Capitolo 20

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Le tristezze non furono fatte per le bestie,
bensì per gli uomini;
ma se gli uomini ne soffrono troppo,
diventano bestie.
Miguel De Cervantes

ascoltate la musica più triste che conoscete, perché qua si piange e basta
(vi voglio bene)
🎶

Eva's pov

Eric mi ha chiesto di tenermi libera questa sera, cosa vorrà fare? Non ne ho idea, è comunque Eric.

In questo poco tempo che ci siamo conosciuti, più sotto le lenzuola che fuori in realtà, comunque. Per quel poco che ci siamo conosciuti fuori dalle lenzuola ho capito perché tutti gli vogliano bene, compresa Grace e Aaron.

È una persona dolce, buona. Sa tirarti su il morale quando serve con qualche battuta delle sue ma è sempre lì accanto a te.

Quando ha scoperto di mio padre mi ha intasato, letteralmente, il telefono di messaggi e certe sere viene a tenermi compagnia per farmi distrarre.

Sappiamo tutti come va a finire alla fine.

Però nonostante quello che siamo ha iniziato ad interessarmi.

Verso le venti mi viene a prendere, ho indossato un vestito rosso con la schiena scoperta, è proprio il mio colore.

Esco e lo trovo appoggiato all'auto con degli occhiali da sola che fa girare in un dito, nemmeno si accorge della mia presenza finché non li fa cadere e così alza lo sguardo e finalmente mi nota, mi squadra tutta e senza staccare gli occhi dal mio corpo riprende gli occhiali e viene vicino a me.

«Il rosso ti dona particolarmente.» Vedete? tutto grazie all'armocromia.

Mi stampa un leggero bacio tra i capelli e mi fa salire in auto, non prima di aver rigiocato e fatto ricadere i suoi occhiali da sole.

«Nei film riesce sempre bene al protagonista, sto imparando.» Una risata mi esce dalle labbra, oh Eric grazie. Non ridevo così da tanti giorni.

«Tu sembri solo un imbranato invece,» mi fa l'occhiolino e sale anche lui in macchina.

«Ancora per poco, diventerò il migliore.»

Mi porta in un piccolo ristorante con vista mare, è stupendo. Ci accomodiamo proprio davanti una delle vetrate enormi che affacciano di fuori, la vista delle onde che si rompono contro gli scogli mi fa dimenticare dove mi trovo e la mia mente si svuota completamente di ogni pensiero negativo.

Vengo riportata alla realtà dalla mano di Eric che si appoggia delicatamente alla mia, «a che pensi?»

«Hai mai provato la sensazione di star vivendo dentro la storia di un'altra persona?» corruga la fronte, forse no.

«Spiegami,» non mi aspettavo una proposta del genere, «non voglio annoiarti.»

«Quelle poche volte che parliamo sono sempre rimasto incantato dalle tue parole, parlami.»

Sembra sincero, me lo comunicano i suoi occhi, la sua voce e la sua mano che non smette di accarezzare la mia.

«Ho sempre avuto Grace nella mia vita, è un po' l'unica certezza che ho in realtà. Grace Clark. E lei è sempre stata la protagonista della mia vita, io invece sono sempre stata il personaggio secondario.»

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