto rimanendoci male. - Ovvio, mi conosci no? - sorrisi alzando di poco il viso per ricevere il suo bacio e quando voltai nuovamente lo sguardo al di fuori lui non c'era più. Jimin mi fece dimenticare di tutto ma ancora di più mi regalò un fine settimana a Disneyland di Tokyo per il mio compleanno facendomi emozionare più di quanto avessi voluto davanti a lui e col trucco. - la seconda volta che siamo usciti mi hai raccontato il fatto che non ci sei mai potuta andare. Ho parlato anche col tuo superiore quindi sei libera e non puoi rifiutare!- aveva gonfiato il petto e guance come un ragazzino e risi divertita, come non potevo con lui? Sicuramente mi avrebbe fatto bene allontanarmi da Seoul per un po' visto l'andazzo di quei due giorni e gli fui grata.

Fu una serata tranquilla quella, mangiammo, prendemmo qualcosina di dolce e nel mentre camminammo per le strade affollate di Seoul senza badare alla gente, esistevamo solo noi e fui felice del fatto che con lui mi sentissi abbastanza tranquilla da lasciarmi totalmente andare; quanto fortunata ero stata ad incontrarlo?

Quanto bene mi fece? Non che la mia vita fosse un disastro o chissà che cosa, semplicemente era riuscito a riempirla della sua meraviglia ed io non chiedevo altro dalla vita se non un buono con cui guardare la bellezza insieme; col quale divertirmi ma anche passare il tempo in silenzio a sfogliare i secondi che lenti vogliono sfuggirci, ecco, Jimin era simile alla primavera e come tale portava solo bei pensieri.

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A Tokyo fu tutto così magico, un pò per l'atmosfera, un pò perchè non smettevo di sorridere al suo fianco; da quando mi svegliavo tra le sue braccia a quando mi addormentavo con le sue carezze. Con lui sentivo di essere felice. - Andiamo a vivere insieme.... io e te...- mi fermai a guardarlo per un attimo, le luci alle sue spalle sembravano tante piccole lucciole luminose che fluttuavano placide nell' oscurità, anche i suoni divennero ovattati e le parole della gente intorno come piccole bolle che scoppiavano senza senso qui e là; guardai il suo sorriso incerto, guardai le sue mani che imperterrite si davano fastidio l'un l'altra e poi, dio, guardai I suoi occhi e mi ci persi in essi. Erano di poco più aperti sotto ciglia frementi e sorrisi avvicinando una mano alla sua -Facciamolo, si!- non so se fosse impeto il mio o desiderio, non sono certa di cosa in quel momento abbia provato ma una parte di me, quella razionale, sussurrava fosse la cosa più giusta da fare mentre l'altra, la parte oscura del mio cuore piangeva silenziosa lacrime mai vissute per una persona mai conosciuta. Le labbra calde di Jimin spazzarono via anche quelle quando si posarono dolci sulle mie e sorrise, uno di quelli che dedicava solo a me ed io mi sentii a casa - per un attimo ho temuto il contrario, sei brava nel farmi impazzire, l'ho sempre detto!- in modo teatrale si tenne il cuore ed io scossi la testa in un sorriso, andava bene non vedessi i colori, andava bene fosse stato Jimin a riempire i miei grigi di bellezze nascoste sotto una patina tutta uguale ma quella stessa patina era stata ormai spazzata via ed io non avevo avuto il coraggio di ammetterlo a me stessa.

•••••••••

-Ma.... Come... Lo hai visto no? Hai visto i colori ed ora mi dici che andrai a vivere con Jimin? - si era arrabbiata Shiori, aveva il fuoco nello sguardo ed i tuoni nella voce ma avevo preso la mia decisione - sei egoista... Fattelo dire.... Invece di correre dietro quel ragazzo scappi.... E lui ? Lui vedrà mai i colori? E che mi dici di Jimin? Vuoi davvero tenerlo legato a te?- inutile dire che era brava a farmi sentire in colpa e ci era riuscita perfettamente tanto da farmi rimuginare ancora ed ancora su quella scelta. Giorno e notte senza sosta tanto da fare preoccupare Jimin stesso che mi diede conferma della sua scelta e che nulla lo avrebbe fatto desistere dal guardarmi e sospirai.

