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DIANA'S POV

Non potevo vederlo, ma riconobbi subito la voce di mio padre e quella di Eco.

- A MORTEEEEEEE - urlò papà.

Sorrisi istintivamente.

A cancellare il mio sorriso ci pensò mia madre.

- Siete venuti qui per nulla!! State solo correndo inutili rischi!! Se volete morire, siete nel posto giusto!! -.

Sentii il familiare suono di una spada che viene sguainata.

Mi dimenai, tentando di liberarmi dalle manette della sedia.

Sentii degli spostamenti d'aria vicini a me.

Probabilmente erano le radici morte dell'albero.

Non vedere nulla però mi metteva ansia.

Perché non potevo aiutare molto.

Ma non potevo starmene lì seduta a g-...

...ad ascoltare...

Mi dimenai. Fortunatamente avevo i polsi piccoli.

Strattonai le manette finché, seppure con qualche graffio, riuscii a liberarmi.

Mi alzai velocemente.

Ma non vedendo nulla, cosa potevo fare?

Sentii un leggero scricchiolio, e poi un tonfo seguito dal rumore delle foglie.

Un ramo caduto.

Poi mi resi conto che, all'appello, mancava mio fratello.

E se lo conoscevo bene, stava combinando casini solo per aiutarmi.

Cominciai a camminare lentamente, sperando di non venire colpita da nessuno.

Quando il mio piede urtò contro una radice, sorrisi.

Ci passai sopra con il piede, avanzando, strascicando il piede sopra la radice.

Quando finalmente sentii dei piccoli bozzi nella radice, misi le mani avanti.

Dopo poco tempo, sentii il tronco dell'albero urtare le mie mani.

Era ricoperto di cenere e cadeva a pezzi.

Spostai una mano verso destra, e sentii un forte calore.

Le fiamme non si erano spente del tutto.

Sentii il suono di ramoscelli spezzati.

Mio fratello era sull'albero.

Era pericoloso? Molto. Ma vabbè.

Con la mano tastai il tronco, fino a trovare un appiglio apparentemente sicuro.

Cominciai con difficoltà ad arrampicarmi.

Più salivo, più diventava difficile trovare degli appigli.

Il fuoco aveva divorato la maggior parte dei rami, e reso instabili quelli restanti.

Ad un certo punto, misi il piede molto vicino ad una delle fiamme.

Allontanai velocemente il piede, ma persi l'appiglio. Di entrambi i piedi.

Sentivo il mio stomaco rigirarsi per l'ansia.

Se cadi, sei la persona peggiore su questo pianeta!

Mi sollevai un pochino, fino a trovare un altro appiglio.

Continuai ad arrampicarmi, finché non sentii qualcosa di morbido sotto le dita.

Mi tirai più su, e incastrai i piedi in un piccolo incavo.

I raggi della discordiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora