YoonKook (1/2)

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E' strano quando, in famiglia, gli equilibri cambiano e così accadde anche a noi. Tutto cambiò quando Taehyung e Jimin iniziarono a non essere più amici come una volta, semplicemente hanno attraversato quel limite sottile che li separava dall'essere qualcosa di più ma lo abbiamo accettato, io lo avevo accettato o così credevo.

Sopportavo le loro effusioni in casa, sopportavo i loro sorrisi e le loro carezze, sopportavo il loro essere complici ma mi sentivo escluso come se non facessi più parte del loro mondo, come se mi avessero chiuso fuori ed iniziai a sentirmi più solo che mai.

Per non starli a sentire spesso mi chiudevo con Yoongi Hyung nel suo studio sperando di non disturbarlo con la mia presenza, sapevo quanto teneva al suo spazio personale ed il suo studio era parte di questo ma con mia grande sorpresa mi accolse con un semplice "Entra" per poi voltarsi, come ogni volta, verso lo schermo del computer senza più proferire parola.

Quel copione continuava a ripetersi da mesi, nulla cambiava, io bussavo, lui mi faceva entrare e poi lavoravamo per conto nostro. Non ho mai avuto un rapporto particolare con lo Hyung, gli volevo bene ma non l'ho mai realmente compreso; sembrava essere composto da due facce: taciturno e severo da un lato, re delle feste e del divertimento dall'altro. Ormai sapevo come e quando approcciarlo senza disturbarlo o dargli a noia, non era paura la mia ma semplicemente stima per un uomo così dedito al lavoro e alla famiglia. Lo ammiravo in silenzio ed anche quella volta mi persi mentre lo osservavo lavorare deciso e sicuro a quel computer, stava sicuramente componendo qualche altra base o brano, ma quella volta qualcosa cambiò.

Y:" Jungkook, senti un po'" Disse interrompendo quel silenzio facendomi trasalire, mi porse le cuffie ed io mi alzai da quel divano per avvicinarmi a lui. Mi appoggiai alla scrivania mentre sentivo quelle note fuoriuscire dalle cuffie, quando finì riaprii gli occhi, non mi resi conto di averli chiusi e, quando girai lo sguardo verso lo Hyung ebbi un momento di totale vuoto in cui la mia visuale fu totalmente catturata dal profilo di Yoongi immerso a leggere quel suo quaderno degli appunti. Non mi accorsi della nostra vicinanza, non ero mai stato conscio, fino ad allora, della sua presenza e distolsi lo sguardo quando si girò a guardarmi.

Indietreggiai cercando di evitare il contatto visivo come se avessi fatto qualcosa di sbagliato e lo stessi nascondendo.

Y:"ti piace?", riuscivo a sentire il suo sguardo su di me.

Jk:"s-si, suona bene............ V-vado, devo fare una cosa"

Dissi mentre sgaiottolai fuori di lì, non capivo cosa mi fosse preso e perché fossi andato così in panico ma rimase il fatto che cercai un altro posto dove passare del tempo in tranquillità.

Pensai al solarium di Namjoon dove teneva le sue amate piantine, era un ottimo posto dove restare solo ed in pace ma dopo nemmeno qualche minuto sentii come se non fosse il giusto posto, mancava qualcosa!

Passai i giorni seguenti impazzendo a trovare il mio posto, quello speciale, dalla lavanderia all'armadio, dalla terrazza alla cantina ma non sembravo appartenere a nessun di essi.

Una mattina mi alzai più nervoso del solito e l'idea di dover rinunciare al mio piccolo eden mi mandò ancora di più in crisi specialmente perché Yoongi Hyung, negli ultimi tempi, sembrava cercare un contatto con me. Non nascondo il fatto che, oltre a Jimin e Tae, evitato pure lui quasi come se loro destabilizzassero il mio equilibrio; avevo bisogno di ritrovarmi ed il fatto di sentirmi a disagio anche insieme a Yoongi Hyung un pò mi faceva incazzare. Non capivo cosa ci fosse che non andava.

Yg:" Jungkook, dobbiamo parlare"

Merda, non potevo evitarlo per sempre ed avrei dovuto aspettarmelo.

Lo seguii nel suo studio ed appena oltrepassa la porta una sensazione di calma mi pervase, era la calma dello Hyung che aveva impregnato quella stanza ed ora si stava riversando in me. Come ci riusciva?

Lui si sedette sul divano facendomi segno di seguirlo, nascosi le mani nelle maniche della mia felpa gigante iniziando a giocarci insistentemente.