-Dai questa sera ti porto fuori con i ragazzi, ti va? Yoongi ha anche chiesto di Shiori in modo molto subdolo. Dovevi vedere la sua faccia seria mentre balbettava!-  ridemmo perché non era da lui quel comportamento e fin da subito aveva dimostrato una certa simpatia verso la mia amica. Accettai ovviamente ghignando perché finalmente potevo vedere la mia amica in difficoltà per qualcuno, cosa che accadeva di rado dato che non si guardava mai intorno
-Non ho tempo per queste sciocchezze.....- diceva lei con aria scioccata eppure sapevo quanto si perdesse tra pagine e pagine di parole piene di amore e tutto ciò che si portavano dietro, lo vedevo come di tanto in tanto il suo sguardo indugiasse fuori dalla finestra accompagnato da quel lieve sospiro quindi perché non spingerla verso quei sentimenti che tanto desiderava?

Ci preparammo con fervore crescente, lasciai che si perdesse nel mio armadio alla ricerca di qualcosa che potessi indossare ritrovandomi a fare la sfilata davanti a lei con tutti quegli outfit, ridemmo come stupide, non c'è dubbio a riguardo ma alla fine uscimmo con mezz'ora di ritardo raggiungendo il locale designato. Era tranquillo nonostante il via vai di persone e la musica che vibrava nel petto grazie anche a quelle salette seminascoste che lasciavano un minimo di privacy - ed io che credevo non sareste più arrivate!-  se ne uscì Jimin, lo stesso che indossava una camicia bianca sbottonata di poco su di un jeans nero, i capelli tirati indietro con un ciuffo ribelle gli davanti un che di peccaminoso e mi morsi il labbro. - non potrei mai lasciarti solo- misi il broncio sedendomi sulla sua gamba, esattamente dove desiderava stessi ogni qual volta ci fosse troppa gente intorno come a volermi tener lontano da chiunque. - Ben arrivate, ciao Shiori. Da quanto non ti si vede.- Taehyung parve volerla rapire e Yoongi di rimando la tiró fin quando non si sedette accanto a lui e scossi la testa con un sorriso complice con Jimin. Tutto parve andare tranquillo, la solita compagnia, i soliti pettegolezzi ma qualcosa cambiò e lo percepii sulla pelle, su come la musica l'accarezzasse e su come l'aria vibrasse intorno a noi; mi misi sull'attenti tant'è che quando voltai lo sguardo all'entrata mi irrigidii completamente - chi non muore si rivede eh? Ragazze lui e Jungkook.... Non badate a....- smisi anche di ascoltare quel che disse Namjoon nel presentarlo perché il mondo mi esplose ed il respiro mi mancò tanto da attirare l'attenzione di Jimin. Davanti avevo lo stesso ragazzo dagli occhi verdi che aveva colorato per un istante il mio mondo e, in quell'esatto momento, tutto parve aver senso e tornare al suo posto, ebbi l'istinto di andargli incontro quando il suo sguardo si posò incauto e meravigliato su di me per poi divenire immediatamente freddo esattamente come lo fui io con lui. -Ehi non mi dipingere peggio di come io sia!- anche la sua voce vibrava calda ma io ebbi un brivido inaspettato tra le braccia di Jimin tanto da poggiarmi al suo petto - Ehi, che c'è piccola? Non ti senti bene?- potevo?

••••••

Bene, bene, bene!

Diciamo che morirei anche io davanti a lui ma comunque, dolcissimi Dannat* qui finisco la Os. Non sono sicur se continuarla o meno o farne una short story a parte ma questo Jungkook mi incuriosisce, a voi?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 12, 2023 ⏰

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