11. 𝑳𝒂 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒂

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Il biondo camminava a fianco al corvino, ogni tanto le loro dita si sfioravano, il che faceva annodare lo stomaco del più piccolo.

Il vento scompigliava ulteriormente i capelli già disordinati del biondo, che anche se vestito con abiti pesanti stava gelando.

«Dove vuoi andare?» chiese il moretto, non riceventi risposta, ovviamente Naruto era troppo preso con i suoi pensieri.

«Naruto» disse sventolando velocemente una mano davanti al viso caramellato, il biondo sbatté un paio di volte gli occhi, rendendosi conto che la voce dal corvino lo stava chiamando.

«S-Si» disse il biondo balbettando leggermente.
«Mi stavi ascoltando?» chiese il corvino, sapendo già la risposta.

«Certo» disse sorridendo il biondo, cercando di essere credibile agli occhi del moro, ma un'occhiataccia da parte di Sasuke gli fece capire che non si sarebbe mai bevuto una simile cavolata.

«Ok no...» disse a testa bassa continuando a camminare.
«Che dobe» mormorò il corvino.
«Guarda che ti ho sentito teme!» rispose il biondo leggermente alterato.

«Allora dove vuoi andare?» chiese il teme.
«In realtà non cambia» disse il biodino in risposta.
«Ok! Ti porto in un posto» disse Sasuke.

I due ragazzi stavano camminando senza dire nulla, Sasuke stava portando il biondo fuori dai confini del villaggio.

La foresta di fece sempre più fitta, gli alberi oscuravano il cielo, il freddo gelava i polmoni dal biondo.

Arrivarono in pochi secondi davanti ad un piccolo laghetto, il biondo rimase a bocca aperta, il posto in cui l'aveva portato Sasuke era incantevole, e lo ricordava bene, era il posto in cui, Kushina lo aveva portato quando era un bambino.

«Sasuke...» disse con un filo di voce il biondo, il corvino scompigliò la zazzera dorata del ragazzino, poggiando un bacio tra i cappelli sottili.

«Ti piace?» chiese Sasuke, il biondo annuì.

Ci furono molti istanti di silenzio, in cui i due ragazzi guardavano qual lago, ai piedi di una collina.

«Perché hai scelto me?» chiese improvvisamente il biondo, guardando intensamente gli occhi del moro.

«Mm?» il corvino emise un verso confuso.
«Perché sono il tuo Omega?» chiese ancora il biondo.

Sasuke sorrise, poi dalle sue labbra uscì un ghigno divertito.

«Dal primo giorno in cui ti ho visto, quattordici anni fa, il tuo viso è rimasto impresso nella mia mente fino ad ora, ogni volta che ripensavo a te, mi veniva in mente il tuo sorriso, quando quel giorno, ci siamo incontrati qui, quando tuo con il tuo faccino innocente mi hai chiesto "perché sei solo qui?" da qual giorno ho pensato solo a te...» disse il corvino leggermente imbarazzato.

«Ricordi ancora qual giorno?» chiese Sasuke al biondo.
«Si... Ho un ricordo vago, in realtà l'ho ricordato quel giorno tra le tue braccia» disse imbarazzato il biondo.

In quei due giorni, tra loro due erano successe tante cose, Naruto si era legato a Sasuke in modo raro, era molto solare, estroverso e sorridente, ma ci metteva molto a legare e a fidarsi di qualcuno, invece con Sasuke era tutto troppo veloce, prima sentiva solo la sua voce, sentendosi protetto e cullato da quel tono profondo, ora invece era con lui, sentiva il suo respiro sul collo.

Il biondo si accorse dopo quella breve riflessione che il corvino si era avvicinato a lui, e che lui si era avvicinato al corvino.

Le loro labbra si sfiorano per pochi secondi.

L'amore è nell'aria!

Diceva Kurama, fangirlando pietosamente, ma tutti sappiamo che nel profondo del cuore anche lui shippa sasunaru.

Un demone dagli occhi azzurri|Sasunaru|Original|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora