Capitolo 13

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Coloro che sognano di
giorno sanno molte cose
che sfuggono a chi
sogna soltanto di notte.
Edgar Allan Poe

Axel's pov

Oggi torna finalmente Eric, sto andando a prenderlo in aeroporto proprio in questo momento.

Ho già chiamato qualcuno per quel vetro e detto a tutti che il ristorante resterà chiuso per alcuni giorni. Non dirò a Grace chi in realtà l'ha rotto, non voglio metterle altra pressione addosso, non è colpa sua.

E se una cosa è certa, non mi allontanerò da loro, non gliela darò vinta.

Mentre guido mi arriva una chiamata, la accetto sullo schermo presente in macchina e la voce di Ines si espande in tutto l'abitacolo.

«Sono sotto casa tua ma non ci sei, stai al ristorante?»
«No sto andando a prendere Eric all'aeroporto, dovevi dirmi qualcosa di importante?»

«Volevo invitarti a cena stasera, ho invitato anche tutta la famiglia di Grace. Non la vedo mai e mi è sembrata una buona occasione, ci stai?» a casa? Conoscerà mia madre? Non so se sono pronto.

«Non gliel'ho detto,» la sento sospirare dall'altra parte.

«Axel prima o poi dovrai raccontarglielo no?» ha ragione, lei mi ha donato una parte negativa della sua vita, tocca a me farlo questa volta.

«Non è un problema col ristorante vero?» certo, quello con i vetri spaccati da uno psicopatico.

«No, è chiuso per alcuni giorni, ci vediamo stasera, porto anche Eric.»
«Lui era sottinteso.»

Un piccolo sorriso spunta sulle mie labbra, vero. Ormai Eric è di famiglia, è come un fratello sia per me che per Ines.

Arrivo finalmente in aeroporto, c'era traffico e l'aereo deve essere già atterrato da diversi minuti, infatti lo vedo seduto sopra la valigia che si guarda intorno.

Lasciarlo qua non sarebbe male, peccato che ormai mi ha visto.

«Quanto ci hai messo?» mi lancia la valigia addosso e per poco non mi fa cadere all'indietro.

«Quando hai finito di uccidermi possiamo anche andare,» lo vedo roteare gli occhi e poi iniziare a camminare, quando arriva vicino a me mi lascia uno schiaffo dietro la testa. Ora gliela lancio io la valigia.

«Allora, com'è andata? Voglio i dettagli.» Che idiota, pensa che io e Grace siamo andati a letto insieme.

Arriviamo alla macchina, metto la valigia dentro il bagagliaio e mi posiziono al sedile del guidatore.

«Eric non abbiamo fatto niente. Siamo andati a cena poi abbiamo passato un po' di tempo in spiaggia e l'ho riaccompagnata a casa.»

Sento i suoi occhi su di me mentre parto, «sei davvero deludente, davvero davvero tanto.»

Idiota.

«Ines ci ha invitato a cena a casa stasera, ha
invitato anche Grace.»
«Questo vuol dire..» annuisco, non serve che io parli.

«Raccontami com'è andata con tua sorella.»

Grace's pov

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