Tornare indietro

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Ognuno di noi ha i suoi inferni, si sa.

Ma io ero in testa, di tre lunghezze sugli inseguitori

Charles Bukowski

Quando mi svegliai, il mio corpo era pesante, come se avessi dormito per giorni. Al mio fianco non c'era Blake, ma Melody, concentrata sulla TV accesa con il volume al minimo.

Mi schiarì la gola e lei si voltò verso di me.

"Ehi, tesoro."

Le sorrisi debolmente mentre lei mi accarezzò la guancia con dolcezza.

"Vuoi un po' d'acqua?"

Feci di sì con la testa e lei mi porse una bottiglietta. Ne bevvi quasi metà in un solo sorso, poi mi appoggiai alla testiera del letto.

"Quanto ho dormito?"

"Un giorno intero."

Strabuzzai gli occhi, cercando di mettere ordine nei miei pensieri. Tutto sembrava confuso, come se il mio cervello avesse archiviato le emozioni negative nel sonno. Era il mio solito meccanismo di difesa, malsano ma inevitabile.

"Dov'è Blake? E i ragazzi?"

"Sono di sotto. Cass, io..."

Intrecciai la mia mano con la sua, stringendola leggermente.

"Tranquilla, Mel. Sto bene."

Lei sorrise, ma i suoi occhi lucidi tradivano la preoccupazione che aveva provato.

Scendemmo insieme e trovammo Peter e Kyle intenti a giocare alla PlayStation.

"Guardate chi si è svegliata!" esclamò Melody con un sorriso.

Si girarono di scatto e in un attimo mi ritrovai stretta in un abbraccio con Kyle e Peter.

"Non farlo mai più, Fragolina."

Diedi un pizzicotto a Peter per il nomignolo e lui si scostò fingendosi offeso. Kyle rimase accanto a Melody mentre io mi diressi in cucina, cercando qualcosa da mettere sotto i denti.

Aperto il congelatore, trovai il mio gelato preferito, amarena. Nessuno lo mangiava mai. Presi una ciotola e la riempii fino all'orlo, affondando il cucchiaio dentro.

"Blake mi ha ordinato di comprarlo. Ora capisco il perché."

La voce di Kyle mi fece alzare lo sguardo. Era appoggiato alla porta, con un sorriso enigmatico.

"Dov'è?" chiesi, sperando in una risposta precisa.

"E' uscito."

Lo fissai, contrariata. Quella non era una risposta accettabile. Blake era l'unico che non avevo ancora visto, eppure sentivo la sua presenza su di me. Sapevo che mi era stato accanto per tutto il tempo.

Non avevo idea di cosa fosse successo a Donovan e non volevo chiederlo. L'unica cosa che desideravo era chiudere quella storia e provare a vivere normalmente, almeno finché non avessi dovuto affrontare il problema Trevor.

Era da un po' che non sentivo i miei fratelli e, se non fosse stato per mio padre e il caos che portava con sé, probabilmente non mi sarei preoccupata.

Un bussare alla porta mi fece scattare in piedi. Aprii con una certa aspettativa, che però venne subito delusa: era solo Meredith.

"Finalmente ti sei svegliata."

Mi abbracciò, e io le feci spazio.

Passammo il resto della giornata tra risate e giochi. Peter e Kyle riuscirono a farmi svagare, mentre Melody e Meredith si presero cura di me come mai nessuno aveva fatto. Eppure, anche se mi sentivo bene con loro, la mia mente continuava a tornare a Blake.

Ricordami chi eroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora