Sento squillare il telefono e mi fiondo a vedere chi mi sta chiamando: è King.
Questa settimana, stranamente, non si era mai fatto sentire.
Ci sono stati degli scambi di messaggi tra noi, ma sempre un po' sfuggenti, frettolosi.
È stato distaccato, quasi freddo.
Nessuna chiamata e nessun video, nessun vocale.Mi sono sforzata di non essere paranoica, pensando che sicuramente fosse occupato in vista dell'imminente lunga trasferta in Portogallo per girare il prossimo film.
Partirà tra pochi giorni, e per giunta sua madre, che tra un mese si sposerà e si trasferirà in un'altra città, sta organizzando il trasloco.Ne abbiamo parlato a lungo, so quanto sia stressato per entrambe le cose.
Ho cercato di non disturbarlo, ma mi è mancato moltissimo.
Rispondo con sollievo alla sua telefonata.
Dallo schermo lo vedo in lontananza sedersi proprio in quell'istante sul davanzale della finestra, in camera sua.Deve aver appoggiato il telefono sul letto, con qualcosa che lo tiene inclinato in maniera tale da essere ripreso.
È a torso nudo e indossa dei pantaloni corti neri.
Non mi guarda.
Non si gira a salutarmi.
Avverto subito un'atmosfera strana, diversa dal solito.
Lo saluto cauta; invece di rispondere, mi fa cenno di aspettare alzando una mano nella mia direzione e dice ad alta voce:
"Alexa, metti "I wanna be Yours" degli Arctic Monkey".Abbassa la testa e si accende una sigaretta, mentre parte la canzone.
Nella stanza risuona una musica lenta, seducente.
Soffia via il fumo e tiene lo sguardo rivolto davanti a sé; fissa ostinatamente il muro, pur di non girarsi nella mia direzione.
Lo vedo acciuffare indispettito una t-shirt e indossarla rapidamente, con scatti nervosi.Mentre ascolto il testo della canzone il mio respiro si sincronizza con il suo, trattengo il fiato quando tira una boccata di fumo, espiro insieme a lui.
Non capisco cosa sta succedendo, vedo soltanto metà del suo volto, è serio, indecifrabile.
Nascosto nella penombra, bellissimo e oscuro, sembra un demone.
Il mio demone.Canta, sottovoce.
"Io voglio essere solo tuo,
i segreti che ho tenuto nel mio cuore
sono più difficili da nascondere di quanto pensassi."Butta fuori l'aria e mi ricordo di farlo anche io.
Mi sento raggelare il sangue nelle vene.
Il cuore pesante, come una spugna imbevuta dai miei sentimenti e ormai satura, trabocca in maniera inarrestabile.In quel momento si gira di scatto e mi fissa cogliendomi alla sprovvista.
Un formicolio caldo invade tutto il mio corpo e mi sento arrossire violentemente.Devo avere un'esperessione stravolta; quando ridistoglie lo sguardo, noto un angolo della sua bocca sollevarsi in un accenno di sorriso.
" ALEXA, ALZA IL VOLUME "
ordina a voce alta con tono imperativo, poi chiude gli occhi e si abbandona all'indietro, appoggiandosi al muro.È una visione che mi tenta al punto di farmi tremare le gambe.
"Forse voglio solo essere tuo"
A chi sono rivolte quelle parole?
Sta semplicemente cantando e sto immaginando cose che non esistono?"Voglio essere tuo"
Ogni volta che lo dice mi sento più persa, più lontana dal lume della ragione: l'ombra mi chiama a sé.
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HIC IPSO TECUM (io qui con te)
RomanceTrovarsi, riconoscersi. Scavare, estrarre, donare. Capirsi, amare.