Y:" senti Jungkook, da quando ti ho fatto sentire quella base ti comporti stranamente. Se non ti piace puoi essere sincero, lo sai. Non me la prendo!" parlava guardando ovunque tranne che me, come suo solito; raramente guardava qualcuno direttamente in viso.

Jk:" N-no, la base era perfetta....... " dissi lasciando in sospeso le parole e sentii il suo sguardo posarsi su di me tanto che mi sentii costretto a distogliere lo sguardo perché, anche se cercavo di nasconderlo, i suoi occhi catturavano ogni mia attenzione senza lasciarmi via di fuga.

Y:"ma?" quella domanda non ricevette risposta perché nemmeno io ne avevo e lui sospirò.

Y:"puoi venire quando vuoi, non disturbi." disse in fine mentre usciva da lì quasi a darmi il permesso di rifugiarmi tra quelle quattro mura quando più ne avessi bisogno.

Ed io non me lo feci ripetere, inizia ad adorare il modo in cui faceva scorrere la penna sul foglio appuntando non so che cosa o mentre si esercitava al suo pianoforte tanto che iniziai a passare sempre più tempo lì dentro. A volte ci andavo solo per avere compagnia o forse avevo bisogno della compagnia dello Hyung?

Tra di noi qualcosa cambiò, in me ci fu un cambiamento; iniziai ad essere più cosciente della presenza di Yoongi ed ero felice ogni qual volta, per caso, i nostri sguardi si incontravano e non potevo che sorridergli. Sembra stupido, vero? Ma mi sentivo bene quando lui era nei paragi tanto da dimenticarmi di Tae e Jimin.

Una sera, col gruppo, andammo a mangiare qualcosa fuori, non capitava spesso perchè solitamente il lavoro ci teneva spesso impegnati fino ad orari assurdi. Ricordo che Yoongi era seduto tra me e Jimin e la serata procedeva tranquilla tra buon cibo, alcol e disagio in stile Bangtan, come lo definiscono le Army. Tutto normale praticamente fino a quando Jimin non iniziò ad accarezzare il ginocchio dello Hyung; guardai quella mano andare su e giù e per istinto la cacciai posando la mia ricevendo uno sguardo interrogativo da Jimin. Non so cosa mi sia preso ma provai un enorme fastidio ed imbarazzo allo stesso tempo perchè vidi Yoongi lanciarci degli sguardi laterali quasi stesse valutando la situazione rimanendo nello stesso tempo composto.

Dopo qualche secondo Jimin tornò a dare attenzioni a Tae lanciandomi prima un sorriso malizioso che non capii, non in quel momento almeno.

Lasciai il ginocchio di Yoongi chiudendomi in me stesso e chiedendomi se fosse stato l'alcol a farmi agire così.

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Passarono svariati giorni da quell'accaduto ed io cercai di far finta di niente anche se quel che accadde non era poi così niente e lo sentivo dagli sguardi che mi lanciava Yoongi di tanto in tanto.

Non parlava, lui osservava e valutava come suo solito lasciando in me un enorme senso di vuoto riempito solo da interrogativi e insicurezze.
Mi fu sempre difficile interagire con lui per via di questo suo lato così introverso ma allo stesso tempo ne ero affascinato talmente tanto che, durante un pomeriggio libero, gli chiesi:

"Hyung, a che pensi?"

Lui si fermò così come si fermò la scia della sua penna.

Yg:"A te"

Anche il mio cuore si fermò, rimasi ad osservarlo mentre riprendeva a scrivere su quella pagina cercando di capire cosa realmente avesse in mente, quali idee e quali sentimenti provava, perché diavolo gli era così difficile? Perché mi stava scombinando così tanto? Perché mi stavo intestardendo con lui?

Mi alzai e lo raggiunsi, mi appoggiai alla scrivania mentre portavo il mio sguardo all'altezza del suo chinandomi di poco un avanti.

Jk:"ti ho chiesto a cosa pensi!" il mio tono prese quasi la sfumatura di una minaccia, lui lasciò andare la penna e si girò per affrontarmi ed i nostri sguardi si intrecciarono.

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Perdonate il ritardo ma mi sono lasciata andare durante le vacanze 😅

Come detto in precedenza se non aggiorno siete liber* di tartassarmi di messaggi per ricordarmelo 😅😅💜

Ci vediamo presto (?) per la seconda parte 💜💜💜

ONESHOT BTS [Slow/soft/🔞] ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora