Capitolo 14. Tu?

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"Indovina chi sono..."
Riconobbi subito quella voce e quel profumo, il profumo di sempre, mi voltai e abbracciai William più forte che mai.
"Ciao piccola, come stai?"
"Will, ciao... che bello averti qui, sembra passato un secolo dall'ultima volta."
Mi spostò per osservarmi meglio e mi fece fare una giravolta su me stessa.
Lo scrutai anch'io, e notai che era cambiato, era cresciuto, era diventato un uomo, tutto il suo fisico era fasciato dai muscoli, si notavano anche sotto i vestiti, aveva una leggera barba rosso rame sul viso che gli donava un aspetto molto sensuale. La sua pelle era dorata, e i capelli anch'essi rosso rame erano lunghi e spettinati. Somigliava tantissimo alla madre. Gli occhi come sempre erano bellissimi e molto profondi, un grigio azzurro molto intenso. Indossava un completo giacca e pantaloni blu gessati, con una camicia azzurra molto attillata. Insomma sembrava un modello. Nella sua famiglia erano tutti bellissimi, sembravano usciti da una rivista di moda. "Wow, ma sei bellissima, Amy."
Mi fece arrossire. "Sei più magra, i tuoi capelli sono più lunghi, sei bellissima, davvero."
Stavo per andare a fuoco. "Grazie Will, anche tu sei bellissimo."
"Ohhhhhh, ragazza, attenta a cosa dici, adesso siamo adulti, potrei fraintendere i tuoi complimenti." Ahahahah che sciocco Will, mi faceva davvero piacere notare che non era cambiato per niente. Si girò, verso Chan e abbracciò anche lei, quell'abbraccio sembrava non finisse mai, un abbraccio pieno di mille parole. Poi si voltò verso di me e mi prese la mano, nell'altra teneva quella di Chan, si rivolse ad entrambe.
"Vado a salutare mamma e papà,  a dopo piccole mie." Ci diede un bacio leggero sulla fronte e si allontanò. "È davvero cambiato Will, è diventato un uomo."
"Si, il mio fratellone è cresciuto, potresti diventare mia cognata, sai che ha sempre avuto una cotta per te."
"Che cosa? Ma smettila, sai che è come un fratello per me, non potrei mai, e poi, se non lo hai dimenticato, tra due mesi mi sposo."
Fece il broncio, non aveva molta simpatia per Sam, ovviamente era di parte, per Will, e apparte questo per me voleva solo il meglio. Ma Sam per me era già il meglio.
Continuai a bere il mio cocktail mentre attendevamo di accomodarci per la cena.
Passò una buona mezzora prima di essere invitate da un cameriere a prendere posto. Il tavolo era grande e ovale, a capo tavola c'era Cesare, alla sua sinistra Gioia, alla sua destra Chan e subito dopo tre posti liberi per Jack e i suoi genitori, Chan diceva che stavano per arrivare, si erano sentiti per telefono, avevano ritardato a causa del lavoro di Jack, affianco a Gioia c'era Will e a seguire io, dopo di me un'altro posto libero, doveva essere quello di Sam. Non potevo credere che mi aveva abbandonata quella sera per il lavoro. Mentre ero immersa nei miei pensieri arrivarono Jack e la sua famiglia, ci alzammo tutti per salutarli, e ci accomodammo di nuovo, negli occhi di Chan apparve un bagliore alla vista di Jack, erano davvero una bella coppia quei due. Si amavano tanto, e si vedeva lontano un miglio. "Bene, se ci siamo tutti direi che possiamo iniziare."
Will si alzò dal suo posto. "Papà, scusa ma sta arrivando anche un mio amico, a momenti sarà qui." Cesare gli rivolse un sorriso e annuì.
Erano tutti impegnati a chiacchierare tra loro, io mi limitai a guardarmi le mani congiunte sulle gambe, pensavo e ripensavo a mille cose, più di tutti a mio padre. Mi chiedevo come aveva potuto creare prima una famiglia e poi mandare tutto a puttane. Fui strappata dai miei pensieri dall'annuncio della governante per l'arrivo dell'amico di William. Quando entrò non riuscii a credere ai miei occhi. Non era possibile.

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