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DIANA'S POV

Corsi incontro a mio fratello, incurante delle urla di Narciso che andava a fuoco.

- FRA!! - urlai preoccupata.

Non ci vedevo ancora, ma sentivo il calore spandersi a ondate.

Feci per toccargli una spalla, ma sentii la mano bruciare.

Veramente bruciare.

Avete presente Leo quando evocava le palle di fuoco? Ecco. Uguale.

Solo che le mie mani non erano a prova di fuoco.

Ma dettagli. Ero una dea ora.

Sentii la mano di mia zia sulla spalla.

- Tu pensa a lui. Io tengo distanti questa sottospecie di primati -.

Sorrisi, anche se non sapevo se mi aveva visto.

Tastai l'addome di mio fratello.

Apparte il calore estremo, non sentivo la ferita fumare. Ma continuava a sanguinare.

Premetti sulla ferita, provando a fermare l'emorragia.

Cominciai a pregare e a concentrarmi per usare i miei poteri curativi.

Senti o i suoni della battaglia dietro di me.

Sentii del calore alle mani, ma non sapevo se fosse un effetto dei miei poteri curativi o la temperatura del corpo di mio fratello.

Cominciai a sentire le braccia bruciare.

Perché?? Cosa stava succedendo??

Mi concentrai, sentendo la testa girare.

Poi sentii un piccolo pop e tolsi le mani.

Sentii mio fratello tossire, e una luce di speranza mi inondò.

- Fra? - chiamai preoccupata.

Lui non rispose.

Con la mano seguii il suo braccio fino a raggiungere il viso.

Delicatamente appoggiai il dito sul suo occhio.

Era chiuso.

Appoggiai leggermente la testa sul suo petto. Il suo respiro era regolare.

Sospirai di sollievo.

Gli poggiai di nuovo la mano sull'addome.

L'emorragia si era fermata, la ferita si era ricucita.

Tenni la mano sulla sua pancia per un po', come se volessi assicurarmi che la ferita non si riaprisse.

Sentivo la testa girare, e le braccia, dalla punta del mignolo fino al gomito, bruciare.

Poi sentii una voce dietro di me.

- Si sveglierà?? - chiese Eco.

- Si. Al momento è svenuto, ma si riprenderà presto. Piuttosto

- Bene. Dimmi

- Ho bisogno del tuo aiuto. Non voglio rimanere cieca per sempre - dissi.

La sentii esitare, ma poi rispose.

- Ok...che dobbiamo fare?

- Aiutami a raggiungere l'albero -.

Eco mi prese delicatamente per un braccio.

Mi accompagnò di fronte all'albero.

- E ora? - chiese ansiosa.

Estrassi il mio pugnale e con l'altra mano accarezzai il tronco dell'albero.

I raggi della discordiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora