Capitolo 42.

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Il mattino seguente mi svegliai e la prima cosa che notai fu il viso sereno di Louis riposare a pochi centimetri dal mio. Immediatamente i ricordi della notte precedente mi assalirono e fui avvolta da un dolce senso di calore. Mi sentivo come se finalmente fossimo diventati una cosa sola, come se a legarci ci fosse un sottile ma indistruttibile filo elettrico.

Rimasi ad osservarlo per una quantità di tempo indefinita, fino a quando il ragazzo non cominciò a svegliarsi. Non appena si rese conto della situazione in cui ci trovavamo spuntò sul suo viso un sorriso malizioso.

-Buongiorno- disse con voce roca e impastata dal sonno, avvolgendo un braccio intorno alla mia vita e attirandomi di più a sé.

-Buongiorno- feci per poi baciarlo dolcemente sulle labbra.

-Credo che questo sia stato uno dei risvegli migliori della mia vita fino ad ora-

-Lo stesso vale anche per me, credimi- sorrisi.

-Da quanto tempo sei sveglia? –

-Non molto – risposi, poi sentimmo un rumore provenire dall'esterno della camera.

-Oh no, mi sa che gli altri sono già svegli- fece il ragazzo con tono deluso.

-Già... perché non scendiamo a fare colazione? Ho una fame da lupi! -

-Io ho un'idea migliore invece – disse guardandomi maliziosamente, poi continuò – Perché non mi concede un secondo round, signorina? – si posizionò nuovamente su di me facendo leva sulle sue braccia per non pesarmi e cominciò a baciarmi.

-Mi dispiace signore ma, anche se a malincuore, devo rifiutare la sua offerta- gli sussurrai e poi lo spinsi via per alzarmi dal letto.

-Ooh andiamo! Perché no? Potresti considerarlo come un regalo per il festeggiato! – si lamentò incrociando le braccia al petto e mettendo su il broncio.

Io mi infilai una maglia larga e un pantaloncino prestatimi da Zayn e andai a sedermi accanto al ragazzo.

-Mio caro, se ben ricordi hai già ricevuto il tuo regalo di compleanno a tempo debito- feci per poi lasciargli un bacio sulla guancia e lui mi mostrò fiero il polso con il bracciale che gli avevo dato.

-Bene, quindi credo che possa bastare - risi, lo baciai un' ultima volta e poi utilizzai tutte le forze che avevo in corpo per cercare di buttarlo giù dal letto.

Finalmente dopo svariati tentativi riuscii a convincere Louis a scendere dagli altri per fare colazione, e con nostra sorpresa erano già tutti in piedi. Li salutai e poi mi accomodai al tavolo fra Louis e Kaylee.

-Hope, Louis! Che fine avete fatto ieri? Dopo il conto alla rovescia in terrazza siete spariti! – fece Niall ed io mi voltai allarmata verso Louis. Non mi andava che gli altri sapessero o per lo meno  immaginassero ciò che era successo fra noi due quella notte, soprattutto Josh, il quale era seduto esattamente di fronte a me e mi squadrava dall'alto in basso.

Era una cosa intima, privata e avrei voluto che restasse tale.

- Io credo di sapere che fine hanno fatto, diciamo che i continui 'Oh Louis' che ho sentito stanotte non hanno lasciato molto spazio all'immaginazione – disse Harry sorseggiando il suo caffè e mostrandoci un sorriso malizioso.

Io arrossii violentemente, avrei voluto sprofondare in quel momento.

O magari uccidere Harry.

Forse la seconda mi tentava di più.


Inoltre sentivo lo sguardo di mio fratello e delle mie amiche bruciarmi addosso. Soprattutto quello di mio fratello. Così Louis prese le mie difese.

-Evidentemente non avevi nulla di meglio da fare, Harold- lo provocò il ragazzo poggiando una mano sulla mia coscia ed Harry scoppiò a ridere.

-Oh no mio caro, anche io ci ho dato dentro credimi, un po' come tutti d'altronde... vero ragazzi? – incluse nella conversazione anche gli altri, avvolgendo con un braccio la ragazza che sedeva accanto a lui. I ragazzi si scambiarono delle occhiate d'intesa e appena prima che potessero entrare nei dettagli dell'argomento decidemmo di fermarli.

