10. Lara

131 18 36
                                    

Vedo da lontano i miei amici che mi stanno aspettando seduti a un tavolino all'aperto.
È una bella giornata di metà Ottobre e l'aria è ancora piacevolmente calda.
Riccardo dice qualcosa all'orecchio di Checca che scuote la testa e ride.
Mi lascio cadere in modo teatrale sulla sedia libera e lo sfido a far ridere anche me.

" Sei stupenda" mi squadra dalla testa ai piedi "hai uno sguardo luminoso, ancheggi come una diva e quel rossetto ti sta incredibilmente bene!"

" Non è un'affermazione così divertente Riccardo..."
Alza la mano per zittirmi "non ho finito, stavo dicendo che è chiaro lampante che tu abbia fatto sesso, recentemente!"

Ora sì che rido, è sempre il solito.

"Quindi fammi capire, vorresti farmi credere che dall'aspetto o dall'andatura di una persona tu riusciresti a dedurre informazioni sulla sua vita sessuale?!"
Alza il sopracciglio " Non me lo stai seriamente chiedendo mentre decine di persone ci stanno passando davanti... le loro posizioni preferite potrebbero diventare l'argomento di conversazione del nostro pranzo. Questo ad esempio è uno da missionario, e dura fastidiosamente poco" dice tra i denti rivolgendo lo sguardo verso il cameriere che ignaro sta venendo a prendere la nostra ordinazione.
È sulla trentina, stempiato, si muove in maniera nervosa tra i tavoli, le spalle spioventi e ricurve non rendono giustizia alla bella polo nera che indossa.
L'espressione del volto è tesa, chiaramente insoddisfatta e annoiata.
Credo proprio che Riccardo abbia ragione e devo fare uno sforzo per non scoppiare a ridere, sentendomi subito dopo in colpa per aver avuto quell'impulso.

Riccardo è tremendo, ma io lo conosco da molto tempo e so che questo suo umorismo cinico e tagliente nasconde un cuore sensibile che si riserva di aprire a pochi eletti.
Siamo amici da circa dieci anni, oserei dire migliori amici.
Ci capiamo al volo e accettiamo reciprocamente i nostri difetti.
È un imprenditore, possiede tre bar in centro e ci siamo conosciuti quando Marco ha progettato i suoi locali.
È un ragazzo appariscente sia fisicamente che nelle esternazioni, rumoroso, allegro, compagnone, esibizionista, intelligente, colto.
Quello che quando sei in comitiva ti fa fare brutte figure perché non si vergogna di niente, ma se non ci fosse sarebbe un mortorio.
Lui è l'anima della festa.
Le ragazze cadono ai suoi piedi ma lui è sempre stato uno di quegli scapoli d'oro che si vanta del suo status senza falsi moralismi.
La sua parlantina non mi ha mai spaventata, anzi la trovo stimolante, sagace.
Condividiamo molti interessi comuni: con lui si può parlare di citazioni letterarie, di sport, di fotografia, di vita, e ti darà sempre un contribuito personale interessante.
Il suo punto di vista è spesso illuminante per gli altri, me compresa.

"Beh ti sbagli e di gran lunga caro mio, con la vecchiaia stai perdendo il tuo intuito!"

" Però è vero che stai molto bene e sembri diversa. Sei raggiante... rilassata" interviene Checca.

Sto bene?
Sono così diversa da essere notato a colpo d'occhio?

Quel ragazzo è stato involontariamente la mia medicina.

Sento meno pressione nel petto e sono molti giorni che mi sveglio più energica.
Vivo alla giornata, sforzandomi di reagire quando sento arrivare i pensieri negativi, ho ricominciato a fare sport e a truccarmi.

" È un buon periodo" ammetto "ho ricominciato a correre."
Sorrido immaginando le loro facce se scoprissero la follia celata dietro a questo castello di carte.
" Sei in forma, non sembri affatto una quarantenne. E il missionario ti sta guardando da un po'. "
Lo fulmino con lo sguardo " Primo, non sembro una quarantenne perché non lo sono, ho appena compiuto 37 anni.
Tu in compenso, essendoti tatuato quegli orribili caratteri cinesi sul collo, è come se andassi in giro con la targa -nato negli anni 80- !"
Ride sconfitto.
Amo la nostra complicità, mi era mancato...
"Secondo, il povero cameriere che hai deciso di bullizzare non sta guardando me, credo piuttosto che si stia osservando intorno in cerca di una via di fuga dalla propria vita.
In ogni caso non sarebbe il mio tipo e... anche se lo fosse non farebbe differenza.
La mia situazione sentimentale è già abbastanza incasinata così".

Riccardo mi conosce, non molla la presa.
"E allora a cosa è dovuta questa fioritura autunnale?"
Non riesco a trattenere un sorriso che mi tradisce.
" A nulla!"
" Sei sempre stata poco brava a dire bugie, vogliamo saperlo o non ti daremo pace per le prossime due ore" rincara Checca.

