La luce dei primi raggi del sole illuminò il viso del bambino dai capelli argentati, in piedi davanti alla porta di casa, non aveva chiuso occhio tutta la notte, lo shock della sare prima gli aveva impedito di dormire.
Non aveva nemmeno la forza di andare all'accademia, e probabilmente sarebbe restato a casa.
Guardava il cielo con occhi stanchi.
Il sole si stava alzando, ma non aveva per nulla voglia di muoversi.
«Yoo Rin!» urlò Obito, sbracciando e correndo verso la bambina.
«Hey Obito!» disse la bambina sorridendo, il corvino arrossì, il suo sorriso era davvero meraviglioso.
«Sai dov'è Kakashi?»chiese Rin.
«No, non l'ho ancora visto» rispose il bambino, effettivamente, durante il tragitto verso scuola, non aveva incontrato l'amico.«Bambini andiamo! È ora di entrare in classe» disse il Sensei, e tutti i bambini lo seguirono fino in classe.
Il maestro cominciò la lezione, ma Kakashi non era ancora arrivato.
«Rin... Kakashi non è venuto» disse sottovoce Obito, avvicinandosi alla castana.
«Già, senti, ti va se dopo scuola passiamo a casa sua?» chiese Rin, il corvino annuì in risposta.
I due bambini, non prestarono per nulla attenzione durante le lezioni, aspettando la fine della giornata scolastica, per poi andare a casa dell'amico, che stranamente quel giorno era assente.
«Ok bambini! La lezione è finita, potete tornare a casa» disse il maestro, Obito e Rin, si alzarono frettolosamente, correndo furiosamente fuori dall'aula.
«Finalmente, non né potevo più» disse con fiatone Obito.
«Io nemmeno!» Rin lo guardò in volto, era sempre stato buoni amici, e sperava che non si sarebbero mai separati.I due bambini, camminarono insieme verso casa dell'albino.
Durante la strada, parlarono di ogni cosa, e cercavano di mascherare al meglio la preoccupazione che avevo nei confronti di Kakashi, o almeno, Obito cercava di mascherarla, a Rin non importava molto.
«Speriamo che stia bene» disse Rin, era davvero molto preoccupata.
«Si...» rispose Obito, magari si era ammalato, o era solo stanco.Obito e Rin, giunsero a casa di Kakashi, lo trovarono in piedi, davanti all'ingresso, a guardare le nuvole.
«Kakashi!» disse Rin, correndo verso di lui, ed attirando la suo attenzione.
«Oi...» rispose flebilmente e con voce spezzata l'albino.«Kakashi, come stai?» chiese avvicinandosi Obito, teneva le mani in tasca, ed un sorriso era dipinto sul suo viso, incrociò gli occhi dell'amico, e dentro ci lesse un sentimento profondo e indecifrabile.
«Bene...» rispose scrutando il corvino con lo sguardo.
«Sicuro? Non sembra» disse Rin, guardando meglio il compagno di classe, i suoi occhi erano contornati da occhiaie violacee.«Si certo» rispose sempre usando il tono atono e distaccato.
«Perché non sei venuto a scuola?» chiese Obito, la sua voce risultò ovattata alle orecchie di Kakashi.
«Mio padre...» disse il bambino, per poi cadere a terra, i due amici, si affrettarono ad accerchiarlo, si era addormentato, lo tirarono su, e lo portarono dentro casa, Rin lo fece stendere su un futon, ricoprendolo con una coperta di piuma, gli toccò la fronte, ed emise un sussulto stupito quando la sentì incredibilmente calda.
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Un demone dagli occhi azzurri|Sasunaru|Original|
ChickLit❝𝑵𝒐𝒏 𝒔𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒓𝒆: 𝑵𝒐𝒊 𝒄𝒂𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒔𝒐𝒑𝒓𝒂 𝒍'𝒊𝒏𝒇𝒆𝒓𝒏𝒐 𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒊 𝒇𝒊𝒐𝒓𝒊❞ «𝒯𝒾 𝒶𝓂ℴ 𝓅𝒾𝓊' 𝒹𝒾 𝓆𝓊𝒶𝓃𝓉ℴ 𝒾𝓁 𝓂𝒾ℴ 𝒸𝓊ℴ𝓇ℯ 𝓂𝒾 𝓅ℯ𝓇𝓂ℯ𝓉𝓉ℯ 𝒹𝒾 𝒶𝓂𝒶𝓇𝓉𝒾» Il sole e la luna, La luce e il buio...