Capitolo 9.

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Il mattino seguente Louis decise di parlare ai ragazzi del suo problema e della soluzione che avevamo trovato insieme, per ricevere anche il loro consenso. Fortunatamente accettarono tutti senza troppe storie e ora, l'unica cosa che rimaneva da fare era proporre al preside l'idea, sperando che la accettasse.

-Ehi Hope-

-Ciao Tommo- ci salutammo nell'intervallo,

-Senti ti volevo chiedere una cosa.. non é che potresti accompagnarmi dal preside per parlargli della squadra? Infondo sei tu il genio della situazione.. -

-AHAHA che suono dolce per le mie orecchieee!!... 'il GENIO della situazione... wow... -

-EHMM... allora?? -

-Oh si, scusa, comunque va bene, il genio ti accompagnerà! -

-Grazie mille- mi sorrise

-Figurati...plebeo... - ridemmo insieme

-Allora ci vediamo davanti alla presidenza fra un'ora, ok? -

-Va bene, a dopo Tom-

-A dopo genio-

Parlammo col preside il quale inizialmente non capí il perché di questa proposta, poi peró decise che sarebbe stata una buona idea per sponsorizzare la scuola e quindi accettó... questo significava niente piú paperaaa!! Che felicità!! Il pomeriggio decidemmo di andare a festeggiare tutti insieme alla solita gelateria

-Brindiamo a Louis (che dirà addio alla papera) e alla nuova squadraa!! - urló Josh alzando in aria il suo gelato

-Idiota, non puoi brindare con un gelato! - gli dissi e gli altri risero

-Ah si?! - rispose mio fratello con aria di sfida, poi prese il suo gelato, lo urtó contro quello di Niall urlandó 'cin cin' e con la botta il gelato dell'irlandese cadde a terra -IL MIO GELATOOOOO- urló disperato

-Scusa Niall, scusascusascusascusa.. - disse Josh

-Brutta mossa amico, brutta mossa- commentó Zayn

-Ora me la paghi! - Niall lanció uno sguardo assassino a mio fratello che inizió a correre per tutto il parco seguito da quest'ultimo, mentre noi eravamo piegati in due dalle risate nel vedere la scena.

Passammo il pomeriggio insieme a divertirci e a parlare della nuova squadra, poi una volta salutati tutti, io Josh e Louis ci incamminammo verso le nostre case. Mentre camminavamo alzai lo sguardo al cielo e una goccia d'acqua mi prese dritto in un occhio -Ahi!-

-Che succede? - chiese Josh ma prima che potessi iniziare a parlare si scatenó un temporale giusto sopra le nostre teste.. e non avevamo neanche un ombrello! Velocizzammo il passo verso casa e quando arrivammo (ormai fradici) Louis ci salutó di fretta -Ragazzi io vado prima di beccarmi un malanno.. ci vediamo domani! -

-Ciao Louis- lo salutammo io e mio fratello ed entrammo in casa. Corsi in camera mia per cambiarmi, aprii l'armadio e mentre cercavo qualcosa da mettere starnutii cosí forte da sbattere la testa contro il legno dell'anta. Intanto Josh, che aveva assistito a tutta la scena, scoppió in una fragorosa risata - Ahahah sei proprio un'imbranata! - continuó a ridere

-Senti tu sta- a- a... ETCHÚ... stai zitto! - dissi fra uno starnuto e l'altro mentre l'idiota accanto a me continuava a ridere

-Ragazzii a mangiare! - urló mia madre dal piano di sotto e, dopo essermi cambiata, scesi con Josh.

Durante la cena mio fratello raccontó a mia madre ció che era successo in giornata (compreso il mio piccolo incidente con l'armadio che spiegava il bernoccolo che avevo in fronte) e i due non smisero un attimo di ridere... che famiglia ingrata!! Finito di mangiare aiutai mia madre a riordinare la cucina e poi andai a dormire, mi sentivo davvero stanca.

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