Mi stanno alle calcagna, mi arrendo
gettandogli in pasto un contentino.
"Sto... sto seguendo una persona on-line che dice cose che mi fanno riflettere, mi motivano a usare il mio tempo per farne qualcosa di buono".
Sgancio la bomba solo perchè sono curiosa di vedere l'effetto della deflagrazione.

"Intendi uno di quei guru motivazionali con tutte le risposte sulla vita? Non c'ero già io per questo?" dice Riccardo perplesso.

"Piú o meno... è diventato una specie di appuntamento fisso, lo seguo tutti i giorni" aggiungo in tono misterioso, non riesco a trattenermi dal voler vedere la loro reazione.
" È figo?!?" chiede Checca ridendo di gusto.
" No... non saprei, non ci ho mai pensato, non è quello il punto" dico, mentendo a loro e a me stessa.
" Insomma tutto qua? Nessun amante focoso, nessuna tresca? Un tizio a caso che fa video sul senso della vita ti ha riportato alla luce come Orfeo con Euridice? Non esistono più gli eroi di una volta"
Lo adoro.
"Vorrei farti notare che Orfeo non era un eroe e non ha riportato alla luce nessuno perché non è riuscito a resistere alla tentazione di voltarsi indietro. E comunque sì, è tutto".
Come se fosse poco.

Checca mi coglie alla sprovvista:
" Voglio vedere che faccia ha!"
"Cosa? No! Perché?!" Rispondo con voce stridula, che provo a dissimulare.
Ora sì che ho la loro completa attenzione.

" Curiosità. Voglio esprimere un mio personale giudizio estetico, visto che tu non ti sei sbilanciata. Inoltre voglio capire come ha fatto una persona completamente estranea a riuscire  in quello che i tuoi migliori amici non sono stati in grado di fare per un anno.
Non sei stata trascinata a far parte di una sétta o cose simili vero?!"

Sconfitta tiro fuori il cellulare.
Non saprei dove trovare una foto di un tizio a caso e inoltre noto che sotto il tono divertito e di scherno, ora i miei amici stanno iniziando a preoccuparsi per me.
Tanto vale renderli partecipi confessando i miei peccati.

Tergiverso e guardo la faccia di King prima di girare lo schermo e darlo in pasto a queste due iene.
Ho cercato almeno una foto in cui sembrasse un po' meno giovane, invano.

" OH MIO DIO! È... questo è... non può essere un guru, questo qui ti seduce con un solo sguardo! Potrebbe dirti qualsiasi cosa, perfino che gli asini volano e gli crederesti!
E non mi freghi quando dici che il suo aspetto non conta, lo hai notato eccome, è proprio il tuo tipo, faccia da bravo ragazzo, fisico asciutto, guarda!" dice passando il telefono a Riccardo che esamina lo schermo "Ed è anche spaventosamente giovane" commenta lui imitando la voce del genio di Aladdin e facendo deragliare la conversazione sui binari della follia "sei sicura che guardando i suoi video non commetti un reato?! Insomma, li ha compiuti almeno 18 anni?? Questo è uno da posizioni intrecciatissime e.."
Lo zittisco esasperata ma anche molto divertita, strappandogli il telefono mentre gesticola attorcigliando le mani.
Lui continua insistendo con quella maledetta vocina :" È di scientology?!"
" Cosa?! No!! Puoi... puoi smetterla per favore di fare questa voce?! Non ti pare già abbastanza assurda e ridicola questa conversazione?! È un attore. Un giovane, talentuoso attore.
Non è un guru o un santone, solo dice cose... dice belle cose ecco, discorsi intelligenti e profondi che mi fanno stare bene e mi spronano. Quando lo ascolto parlare mi sento inspiegabilmente serena. E sí, ha un bell'aspetto, per quanto possa essere carino un ragazzino di neanche 26 anni".

Sono alquanto imbarazzata della mia confessione, ma non temo il loro giudizio.
Solo con loro avrei potuto scoprirmi in questo modo senza sentirmi stupida, o per lo meno esageratemente stupida.

Per non alimentare la sensazione di disagio tengo per me tutta la parte relativa alle ricerche che ho fatto su di lui, tengo stretta la storia in cui sento di conoscerlo come le mie tasche.

Passiamo il resto del pranzo guardando le sue foto e commentando i suoi interventi, e la cosa mi piace più di quanto sono disposta ad ammettere.

In fondo si tratta di un gioco innocente, non sto facendo niente di male, e mi fa sentire spensierata.
Mi mancava un po' di spensieratezza, me la merito.
La mia vita era diventata così pesante, in fondo posso permettermela anch'io un po' di leggerezza.

HIC IPSO TECUM (io qui con te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora