Capitolo 2.

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"Mamma, vorrei dare un'occhiata a quel negozio di antiquariato all'angolo tra Padre Pio e via Mannone, Chantal mi ha detto che sua madre lì ha trovato l'abito per il rinnovo delle promesse del matrimonio..."
"No, Amelie, dai, devi comprarti un abito nuovo, un abito che sia tuo, personalizzato, qualcosa che nessuno mai ha indossato per il proprio matrimonio, sei giovane, lì ci saranno cose vecchie, sporche... no, no, andiamo da Spose&Spose!"
Ecco, il mio matrimonio, le sue scelte, non è possibile, il lato predominante di mia madre non poteva che uscire fuori in un'occasione simile.
"Allora, facciamo così, prima diamo un'occhiata lì e poi andiamo dove vuoi tu, ok?"
"Ok, va bene, anche se sono sicura che non ci sarà niente adatto a te"
Sostiamo davanti un vecchio portone in legno, grandissimo, sopra di esso un'insegna, Trova&Rinnova.
Mettiamo piede nel negozio e sembra di entrare in un'altra epoca. Oggetti impolverati, televisori vecchi in bianco e nero, tavoli in vetro che espongono centinaia di piccoli oggetti antichi in rame, più in avanti nel reparto arredamento, camere da letto in stile barocco, molto lavorate e molto rovinate, insomma dentro quel negozio si trova la qualsiasi.
Mi rivolgo ad una commessa, una signora sulla quarantina, capelli raccolti in una coda lunga, occhiali che donano spessore a dei grandi occhi azzurri, una bella donna devo dire, molto raffinata nei movimenti.
"Scusi, io e mia madre vorremmo dare un'occhiata agli abiti, in particolare quelli da cerimonia"
"Per chi delle due?"
"Per me, sà, devo sposarmi tra meno di 2 mesi, e cercavo qualcosa di originale e vissuto, ma nello stesso tempo elegante."
"Ah, che bello, seguitemi e vediamo come posso aiutarvi"
Andiamo dietro alla commessa e nel frattempo noto il disgusto nel viso di mia madre, mi chiedo come possa fare a non apprezzare tutte quelle cose che hanno fatto parte anche della sua infanzia, del suo passato a loro modo, ma non c'è da meravigliarsi, lei è quel tipo di donna che non accetta gli anni che passano, e prova a fermali andando al passo con la moda. Sempre in tendenza.
Arriviamo in un piccolo corridorio dove troviamo uno stand con degli abiti di vari colori appesi, alla fine di questo stand noto dei vestiti bianchi avvolti in del cellophan.
"Scusi, potrebbe farmi vedere questi..."
Indico gli abiti bianchi.
Con fare molto tranquillo la signora inizia a sfilare la plastica dai vestiti, ne stacca uno dalla sbarra e me lo mostra, un abito bianco sporco, credo per via degli anni, stile anni 40, a mio parere molto affascinante. Noto del pizzo e dei merletti e chiedo di provarlo.
"Ma no Amy, non credo che sia adatto a te, è vecchio, è sporco"
"Signora, mi permetta, secondo me questa è una decisione che spetta a sua figlia, almeno l'abito penso, che debba sceglierlo la diretta interessata"
Mia madre storcendo il naso si arrese e si accomodò in una poltrona antica, messa lì apposta per l'attesa.

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