Da qualche giorno ho ricominciato a correre. Ho deciso di ritagliarmi del tempo per rimettermi in forma, così dopo aver accompagnato Aron a scuola mi infilo le cuffie e con la mia musica a tutto volume percorro i quindici chilometri che mi sono prefissata, sbattendo i piedi sul vialetto di stabilizzato del parco cittadino accanto a dove abitiamo, sbuffando e agonizzando per rompere il fiato e cercando di non pensare a quanto sia fuori allenamento.
Mi è sempre piaciuto fare sport, prima era un modo per scaricare le tensioni e prendermi cura di me e del mio corpo, ma con il tempo mi sono impigrita, ho perso interesse per me stessa.
Mentre accelero la velocità per finire l'ultimo chilometro, sento crescere il desiderio di riascoltare le parole che giorni fa mi hanno toccato qualcosa dentro, quelle parole che sono alla base del mio tentativo di reagire.
Non c'è nessuno a giudicare le mie assurdità, quando finalmente mi fermo per riposarmi apro YouTube sul cellulare.
Mi rendo conto di non sapere chi fosse quel ragazzo e sono costretta a scorrere la cronologia dell'intera settimana prima di ritrovare quel video.Avrei potuto lasciar perdere e riaccendere la mia playlist, ma a volte piccole e insignificanti decisioni cambiano per sempre la traiettoria della nostra vita, e quella sarebbe stata la mia "sliding doors".
King Burkert Vilson Fisher Jones.
Lo devo rileggere tre volte prima di riuscire a pronunciarlo senza che mi si intrecci la lingua.
Mioddio,evviva la sobrietà.
Che nome insolito... originale a dir poco!Si chiama King?
King Burkert Vilson...tre nomi e due cognomi.
I suoi genitori hanno un tantino abusato della loro creatività.
Penso al nome che ho scelto per mio figlio, Aron.
Non è tipicamente italiano ma è perfetto per lui, è formato da quattro lettere come il mio, e inizia con la parte centrale del mio nome, così come il mio nome ora contiene metà del suo.
È un gioco di parole a cui nessuno fa caso, un segreto patto di appartenenza.Apro qualche foto per guardarlo meglio:
è molto alto e snello, le sue spalle sono larghe e dritte. Gli occhi sono incredibilmente espressivi come ricordavo, le labbra carnose incorniciano un bel sorriso. La pelle chiarissima è messa in risalto dal contrasto con i suoi capelli scuri.
Li porta con un taglio modaiolo: lunghi e spettinati sopra, sfumati dietro e lateralmente, mentre all'attaccatura del collo sono completamente rasati.
Più lo guardo e più penso che in fondo quel nome gli si addica, ha davvero un aspetto regale.Chiamarsi King in una nazione in cui è tutt'ora presente la monarchia è davvero comico, non c'è dubbio: il suo nome sarà stato oggetto di conversazione ad ogni nuova presentazione.
E va bene, maestà, vediamo un po' chi sei... se facessi una ricerca in rete su di te, cosa salterebbe fuori?
Sbaglio più volte a digitare il suo nome e non posso fare a meno di immaginarmelo bambino, alle prese con i suoi primi esercizi di scrittura. Mi figuro questa british teacher chiedere ai suoi piccoli alunni di riportare sul quaderno il proprio nome e dopo due ore dargli una pacca di incoraggiamento sulla spalla: "Non preoccuparti King puoi finire a casa".
E ancora, la mia fantasia senza freni se lo immagina da adulto sudare freddo alle prese con pile interminabili di documenti: "guardi, una firma qui, un'altra qui, una qui, poi qui sotto..."
Rido da sola come una pazza tornando verso casa.Mentre mi avvio sotto la doccia penso che è da tempo che non mi sentivo così bene e che per la seconda volta consecutiva il merito è involontariamente di questo bello sconosciuto.
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HIC IPSO TECUM (io qui con te)
Любовные романыTrovarsi, riconoscersi. Scavare, estrarre, donare. Capirsi, amare.