🌲🌬️🔥- 11

5 2 65
                                    

DIANA'S POV

Mi incamminai per il bosco, osservando l'immensità di quella radura.

Ogni volta che mi fermavo, sentivo come dei sussurri tra gli alberi.

Più andavo avanti, più le voci alzavano il tono della voce.

Sapevo che dovevo stare attenta.

Molte di quelle voci dicevano solo sciocchezze.

Sentii un fruscio e un leggero venticello sul collo.

Mi voltai, ma ovviamente non c'era niente.

Proseguii, sperando di non perdermi in mezzo a quegli alberi.

Ad un certo punto, mi bloccai.

Un sussurro mi arrivò alle orecchie.

Ero inspiegabilmente attratta da quella voce.

Cambiai direzione, seguendo quella voce dal tono lugubre e tranquillo.

Continuai a camminare, il pensiero che mi stavo allontanando troppo si affievolì.

Finalmente raggiunsi la fonte della voce.

Era un albero come gli altri, ma le sue radici avevano gocce cristalline sparse qua e là.

Mi avvicinai.

Problemi. Quelli che crei tu.
Sofferenza. Tutta attorno a te.
Dolore. Che ti porti appresso.
Odio. Quello che tutti provano con te.
Perché sei qui? Risposte cerchi.
Come sei arrivata qui? Dolore dai.
Ti senti sola? Forse perché lo sei.
Questo mondo crollerà, e tu ne sei la causa.

Le mie gambe cedettero.

Mi misi a carponi, il fiato corto e gli occhi lucidi.

Com'era possibile? Che davvero creassi tutto questo disastro?

Una vocina nella mia testa diceva chiaramente che era una trappola dell'albero.

Ma il senso di colpa e la paura soppressero quella voce.

Trattenni le lacrime e mi alzai.

Per errore misi una mano su una radice.

Quella scattò, afferrandomi il polso e tirandomi nuovamente a terra.

La punta si rificcò nel terreno, bloccando il mio polso come in una morsa.

Strinse sempre di più.

Urlai nel panico.

Vidi un sasso. Mi venne un'idea.

Tentai di afferrarlo, ma era troppo lontano.

Scalciai e riuscii a colpirlo.

Lo afferrai.

Colpii velocemente la radice, graffiandomi però, facendo fuoriuscire del sangue.

La radice mi lasciò andare e io strisciai all'indietro.

Mi strinsi il polso al petto, dolorante.

Lo guardai. Era viola, con evidenti segni della radice e del graffio sanguinante.

Cominciai a correre, allontanandomi da lì. Corsi a perdifiato.

Alla fine trovai un albero.

Era grande il triplo della grandezza degli altri.

Ci poggiai una mano sopra.

Sentii un senso di calore invadermi.

- Albero, so che puoi sentirmi, per favore, ho bisogno del tuo aiuto -.

Non ottenni risposta.

Stai parlando con un albero, cosa ti aspettavi?

Oh zitta voce interna.

Feci scorrere la mano sul tronco.

Ad un certo punto sentii qualcosa di liscio sotto le dita.

Guardai meglio e vidi una pietra.

Ci poggiai l'indice sopra, delicatamente, e quella si illuminò.

Poi si staccò dall'albero.

Notai poi che era una sorta di collanina.

Guardai l'albero confusa e me la misi al collo.

Quella si illuminò e si incollò alla mia pelle come una sanguisuga.

Tentai di levarmela, ma era incollata al mio petto.

Poi la sentii.

Bambina....

Segui la mia voce...ti porterò in un posto sicuro....vieni con me....

- C-Cosa?

Vieni piccina....sento la tua paura...ma non preoccuparti...con me sarai al sicuro.

- C-chi sei tu?

Tuo padre è un uomo orrendo....
E tuo fratello è proprio come lui....
Ma tu, tu sei diversa...
Vieni bambina mia....vieni dalla mamma...

Mi misi a correre. Seguii quel soffio d'aria, che sapeva di casa, ma allo stesso tempo di pericolo.

Il mio istinto gridava a pieni polmoni di fermarmi.

Ma lo ignorai. Volevo sapere.

Continuai a correre, ignorando il dolore al polso.

Mi fermai in una piccola radura.

Avevo perso le tracce.

Mi guardai disperatamente intorno.

Poi mi irrigidii.

Forse avrei dovuto ascoltare il mio istinto.

Fiamme. Altissime fiamme divamparono attorno a me.

Alte e decisamente calde.

Il cerchio si restrinse in fretta.

Avvertivo il calore sulla pelle.

Caddi a carponi sul terreno, tossendo per via del fumo.

Mi accasciai a terra, con la vista sfocata e i polmoni senza aria.

Sentivo la pelle bruciare.

Poi la sentii di nuovo, ma stavolta proprio sopra di me.

Avvertii una mano fredda sulla guancia.

- Bambina mia, finalmente sei a casa -.

Poi il buio.

###################################

Ecco a voi!! Spero vi piaccia!!

Nano tocca a te!! Senza fretta ma muoio d'ansia.

Byeeeee

I raggi della discordiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora