Capitolo 16. Sensazioni.

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Io e Chan ci andammo a sedere ognuno nel rispettivo posto. Mi sentivo osservata, i suoi occhi erano bloccati su di me. E mi sentivo nuda sotto al suo sguardo cupo, le mie guance stavano per prendere fuoco. Sentii una morsa nello stomaco, non avevo neanche più fame. Si avvicinò al mio orecchio. "Amelie, mi togli il fiato, sei semplicemente bellissima."
Ma cosa voleva da me? Perchè tutti quei complimenti? E poi, chi gli aveva dato la confidenza di potermi rivolgere la parola? Avevo bevuto già tre bicchieri di vino bianco, e purtroppo quello stesso vino mi aveva resa audace e coraggiosa. "Ascolta, devi semplicemente starmi lontana, io non ti conosco e non ho interesse di conoscerti. Non fa niente se stavi per investirmi, ti ho perdonato, adesso, per favore, cerca soltanto di non rivolgermi la parola. Grazie." Mi guardava come se davanti a se avesse avuto una bambina, e dall'atteggiamento che avevo assunto anche io mi sentivo tale. Ma non mi importava, il mio messaggio era stato chiaro e limpido, non lo conoscevo e non mi interessava creare con lui nessun tipo di rapporto. "Ok, ricominciamo da capo, piacere Janmark." Socchiusi gli occhi e lo scrutai, sembravo una bambina ebete e goffa. Non voleva proprio arrendersi. Ad un tratto la nostra attenzione fu attirata dal rumore di una posata che picchiettava su di un bicchiere. Era Chan che cercava di attirare l'attenzione di tutti gli invitati. Nel frattempo, alle sue spalle arrivò un cameriere con un vassoio coperto. "Ringrazio tutti voi per essere qui questa sera, presenti, in occasione del compleanno del mio adorato papino." Gioia e Cesare le rivolsero un sorriso amorevole e le fecero cenno di continuare. "Questa cena la dedico con tutto il cuore a lui e alla mia mammina, che entrambi hanno fatto un lavoro meraviglioso, mettendo al mondo me e il mio fratellone e crescendoci con umiltà e sani principi. Siamo grati ad entrambi. Per questo giorno così importante io ho voluto fare un ragalo ad entrambi, anche a Jack, il mio dolcissimo fidanzato, perchè sono fortunata ad essere circondata da tanto amore, per questo ho compreso anche te. Il regalo che ho fatto ai miei genitori ovviamente è anche per William, quindi per favore, alzati e siedi vicino a mamma e papà, Ottavio, i regali per favore." Il cameriere si avvicinò e porse il vassoio con dentro tre pacchettini, Cesare prese quello con il suo nome, Gioia fece altrettanto porgendolo a William per aprirlo insieme e Jack prese il suo. "Al mio tre aprite i regali contemporaneamente, e spero Dio, che vi piacciano. Uno, due, treeee." All'apertura di quei regali ben quattro persone si guardarono tra loro e iniziarono a piangere per la felicità, Jack restò immobile a guardare quelle scarpine minuscole, iniziò a stringerle a se come se in mano avesse avuto già la sua creatura. Poi si voltò verso Chan e lei lo abbraccio piangendo più di tutti. Una scena davvero emozionante. Alla vista di tanto amore e tanta emozione mi commossì anche io. Andai verso Chan e i suoi genitori e fui coinvolta in un abbraccio collettivo.

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