DIANA'S POV
Presi il mio zainetto e mi preparai davanti all'ascensore.
Quando si aprirono le porte, controllai un'ultima volta che nessuno mi vedesse.
Entrai e quando le porte si richiesero, tirai un sospiro di sollievo. O quasi.
Da quando era apparsa la scritta nel mio purè, avevo deciso che dovevo capire cosa stava succedendo.
Uscii dall'ascensore.
Fortunatamente il tipo alla reception non c'era. Sarebbe stato strano spiegarglielo.
Uscii dall'Empire State Building.
Mi guardai intorno. Non avevo idea di dove andare.
Per mia sfortuna, non sapevo teletrasportarmi come mio fratello.
Poi mi venne un'idea.
Presi una dracma dalla tasca e la lanciai sull'asfalto, dicendo qualcosa in greco antico.
Un taxi grigio mi apparve davanti e io salii.
- Buongiorno sign- disse una delle sorelle grigie, per poi bloccarsi vedendomi.
Si, al momento teneva lei l'occhio.
- Signorina! Cosa ci fa lei qui?! - chiese scioccata.
- chi è? Che c'è? Sento una strana aurea...
- È una dea. La bambina. Quella figlia di Apollo. Che ha salvato la divina Afrodite
- Oh divini dei, stai scherzando?
- No. La vedo con il mio occhio!
- Oh cielo! Abbiamo una mini dea in macchina!
- Scusate - dissi più confusa che mai - ma come fate a sapere tutte queste cose? -.
Quella con l'occhio si voltò a guardarmi.
- Le voci girano cara. Tutti sanno di quelli che avete fatto tu e tuo fratello.
- Ehi! Dammi l'occhio! Voglio vedere anch'io questa dea! Voglio vedere se è carina!
- Certo che è carina! È una dea! E pure piccola!
- Dammi l'occhio!
- No! È mio!
- Ehi! Sono tre ore che io non ho il dente! Dammelo!
- No! Lo tengo io! Dammi l'occhio!
- No! Voglio continuare a guardarla! -.
Le tre sorelle si misero a bisticciare, prendendosi a schiaffi, nel tentativo di riprendere parti del corpo varie.
Mi misi una mano davanti alla bocca, sentendo il disgustoso suono dell'occhio che veniva staccato e infilato in un altro cranio.
- Signore vi prego calmatevi!! - urlai.
Le tre si fermarono.
- Allora...posso pagarvi. Quanto volete per un passaggio fino al campo? -.
Le tre sorelle si guardarono.
O almeno, ci provarono.
- Signorina...suo padre sa che lei è qui?
- Perché? Cosa c'entra? - chiesi, torcendomi le mani.
- Perché vede...suo padre...ha...
- Cosa? Cosa ha fatto?
- Ha emesso un annuncio. Dove vieta a chiunque di portare via o avere rapporti con voi, suoi figli, senza che lui ne sia a conoscenza -.
