A volte ho la sensazione
di essere solo al mondo.
Altre volte ne sono sicuro.
Charles BukowskiGrace's pov
6 anni dopo..
«Mamma!»
È da dieci minuti circa che mio figlio continua ad urlare e sempre da dieci minuti che io continuo ad ignorarlo guardando il soffitto, cercando di trattenere le lacrime davanti a lui.Cosa voleva? Lo sapevo già, andare da mio fratello per poter giocare con i nuovi modellini di moto che collezionava. È da una settimana che mi implora di andare, ha addirittura iniziato a mettere a posto i giochi, rifarsi il letto(con scarsi risultati visto che ogni volta lo ritrovavo più disordinato di prima)e apparecchiare pur di andare.
«Mamma mi stai ascoltando?»
«Purtroppo si Aaron, ti sto ascoltando» dico continuando ad avere gli occhi chiusi, forse domani l'avrei portato.«Che ne dici di guardare Cars? inizio ad affezionarmi a quelle macchine parlanti e poi domani andiamo da Adam?» mio figlio come mio fratello era ossessionato da qualunque cosa con il motore, dalle macchine alle moto quindi speravo di ricattarlo ma..
«Ma l'abbiamo visto anche ieri» dovevo decisamente trovare nuovi film per tenerlo occupato. Ormai mi ero arresa o lo portavo o avrebbe continuato ad urlare per ore intere.
«Va bene, va bene, vai a metterti le scarpe ti aspetto davanti la porta» nemmeno cinque secondi dopo mi stringe il collo con le braccia iniziando a stamparmi tanti piccoli baci sulla guancia.
Amo mio figlio, è stato la mia rinascita e senza di lui non sarei qui, i primi mesi sono stati i più difficili, più cresceva, più avevo paura, poi ha detto la sua prima parola, "mamma" e da lì qualcosa dentro di me è cambiato e ho spinto a dargli sempre di più, appena chiudo gli occhi e il ricordo di quando l'ho scoperto viene a galla però mi darà sempre la stessa sensazione negativa.
Ad un certo punto mi sento tirare una manica dal basso,
«Sono pronto» lo guardo e gli faccio un sorriso stampandogli un bacio in fronte.
«Andiamo dai»Odio guidare, e soprattutto odio guidare a Roma, sono stata mezz'ora nel traffico e quando siamo ripartiti una macchina tra poco non mi veniva addosso, era meglio restare a dormire a casa ma non ne potevo più, prima o poi Aaron mi avrebbe fatta impazzire.
E ovviamente come se non bastasse Adam non era in casa e mi rispose al telefono dopo 15 minuti di chiamate continue.
«Sorellina ti hanno mai detto che sei una rottura di palle?»
«Si e a te hanno mai detto che hai una casa?»
sento uno sbuffo dall'altra parte.«Perché sei a casa mia?» perché non ti sei fatto i cazzi tuoi quando mi hai videochiamata per farmi vedere quei modellini.
«Aaron voleva vedere i modellini che gli ha mostrato l'altro giorno in videochiamata, dal vivo»
«È proprio mio nipote, cinque minuti e ci sono» com'è che aveva detto? Cinque minuti? Certo o sono io che ancora non so leggere l'orario o lui è in ritardo di quaranta minuti. Ma cosa potevo aspettarmi da mio fratello, che la mattina per andare a scuola dovevo svegliarlo due ore e mezza prima sennò entrava quando finiva.
«Cinque minuti eh» mi ignora completamente prendendo mio figlio in braccio, amo il loro rapporto, mi è sempre stato accanto in questi 6 anni e gliene sarò per sempre infinitamente grata.
«Grace tutto ok? Sembri strana, vuoi entrare e ne parliamo?»
«No tranquillo sto bene, sto andando da Eva»Lo vedo il suo sguardo, è preoccupato ed è comprensibile, ma in questo momento ho solo bisogno della mia migliore amica, così dopo aver salutato mio figlio e mio fratello mi rimetto in macchina e parto.
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Milagro
RomanceDolore Paura Rinascita. Ecco la storia di Grace, una ragazza forte quanto fragile. Aaron l'ha salvata, suo figlio di 5 anni. Dovrà trasferirsi in Sardegna per lavoro. Axel, il suo capo, riuscirà ad avvicinarsi a lei? Il suo ex ragazzo uscito da p...