30. L'unica che lo capisce

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22 luglio 2023
Budapest, Ungheria

Voglio che questo weekend finisca in fretta.

Non voglio più stare qui. Voglio tornare a casa e isolarmi dal mondo di nuovo.

Sono piena. PIENA.

Ora mi odiano tutti qui, sono presa di mira. Manco fossi una criminale.

E ieri è successa una cosa che non credevo mi sarebbe mai capitata e mi ha lasciato un segno importante.

Inizio flashback

Registro Charles mentre viene intervistato. Questo venerdì è stato molto positivo per la Scuderia e sono ottimista per un bel risultato.

Anche se io e lui ormai non stiamo più insieme devo sempre accompagnarlo a fare le interviste. Anche se lui non gradisce molto la mia presenza.

Terminate le interviste ci incamminiamo per tornare nel paddock. Il monegasco vuole cercare di distanziarmi e accelera il passo.

"Oh Charles rallenta, non ho il tuo stesso passo" lo esorto da andare più lento, ma lui non mi ascolta e continua ad andare a passo spedito.

"Stai cercando di evitarmi?  Di fare finta che io non esista??" sbrocco dal nervoso. "Proprio così cara" sottolinea tutta la frase il pilota.

Incredibile, stiamo toccando il fondo così.

"Charles fammelo dire ora stai veramente esagerando. Prima mi lasci in silenzio e ti metti con quella sottospecie di sosia della Siné e adesso fai anche finta che io non esista. Questo non è un comportamento da maturi carissimo Charles" decido di tirare fuori di nuovo il mio lato cattivo.

Il pilota della Ferrari si gira e mi guarda con uno sguardo di fuoco. Riesco a percepire la sua frustrazione da qui.

"Devo ribadire chi è il vero colpevole qui??" ricomincia con la sua solita antifona Charles. "Ho capito di essere stata io a iniziare tutto questo, ma non c'è il bisogno di ribadirlo ogni santo giorno della mia vita. Ti lamenti tanto che io ti ho fatto il torto e allora io ti dico che ti stai comportando come un bambino di 5 anni. No anzi, un bambino di 5 anni è più educato di te" strillo dalla frustrazione.

In un secondo mi ritrovo contro una parete dell'hospitality con davanti a me Charles che mi stringe forte il collo.

Che male che fa.

"Annalisa, fammi solo un piacere...Di stare zitta!!! Se continui a darmi colpe inutili giuro che divento una bestia, e tu non mi hai mai visto così incazzato per colpa di una ragazza" mi sussurra con tono minaccioso il monegasco.

Le sue mani continuano a stringere forte il mio collo, facendomi provare un dolore lancinante. Non capisco cosa gli abbia fatto per farmi odiare così tanto.

"Charles, lasciala stare!" una voce femminile interrompe il nostro gioco di sguardi. Ci giriamo nella stessa direzione dell'urlo e con stupore notiamo che è Alexandra.

Non credevo che si sarebbe imposta.

"Charles, ripeto, mettila giù" continua a sottolineare queste parole la nera di capelli.

Il monegasco si gira di nuovo a guardarmi  con gli occhi infuocati. Il suo sguardo minaccioso mi fa sudare.

"Ti è andata bene Annalisa" conclude Charles prima di sbattermi contro la parete e di lasciarmi cadere dolorante. A quel punto il pilota si mette a camminare e ha un piccolo battibecco con la sua ragazza.

Medicine, Safe Place And...Love | Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora