5. 𝑹𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒐 𝒔𝒐𝒕𝒕𝒐 𝒍𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆

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«Dovrete affrontare una missione di livello A, diversi licantropi stanno attaccando molti villaggio, il vostro compito è quello di raccogliere informazioni» disse Minato, davanti a lui c'erano Naruto, Sakura, Sai e Kakashi.

«Quando partiremo?» domandò Kakashi.
«Domani mattina, all'alba» disse Minato, il biondo fece un espressione confusa, licantropi? Sperava di capirci in più di questa storia.

Dopo qualche minuto Minato lasciò andare il team 7 fuori dall'ufficio.
Kakashi guardò stranito Naruto, sembrava che qualcosa lo turbasse.

Distrattamente Naruto cadette, sentì un forte fitta all'addome, dalla sua bocca uscì un gemito strozzato, l'uomo dai capelli argentati lo aiutò ad alzarsi.

«Naruto tutto bene?» chiese il Sensei.
«S-Si ora devo andare, ci vediamo domani» disse uscendo di corsa dalla residenza dell'Hokage.

La testa gli pulsava, davanti a sé c'erano delle lenti azzurre, comprate qualche istante prima in un piccolo negozietto.

Il biondo aveva esitato non poco per metterle, dopo si guardò allo specchio sorridendo, o almeno tentò di sorridere, perché quello che vide sul suo riflesso, fu solo una smorfia molto tirata.

Naruto questa storia dei licantropi mi preoccupa, quegli esseri pulciosi

Disse ringhiando Kurama, lo stesso odore metallico della sera prima pizzicò le narici del biondo.
"Anche a me" pensò Naruto.

Tutto il pomeriggio Naruto lo aveva passato su quello strano libro trovato in biblioteca, non aveva scoperto nulla di nuovo, solo alcuni dettagli sulla vita di Indra e Ashura, o Madara e Hashirama.

Aveva letto molto distrattamente, leggeva giusto per fare qualcosa, non stava dando peso alle parole che erano scritte sulle vecchie pagine, una strana sensazione lo stava torturando.

La sera arrivò velocemente, Kushina e Minato non erano ancora tornati a casa, Naruto sperando di schiarirsi un po' le idee salì sul tetto di casa Uzumaki, a guardare il cielo notturno.

Milioni di stelle illuminavano quella notte senza luna, che toglieva il fiato, la bellezza di quella vista era unica, il biondo si sentì particolarmente rilassato, tutta l'angoscia di quella strana giornata venne sciolta dal dolce rumore del vento.

Il biondo sentì due occhi perforanti che lo guardavano, girò piano il capo, all'in piedi accanto a lui c'era Kakashi-Sensei, il ciuffo argentato che veniva smosso lentamente dal vento.

«Maestro» sussurrò piano Naruto, Kakashi si sedette silenziosamente accanto all'allievo.
«Non credi sia tardi? Domani partiremo presto» disse piano il maestro, il biondo non rispose subito.

«Sa Sensei... Ultimamente non riesco a dormire, mi sento strano, potrà sembrare strano ma sento spesso una voce che mi parla...» disse timidamente Naruto.

«Si... Profonda, molto profonda, ma quando la sento mi sento al sicuro, come se potesse proteggermi da tutto» disse il biondo, Kakashi annuì carezzando la zazzera bionda dell'allievo.

«Forse è arrivato il momento di raccontarti un po' si cose» disse sorridendo da sotto la maschera l'uomo.
«Mhh?» chiese Naruto curioso.
«Il libro che hai preso l'altro giorno, li c'erano scritte alcune cose su questa misteriosa storia» disse il maestro.
«Lei come fa a sapere di quel libro?» domandò sospettoso l'allievo.
«Ti ho visto in biblioteca» disse per poi continuare con il racconto.

«Da molto il nostro mondo è diviso in licantropi e umani, kitsune, vampiri e diverse specie» disse Kakashi con il suo solito tono calmo «La maggioranza è tra licantropi e umani, che una volta convivevano tranquillamente.
Ma poi Kaguya, colei che è stata chiamata "Dea", sin dalla nascita ha sviluppato abilità umane e da licantropo, le due fazioni non si spiegarono il motivo di questa cosa quasi surreale, molti sospettavano dell'unione tra un licantropo e un umano. Molti credono che i primi amanti di due specie diverse furono Indra e Ashura, ma molti non sanno che i primi furno il sole e la luna» disse fermandosi per schiarire la voce, il ragazzo ormai lo guardava con gli occhi colmi di curiosità.

Un demone dagli occhi azzurri|Sasunaru|Original|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora