DIANA'S POV
Ero nel bosco. Perché?
Beh, lo so che probabilmente avrei dovuto prima pensare a come liberare mio fratello. Morivo di ansia, e volevo ritrovarlo a tutti i costi. Ma prima dovevo fare pace con una persona.
Cercai a lungo e alla fine la trovai.
Era seduta, appoggiando la schiena al tronco di un albero.
- Eco? - chiamai. Lei si voltò e mi guardò.
Non disse nulla, ma non mi cacciò quando mi sedetti accanto a lei.
- Eco...mi dispiace se prima mi so-
- Non devi scusarti. So di aver sbagliato. Solo che, il non sapere dove sia Fra....nessuno mi ha mai trattata come fa lui....-.
Le presi la mano e sorrisi dolcemente.
- Posso capirti. Lui....è sempre stato al mio fianco....ci siamo presi cura l'uno dell'altra per anni....e non sapere cosa gli stia succedendo....beh...è terrificante -.
Sorridemmo entrambe.
- A proposito. Potrei sapere come rintracciare Fra
- Come??
- Non so se è possibile, ma posso lo stesso provarci. Ma dovrei parlarne con gli altri
- E allora cosa stiamo aspettando?? -.
Corremmo insieme a perdifiato fino alla grande sala.
Quando arrivammo, vidi tutti gli dei seduti che pranzavano.
- EHI SCIMMIE DA RODEO!! FORSE SO COME TROVARE MIO FRATELLO!! -.
Gli dei si girarono a guardarmi scioccati. Non sapevo se per il loro soprannome o per la notizia.
Alla fine papà parlò - E quale?? -.
Spiegai loro la mia idea.
Eravamo gemelli. Dei delle stesse cose. Avevamo lo stesso sangue speciale. Telepatia fraterna.
Magari, aprendo la mia mente, potevo riuscire a vedere dove fosse.
Ne discutemmo molto a lungo.
C'era chi non era d'accordo, perché poteva non funzionare.
C'era chi pensava che bisognasse provare.
C'era chi pensava fosse solo una sciocchezza.
E c'era chi non sapeva cosa pensare.
Lascio a voi intuire chi pensava cosa.
Alla fine decisi da sola.
- Vabbè io ci provo. Non costa nulla -.
Chiusi gli occhi e mi concentrai.
Ignorai il mal di testa crescente che mi stava venendo, e tentai di vedere qualcosa nella mia mente.
Buio all'inizio. Molto buio.
Ad un certo punto vidi degli specchi rotti.
Avvertii subito che erano maledetti, portavano brutte auree con loro.
Mi alzai, o meglio, si alzò.
Realizzai che io vedevo quello che stava vedendo lui.
Passammo attraverso una serie di corridoi, uno più inquietante dell'altro.
Svoltammo varie volte, prima di bloccarci.
Passi frettolosi dietro di noi.
Corremmo.
Ma i mostri erano veloci. E tantissimi. Delle creature alate che sembravano delle donne-aquila strapazzate ci afferrarono per le braccia, conficcandoci gli artigli nelle braccia.
Gli altri mostri ci raggiunsero.
Lottammo disperatamente, finché non vennimo colpiti allo stomaco da un forte colpo.
Vidimo sfocato, e prima di perdere conoscenza, una voce parlò.
Di cosa? Non lo so, non stavo ascoltando.
Pensate che sia finita qui? Oh no.
Un'altra visione mi attendeva.
- Capo, non dovremmo aspettare?
- No. Mi sono stancato di questo ragazzino. Lo uccideremo. Tra 10 minuti, voglio vedere il suo cadavere sul pavimento
- N-ne è sicuro signore? Non sarebbe meglio....aspettare?
- No. Ho perso interesse nel tenerlo. È inutile. Liberatene, a meno che tu non voglia prendere il suo posto
- No no signore! Vado subito!
- 10 minuti, non un secondo di più -.
Quando riaprii gli occhi, ero distesa sul pavimento e annaspavo, in cerca di aria.
Mi tirai su di scatto.
Non feci in tempo a dire nulla, che mi sentii pervadere da una strana sensazione. Sentii qualcosa nel mio stomaco che voleva venire fuori.
Spalancai gli occhi.
Il figlio di Apollo è stato rapito
Chissà dove i nemici lo hanno portato
Cerca di fuggire
Ma non sapendo come fare
Tocca ad altri intervenire.
Sua sorella e la liberata lo dovranno liberare
E i piani della discordia e del suo amore presto sventare
Prima che qualcuno si faccia male
Tossii ripetutamente.
Papà mi prese le spalle, scioccato.
Avevo le lacrime agli occhi.
- D-dobbiamo a-andare....subito! - urlai.
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Buonsalve!!! Ansia??
Bene, ora nano ti prego aggiorna.
Altrimenti muoio di ansia.
(Senza pressione eh)
Byeeee