-Possiamo parlare d'altro per favore? – intervenne Alison evidentemente imbarazzata quanto me a condividere i suoi momenti privati.

-Certo, ma voi – disse mio fratello indicando me e Louis – Io e voi dobbiamo fare un bel discorsetto- ci minacciò e tutti scoppiarono a ridere.
Possibile che fossi solo io colei che stava per morire di vergogna?


Passò una settimana da capodanno e sfortunatamente fummo costretti a tornare a scuola, pronti ad affrontare l'ultimo semestre e prepararci in vista degli esami finali. Entro la fine del mese avrei dovuto mandare la mia lettera di iscrizione all'università e finalmente avevo fatto la mia scelta, il campus della University of Greenwich. Anche mio fratello aveva optato per lo stesso campus, dal momento che offriva ogni genere di indirizzo possibile. Gli altri ragazzi invece avevano scelto altre università situate sempre a Londra, quindi avremmo potuto continuare a vederci.
Louis non aveva ancora deciso, si trovava in un momento di 'crisi esistenziale' in cui ogni scelta aveva qualche lato negativo per cui veniva scartata.


Un pomeriggio avevo chiesto al ragazzo di venire a casa mia per aiutarmi a scrivere la famigerata e tanto attesa lettera d'iscrizione. Mentre eravamo intenti a lavorare mi arrivò un messaggio da un numero anonimo.

" Ehi Hope come stai? Ho una piccola sorpresa per te. Che ne dici di aprire la porta di casa tua? Xx"

Lessi attentamente il messaggio ma non riuscii a capire chi potesse essere. Che fosse uno scherzo?

-Chi è? – mi domandò Louis, impiccione come sempre.

-Non ne ho idea – dissi pensierosa continuando a fissare lo schermo.

-Posso vedere? – mi chiese ed io voltai il telefono.

-Bhe c'è un solo modo per scoprirlo - il ragazzo si alzò e si diresse verso la porta Io lo seguii a ruota.

-Spera solo che non sia qualche tuo ex che cerca di riconquistarti.. o più in generale qualcuno di sesso maschile, potrebbe facilmente ritrovarsi privo degli attributi che lo rendono tale – continuò minaccioso ed io sorrisi nel vederlo geloso.

-Il mio dolce, non geloso affatto ragazzo-

- Io lo dico, uomo avvisato mezzo salvato – replicò per poi aprire la porta.

Se la mia mascella ne fosse stata in grado sono sicura che in quel momento avrebbe facilmente sfiorato il pavimento.

Lui era l'ultima persona sulla faccia della terra che mi aspettavo di vedere.

-Sorpresa! Sei felice di vedermi? – fece il ragazzo in questione sorridente.

-W- wyatt – sibilai con gli occhi spalancati. Dopo lo shock iniziale pensai ai suoi attributi, e cominciai a preoccuparmi per la loro incolumità.





Ciao Ragazzeee!
Finalmente, dopo aver fatto passare secoli, sono riuscita a pubblicare un capitolo yeee! E dopo gli applausi arrivano gli insulti e le bastonate, non sapete quanto mi sento in colpa per aver lasciato un po' da parte questa storia, ma dovevo concentrarmi sugli studi e altri impegni personali che non potevano essere rimandati. Però come si dice, meglio tardi che mai, giusto?
E finalmente, l'aspetto migliore, sono iniziate le vacanze!! Direi che dopo un lungo anno di lavoro è esattamente ciò che ci vuole! Voi cosa farete di bello quest'estate? Io sinceramente non ne ho ancora idea.
Anyway, tornando un attimo alla storia, vorrei ringraziare coloro che nonostante le infinite attese e complicazioni continuano a leggere e votare i capitoli, vi ringrazio davvero col cuore <3
Poi, se volete che io faccia pubblicità alla vostra storia non avete che chiederlo, e se voi volete pubblicizzare la mia non sarò di certo io ad impedirvelo ahah :)
Spero di aver detto tutto ciò che avevo da dire in questo monologo e vi auguro buone vacanze!!

Alla prossima, un bacio, Val xx

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