Capitolo 33.

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Mi alzai e gironzolai per casa prima di raggiungere la cucina... Non riuscivo ad orientarmi.
Pensandoci bene avevo cambiato tre case nel giro di pochi mesi.. quella mia, quella di Chan ed ora quella di mia madre, mi sentivo una vagabonda, da mia madre stavo bene, la casa era accogliente e calorosa, ma non avrei resistito più di una settimana la convivenza con lei.
Decisi che di pomeriggio avrei iniziato a cercare una soluzione, una sistemazione.
Presi la marmellata dal frigo e delle fette di pane integrale, mi versai un bicchiere di spremuta d'arancia e iniziai a mangiare la mia colazione, il mio sguardo si posò sul calendario attaccato alla parete e notai che eravamo entrati nel mese di ottobre, a breve sarebbe stato il mio ventiduesimo compleanno. Mia madre l'aveva segnato con un cerchio rosso, forse per non dimenticarlo, o perché ci teneva a segnare uno dei giorni per lei più importanti della sua vita.. tutti gli anni cercavo di evitare il più possibile auguri, regali e festeggiamenti in generale.
Guardai l'ora e decisi di andare a fare una doccia, a breve sarebbe passato Jan, l'idea di rimettere piede in quella casa mi metteva in ansia, ma non potevo lasciare la le mie cose, era tutto quello che avevo.

Mi vestii e sentii suonare con il clacson, era sicuramente Jan. In casa ero sola e sarei rimasta sola tutto il giorno, la mia mente vagò verso alcuni ricordi del giorno prima...
Ero riuscita a fare l'amore con lui, per la prima volta nella mia vita, dopo essermi sentita sempre come un mostro, finalmente anche grazie all'aiuto di Jan capii che poi così sbagliata non ero...
Guardai dalla finestra e gli feci cenno di scendere, la vista di quell'uomo incredibilmente sexy faceva svegliare la mia dea interiore, e tutti i miei muscoli.
Aprii la porta e me lo ritrovai davanti più bello che mai, indossava dei jeans strappati sul ginocchio, degli anfibi neri un pó rigati e un pullover di cotone nero traforato con un cappuccio e delle toppe sui gomiti color crema, il tutto lo rendeva terribilmente sexy, da mozzare il fiato. Aveva i capelli mossi e morbidi con qualche ciocca che gli cadeva sugli occhi verde acqua, le labbra delineate da una matita invisibile, le sue labbra carnose erano...mmmm...
Il suo sguardo penetrante mi fece girare la testa, non potevo sentirmi sempre così nuda davanti a lui... aveva quel potere così forte che credo non sarebbe passato mai. Mi spogliava l'anima, mi guardava dentro come neanche io riuscivo a fare. Lo abbracciai, come per ringraziarlo del fatto che mi avesse trovata. In pochi giorni la mia vita era cambiata. Sentivo che tutto sarebbe andato al suo posto. Tutto sarebbe andato bene.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 12, 2016 ⏰

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