Lara Bianchi.
Mi sono preso qualche giorno di tempo per decidere se fare o meno questa cosa.
Mi rigiro il cellulare tra le mani ancora incerto.
Non so neanch'io perché, ma ho come l'impressione di fare qualcosa di sbagliato. Forse, penso, mi sembra scorretto spiare la sua vita di nascosto, conoscere cose su di lei senza che sia lei stessa a decidere di raccontarmele.O forse nemmeno tu sai se sei disposto a scoprire "cose" sulla sua vita... potresti destabilizzare gli equilibri... rimescolare le carte in tavola, espugnare le tue certezze.
Hai paura di scoperchiare il vaso di Pandora?La mia vocina interiore oggi è più rompiscatole del solito; come sempre la metto in fretta a tacere.
In fondo, se la trovassi, sarebbe un profilo pubblico, no?
In fondo, mi convinco, se avesse messo delle foto o delle informazioni su di sé lo avrebbe fatto perché si sentiva di condividerle...La curiosità domina le mie azioni.
Io non ho mai avuto Facebook, devo iscrivermi con un nome falso; rifletto sul fatto che questa è la seconda volta che lo faccio per lei.
Decido di chiamarmi FelixR97, e sogghigno mentre entro: è colpa sua se sono in questa situazione.
Inizio la mia ricerca e mi appaiono decine di profili... ma quante Lara Bianchi esistono nel mondo?!
E poi non è neanche detto che la trovi, magari Felix aveva torto e lei questo social non lo usa nemmeno.Scorro indisposto il lungo elenco: Lara Bianchi, Lara Bianchi... Laura Bianchi, Lara Bianco...
e poi improvvisamente qualcosa attira la mia attenzione, un bagliore rosso, una bocca, un sorriso familiare.
Apro in preda all'eccitazione quella foto e me ne pento subito: è lei.
Bellissima.Il cuore mi balza stupidamente in gola.
È più giovane di qualche anno, ha i capelli più corti di come li porta ora, le arrivano sopra le spalle, e ha le punte schiarite, quasi bionde.
È fasciata in un vestito rosso da cocktail aderente che le arriva al ginocchio, con le spalline sottili e la scollatura a forma di cuore che mette in risalto il suo seno prosperoso.
Porta un rossetto dello stesso colore acceso dell'abito e sta ridendo di gusto, con un bicchiere di vino in mano.L'altro braccio è appoggiato sulla spalla di un uomo.
Sento arrivare un pugno allo stomaco.
Cosa ti aspettavi? Che riservasse solo a te quel sorriso? Per lei sei un ragazzino. Un ragazzino dalla vita incasinata, e lei è una donna.
Le loro guance quasi si sfiorano, lui le cinge la vita con naturalezza.
È una posa rubata, che svela la grande intimità che c'è tra i due.
Osservo meglio l'uomo, dovrebbe essere sulla quarantina anche se probabilmente vorrebbe apparire più giovane.
Ha un aspetto curato: capelli scuri pettinati all'indietro e dentatura perfetta; perfino io mi rendo conto che sia un tipo attraente.
È abbronzato, porta una camicia bianca leggera arrotolata sulle maniche, da cui si intravedono i suoi muscoli e qualche tatuaggio; al polso ostenta uno spocchioso orologio dall'aria costosa.
Indossa dei pantaloni marroni eleganti con un risvolto in fondo e dei mocassini azzurri.
Anche lui sta ridendo mentre la divora con lo sguardo.
La desidera.Cazzo.
Sarà suo marito.
Mi passo nervosamente le mani tra i capelli rinfilandoli sotto al cappellino con la visiera all'incontrario, non potendo fare a meno di pensare alla differenza che c'è tra il mio stile sportivo e basico in confronto a quello elegante e ricercato che quel tizio porta con tanta disinvoltura.
Penso alla sua pelle senza imperfezioni, con qualche ruga di espressione che lo rende maturo e affascinante, mentre io combatto ancora contro l'acne.
Guardo le mie mani con le unghie mangiucchiate e poi la sua mano virile che le stringe saldamente un fianco, con una sicurezza che io non riuscirei mai ad avere.
Quel paragone mi acceca, mi fa sentire inadeguato; ne esco sconfitto su tutti i fronti.
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HIC IPSO TECUM (io qui con te)
RomanceTrovarsi, riconoscersi. Scavare, estrarre, donare. Capirsi, amare.