Capitolo 3.

189 6 0
                                    

Uscendo dal camerino sentii un sussurro di stupore da parte della commessa e inaspettatamente anche da mia madre, mi voltai verso uno specchio vicino, l'abito sembrava cucito addosso a me, mi fasciava davvero bene, mettendo in evidenza tutte le mie curve abbondanti, come le donne di altri tempi, ecco, ero nata in un'epoca sbagliata. I capelli lunghi neri li avevo legati a mò di tupé, lasciando qualche ciocca sciolta lungo la schiena e le spalle. L'abito era meraviglioso, aveva uno scollo a cuore molto lineare che si chiudeva dietro la schiena formando una V, il tessuto dietro era di pizzo, un tipo di pizzo molto fitto, quindi coprente e per niente volgare, l'abito scendeva molto aderente lungo i fianchi fino alla coscia, poco più sotto del ginocchio si allargava leggermente a campana finendo in una leggera coda dietro, il bordo finale di quel bellissimo abito era delimitato da del merletto molto delicato.
Rimasi imbambolata di fronte allo specchio, chiedendomi se quella bellissima ragazza potevo davvero essere io, era proprio vero, tutte le spose sono bellissime. Compresa me, con quei kg in più, che devo dire, con quel vestito non mi dispiacevano affatto.
"Amy, sei davvero stupenda, scusa se ho dubitato dei tuoi gusti, quest'abito ti sta un incanto, sembri una principessa, con qualche accessorio sarai perfetta, credo che questo sia l'abito giusto per te"
All'udire di quelle parole gli occhi mi si riempirono di lacrime, finalmente, per una volta nella vita, mia madre aveva scelto il momento giusto per non predominare con le sue idee, in fondo, lei mi voleva bene, cercava solo il meglio per la sua bambina.

Eccoti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora