Milagro

Capitolo 8

Il segreto
cara Alice, è di circondarsi
di persone che ti
facciano sorridere il cuore.
È allora, solo allora,
che troverai il
Paese delle Meraviglie.
Alice nel Paese delle Meraviglie

Axel's pov

I primi ad arrivare al locale dove verrà festeggiato il compleanno di Eric siamo io e la famiglia di Grace. Anche in questi casi Eric riesce ad essere in ritardo.

La vedo scendere dalla macchina con il suo solito sorriso che la contraddistingue, sempre dolce e mai forzato.

È fasciata da un vestito azzurro, le cade morbido, non è ne troppo lungo, ne troppo corto. Ha una scollatura che su altre potrebbe anche risultare provocatoria ma su di lei assolutamente elegante.

Le sta un incanto.
E io non riesco a smettere di guardarla.

Quel vestito sarà la mia rovina questa sera, ne sono certo.

Subito dopo scende il ragazzo che ho visto ieri, suo fratello, una ragazza che presuppongono sia Eva, la sua migliore amica, e per ultimo un bambino che salta da una parte all'altra, sembra felicissimo mentre corre con un giocattolo tra le mani.

Avevo lasciato la mia macchina ad Eric ed ero venuto in moto per fargli entrare quello che aveva chiesto, visto che la sua, di macchina, era troppo piccola, e adesso capivo il perché, è per questo bambino il regalo.

Appena si gira e guarda il casco che tengo tra le mani e la moto dietro di me inizia a correre non curandosi nemmeno di Grace che lo richiama urlando.

«Ciao» mi dice e muove la manina per enfatizzare il tutto.

«Ciao piccolo, come ti chiami? » ma lui non sembra ascoltarmi, anzi.

Continua a fissare il veicolo a due ruote dietro di me.

«Ciao, mi chiamo Aaron, posso guidare la tua moto?» lascio scappare una piccola risata cosa che non sembra molto gradita da lui perché mi guarda male.

«Penso tu sia troppo piccolo per guidare una moto così tanto grande, se vuoi posso farti provare il mio casco però, che ne dici?» annuisce con forza, così gli metto delicatamente il casco in testa attento a non fargli del male.

«Adesso dovrò comprargli un casco» faccio scattare immediatamente gli occhi su Grace che si trova dietro Aaron, mi guarda per un millesimo di secondo che penso addirittura di essermelo immagino e subito si inginocchia davanti il figlio.

«Aaron non scappare mai più, devi stare sempre vicino a me o ai tuoi zii capito? » il bambino annuisce con forza e poi si lancia addosso a Grace che per poco cade, la prendo da dietro e la reggo ma lei appena entra in contatto con il mio tocco come se le bruciasse si alza di scatto e si allontana da me,

«grazie e grazie anche per avergli fatto provare il casco, è fissato di moto per colpa di Adam.»

Vedo tutta la sua famiglia arrivare, adesso che li guardo meglio lei e io fratello si assomigliano tantissimo. Prima non avevo notato questa somiglianza.

«Eric dove sta? È già dentro?»
«Eric riesce ad arrivare in ritardo anche alla sua festa di compleanno»

«Mi ricorda qualcuno» Grace ride e vedo Adam guardarla malissimo, poi si china e prende in braccio Aaron che subito gli allaccia le mani intorno al collo e appoggia la testa sulla sua spalla,