23. 𝑭𝒂𝒗𝒐𝒍𝒂 𝒐 𝑭𝒊𝒂𝒃𝒂? (𝐟𝐢𝐧𝐞)

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Non chiedete come o perché ma avevano appena finito la colazione ed erano già fuori casa, a passeggiare mano nella mano le strade del villaggio del giovane Alpha

"Ok Kurama smettila di fare il narratore è imbarazzante" lo riprese il biondo, era vero però, lui e Sasuke avevano appena finito di fare colazione, e con una velocità insolita, si erano vestiti ed erano usciti casa.

Le loro dita erano rintraecciare, e stavano camminando per le strade sotto gli occhi interrogativi di tutti gli abitanti.

Naruto tirò leggermente la manica della felpa di Sasuke, che si girò guardando con i suoi occhi scuri il piccolo viso di porcellana del biondino.

«Che c'è?» chiese dolcemente, fermando il passo e guardando l'espressione a disagio del biondo.

«Ci stanno guardando tutti...» disse sottovoce, in imbarazzo, il corvino fece un mezzo sorriso è una piccola risatina uscì dalle sue labbra, si chinò leggermente per raggiungere l'altezza del biondino.

«Ti senti a disagio dobe?» chiese poggiandogli un dito sul naso rossastro del piccoletto, il quale annuì, Sasuke, senza aggiungere altro, strinse forte la mano di Naruto e iniziò a correre.

«Teme così ci guardano ancora di più» borbottò il biondo, gonfiando le guance e seguendo Sasuke.

«È perché siamo bellissimi!» urlò Sasuke, con il vento che gli scompigliava i capelli e i vestiti che diventavano adernti al corpo, il sole di quella mattina era splendente e le nuvole sembravano più soffici che mai.

A quella frase a Naruto scappò una piccola risata, Sasuke non sembrava un tipo spensierato, ma ogni giorno si imparano cose nuove.

In poco tempo arrivarono ai confini del paesino, in un prato verde, colmo di piccoli fiori colorati, i pappi danzavano nell'aria, Naruto rimase incantato da quella meraviglia.

Il corvino prese entrambe le mani del piccoletto, e iniziò a girare, come i bambini che ballano cantando "giro giro tondo, casca il mondo...".

Il sorriso si allargò sulle labbra del biondo, che finì per contagiare Sasuke.

«Ti amo» dissero all'unisono, entrambi scoppiarono a ridere, finendo per cadere a terra, e atterrare sui soffici fili d'erba verde.

Si tenevano ancora per mano, erano sdraiati e si stavano guardando, i loro occhi erano come catturati da un filo rosso, che li aveva uniti da così tanto tempo, ma loro, si erano accorti della sua esistenza solo ora.

«Ti amo più di quanto il mio cuore mi permette di amarti» sussurrò il corvino, avvicinandosi al biondo, e poggiando le sue labbra su quelle del piccolo omega, che rise, sussurrando un "Ti amo come..." con le labbra ancora appoggiate a quelle del corvino.

«Come?» chiese Sasuke, riferendosi alla frase che il biondo non aveva finito.

«Come amo il tramonto, come amo i fiori che sbocciano, come amo la neve e gli arcobaleni, ti amo più di ogni altra cosa» disse in imbarazzo Naruto, dopo poco, sentì lo sguardo perforate di Sasuke su di lui, e si coprì il volto con le mani.

Il corvino, con dolcezza, prese le mani di Naruto e le spostò dal suo volto, e lo baciò ancora una volta.

Il biondo sentì qualcosa di umido sul suo volto, quando Sasuke si staccò da lui, si toccò il volto, erano lacrime, ma non le sue, guardò il suo ragazzo, gli faceva ancora un effetto stano chiamarlo così, ma lui... Stava piangendo?

«Sasuke, che succede? Perché piangi?» chiese preoccupato, non gli piaceva vederlo piangere, ma sul suo volto spuntò un sorriso.

«Non sto piangendo dobe» disse portandosi le mani agli occhi e asciugando quelle gocce di cristallo che rigavano il suo volto, Naruto gli baciò la guancia.

Un demone dagli occhi azzurri|Sasunaru|Original|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora