so che ormai non siamo
più niente, ti ricordi
però quando eravamo
tutto? questo capitolo
lo dedico a te, te lo meriti.Grace's pov
Secondo il mito degli androgini una volta gli esseri umani avevano quattro braccia, quattro gambe e due teste ed erano di tre tipi:
uomo-uomo, donna-donna e uomo-donna.Gli androgini però divennero troppo potenti e quindi sfidarono gli Dei e per questo Zeus decise di tagliarli a metà.
E si dice che da allora gli uomini vagano infelici sulla terra cercando la loro metà, la loro anima gemella.
Secondo me Zeus dividendoli divise anche le anime gemelle in amicizia perché sono sicura che io ed Eva siamo donna-donna.
La maggior parte delle volte non serve nemmeno trovare il vero amore perché l'anima gemella non è solo quella, io penso che chi trova un'anima gemella in amicizia è già a metà strada se non ad un passo dall'arrivo.
Io ed Eva ci conosciamo praticamente dalla nascita.
Le nostre nonne erano migliori amiche, sono rimaste incinte nello stesso periodo è così hanno avuto Monica, mia mamma, e Bianca, la mamma di Eva.
Anche loro inseparabili e così poi siamo nate noi due, ci scambiamo pochi mesi di differenza, io sono la più grande.
Non l'abbiamo capito subito quanto bene ci facevamo a vicenda. Da piccole ci odiavamo, letteralmente. Le nostre mamme stavano sempre insieme e così eravamo obbligate a vederci sempre anche noi, rubava e toccava ogni cosa che era di mio possesso e mi faceva i peggio dispetti.
Mi tirava in continuazione di capelli, mi lanciava oggetti, quando camminavo alcune volte mi metteva un suo piede in mezzo per farmi cadere, potrei stare qua ancora per molto a raccontare ogni cosa che mi ha fatto passare.
Poi siamo cresciute e siamo andate all'asilo, alle elementari, medie, superiori e siamo sempre state in classe insieme. Al penultimo di elementari abbiamo iniziato a legare di più.
Lei non ha mai permesso che io mi arrendessi e io ho sempre fatto lo stesso con lei. Io ed Eva ci completiamo. Penso che senza una l'altra sarebbe completamente persa.
Ci siamo legate davvero all'età di dodici anni a seguito di una mia perdita, una delle più grandi.
Non mi ha mai lasciata cadere, sempre pronta a rialzarmi quando vedeva che ormai stavo già scavando una buca. Lei la ricopriva di cemento quella buca affinché io non l'avessi più potuta scavare.
Eva era ed è tutt'ora la mia costante, colei che sono certa ci sarà in qualunque momento per me. Non ho mai creduto al sempre e per sempre ma con lei viene più che naturale crederlo.
A seguito di quella perdita lei si era completamente trasferita a casa mia, ci è rimasta per circa un anno. Tornava a casa qualche fine settimane - solo perché i genitori la pregavano di stare un po' con loro - ma per il resto non si è mai mossa, sempre al mio fianco, sempre con me.
Molte persone non credono al destino, io sono invece sono la persona a cui al destino si aggrappa con tutta se stessa, il destino ha fatto si che io ed Eva ci trovassimo.
Eva faceva parte della "cerchia ristretta", è così che io chiamavo le persone che sopportavo davvero e per cui avrei fatto di tutto per farli stare bene.
A questa cerchia fanno parte lei, mio fratello Adam e mio figlio Aaron.
Certo abbiamo avuto i nostri alti e bassi e continuiamo ad averli anche dopo essere diventate inseparabili ma penso che in un rapporto, qualunque esso sia, sia normale.
Chiusi il mio diario, aprì il primo cassetto a sinistra della mia scrivania, lo misi dentro e lo chiusi.
È così che passavo alcune mie serate, scrivevo e scrivendo mi sfogavo. Avevo quel diario da quando andavo alle elementari. Era sempre lo stesso, no non era infinito, erano semplicemente tanti quaderni. Appena ne finivo uno avevo subito quello nuovo e ogni volta attaccavo la prima pagina di quello nuovo all'ultima di quello finito.
Era il mio modo per ricordarmi ogni cosa, ogni evento, parola, frase felice ma anche quelle non.
Spazio autrice
questo capitolo è diverso dagli altri, infatti come potete notare è anche molto più corto e il titolo è "anime gemelle". è dedicato ad una persona a cui vorrò sempre bene, non è andata come pensavamo purtroppo, non rinnegherò mai niente. è stato il mio modo per dirle "arrivederci", no, non credo negli addii.🤍
(dopo massimo domani pubblicherò il capitolo vero e proprio)

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Milagro
Roman d'amourDolore Paura Rinascita. Ecco la storia di Grace, una ragazza forte quanto fragile. Aaron l'ha salvata, suo figlio di 5 anni. Dovrà trasferirsi in Sardegna per lavoro. Axel, il suo capo, riuscirà ad avvicinarsi a lei? Il suo ex ragazzo uscito da p...