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DIANA'S POV

Sangue. Tanto sangue.

Una scia. Sul pavimento lucido.

Sto seguendo la scia. Sembra non avere fine. Che è successo?

Una porta. Un grande occhio al centro.

Metto la mano sull'occhio.

Quello si chiude.

La porta si apre.

È lì. Appeso per i polsi. Non risponde.

Sangue. C'è sangue dappertutto.

Lo chiamo. Non dà nessun segno di avermi sentito. È pallido.

Un rumore. Mi giro.

Serpenti. Serpenti ovunque.

Mi attaccano. Lui scompare.

Mi misi a sedere di scatto.

Avevo la fronte imperlata di sudore, gli occhi spalancati e il fiato corto.

Mi guardai intorno. Era la mia cabina.

Chiusi gli occhi, poggiandomi una mano sulla fronte, che sentivo molto calda.

Sospirai e mi alzai.

Andai in bagno, un po' disorientata.

Mi sciacquai il viso, tentando di cancellare quelle scene dalla mia mente.

Quando mi guardai allo specchio, mi allontanai inorridita.

Al posto del mio riflesso, c'era una me totalmente diversa.

Occhi neri, segni scuri sugli zigomi, un sorriso raccapricciante...

Sbattei gli occhi finché l'immagine non sparì. Guardai il mio vero riflesso.

Non era molto meglio.

Avevo delle occhiaie da fare paura. I capelli erano disordinati, e nei miei occhi si leggeva tutta la tristezza che provavo.

Ero anche dimagrita.

Quanto tempo è passato? Un giorno.

Quanto ho mangiato? Diciamo che ho bevuto un bicchiere d'acqua...

Mi raccolsi i capelli in una crocchia disordinata e uscii dalla cabina.

Prima di chiudere la porta, fissai il letto vuoto di Fra. Chissà dov'era adesso.

Uscii e mi diressi verso la sala del trono.

Quando entrai, osservai tutti i troni.

A cosa servivano troni così grandi e maestosi, se alla fine, le cose più importanti sono le più piccole, e per questo le perdiamo?

Mi sedetti al tavolo.

Papà non si vedeva da nessuna parte.
Zia aveva le spalle tese e lo sguardo basso. Tutti gli altri dei parlavano a bassa voce, tutti scuri in volto.

E poi c'era Eco.

Fissava il suo piatto vuoto, con sguardo perso, senza proferire parola.

Mi avvicinai a lei, circondandole le spalle con un braccio.

Lei si appoggiò alla mia spalla, strizzando gli occhi.

Cominciò a piangere, senza ritegno, sulla mia maglietta.

Le accarezzai la schiena.

Io non avevo altre lacrime da versare.

Erano state tutte consumate la sera prima. Nel mio letto, con la sola compagnia del silenzio.

Quando si calmò, mangiò un panino con la marmellata e uscì dalla sala del trono.

Sapevo che sarebbe andata a piangere nella sua cabina.

L'avrei seguita, ma sapevo che aveva bisogno di restare sola.

Zia Artemide mi poggiò una mano sul braccio - Dovresti mangiare qualcosa

- Non mi va - dissi, alzandomi e uscendo.

Andai nel boschetto e tentai di non pensare a cosa stesse succedendo a mio fratello in quel momento.

Mi arrampicai su un albero, il più in alto possibile. Volevo stare sola.

Mi sedetti su un ramo, lasciando dondolare le gambe.

Fissavo il terreno sotto di me.

Era a decine di metri di distanza.

Non so perché...ma il pezzo di una canzone mi passò in mente.

Isn't It lovely
All alone
Heart made of glass
My Mind of Stone
Tear me to Pieces
Skin to bone
Hello, Welcome home

Una fitta al cuore, all'ultima frase.

Magari Fra fosse stato a casa. Invece era da qualche parte rinchiuso e probabilmente ferito.

Vidi papà passare accanto all'albero, chiamandomi.

Sospirai e mi lasciai cadere all'indietro.

Mi aggrappai con le gambe al ramo, rimanendo a testa in giù, di fronte a mio padre.

Lui mi guardò severo, poi la sua espressione arrabbiata lasciò il posto a quella stanca e preoccupata.

Mi afferrò e mi prese in braccio.

- Lo so che vuoi riprenderti tuo fratello. Lo voglio anch'io. Ma Atena dice che dobbiamo prima capire chi è stato e cosa vogliono. E Zeus è d'accordo -.

Incrociai le braccia, contrariata.

Sapevo che Atena aveva ragione, ma non potevo sopportare l'idea che mio fratello rimanesse rinchiuso un secondo di più.

Papà mi abbracciò, accarezzandomi la schiena.

Strinsi le mani sulla sua maglietta.

Avrei recuperato mio fratello.

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Hello!!

NANO HO TROPPA ANSIA NON VOGLIO METTERTI FRETTA MA AGGIORNA TI PREGOOOOO IO MUOIO

byeee

I raggi della discordiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora