62. 5 fasi di elaborazione del lutto

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12 marzo 2024
Venezia, Italia

Oggi pomeriggio sono arrivato a Venezia.

E ora vi chiederete "Charles, perché sei a Venezia?".

Beh, il motivo è chiaro. Dopodomani ci saranno i funerali di Annalisa e un po' nel profondo quelli del piccolo Jules. Domani ci sarà invece la camera ardente, un'occasione per tutta la famiglia di porgere gli ultimi saluti alla loro piccola ragazza che non ha potuto avere l'occasione di diventare adulta.

La salma della mia fidanzata è arrivata subito dopo il gran premio del Bahrain. I genitori ci hanno pensato un po' su per decidere il giorno del funerale, volevano che ci fossero tutte le persone più importanti che l'hanno aiutata nella sua vita. Quindi potrei dedurre: me, Leila, Max e magari Valérie.

Anche se lei non si sta facendo sentire da un bel po' di tempo. Che sia in silenzio stampa?

Va beh, poco importa.

Non ci sarò solo io a presenziare al funerale: ci saranno anche mia madre e i miei fratelli. Almeno mi sentirò meno solo. Leila e Max arriveranno domani mattina, qualche ora prima dell'apertura della camera ardente. E per di più ci saranno anche Andrea, Joris, Marta e Riccardo.

Le persone che mi vogliono più bene di tutti.

Questi prossimi due giorni saranno una sofferenza incredibile, un buio totale per me. D'ora in poi non avrò più Annalisa al mio fianco. Non che adesso stia meglio.

Mi infilo sotto le coperte del letto della mia stanza d'albergo. I genitori di Annalisa mi avevano invitato a stare a casa loro in questo breve periodo che sarei stato a Venezia, ma io ho preferito rifiutare.

Dormire nella casa in cui è cresciuta Annalisa, in particolare nel suo letto, mi avrebbe solamente fatto male al cuore.

Spengo la lampada del mio comodino e mi fermo ad osservare il cielo blu di Venezia e le sue luci che la illuminano. Sono sicuro mi permetteranno di addormentarmi e di non pensare a tutti i problemi che mi stanno affliggendo in questo momento.

Lentamente le mie palpebre si chiudono e mi immergo nel mondo dei sogni.

Cammino per il paddock allegramente. Mi guardo intorno per il paddock di Sakhir e osservo tutti gli hospitality gremiti di gente. Mi mancava molto l'atmosfera della F1.

Ad un tratto intravedo del fremito e un ragazzo con la maglia della Red Bull correre verso di me e con uno sguardo spaventato. Riconosco subito Max. "Charles per favore corri velocemente. E' successa una cosa bruttissima" esclama agitato l'olandese.

Con il cuore in gola seguo Max e mi trovo davanti Annalisa accasciata a terra con sangue sparso per terra. Mi avvento sul suo corpo e la prendo a me. Si è recisa la gola, c'è sangue ovunque.

"Max che cazzo facciamo? Sta rischiando di morire dissanguata!!" esclamo in panico. "Possiamo far ben poco Charles...Nessuno di noi due ha esperienze di primo soccorso...Ti tocca pregare, anche se in una situazione del genere credo ci sia ben poco per cui pregare" afferma rassegnato l'olandese.

Guardo la mia ragazza in stato confusionale, con gli occhi socchiusi e la pelle che diventa bianca come il latte. Sta morendo fra le mie braccia...

Aspetta un secondo...Ma lei non è già morta? E' già successo, perché sta succedendo di nuovo?

13 marzo 2024

Mi sveglio di soprassalto col cuore in gola e una sudorazione intensa. Mi guardo intorno e mi rendo conto di trovarmi nella mia camera d'albergo. Un leggero sole illumina la stanza e mi acceca. Guardo il telefono e noto che sono le 9:30 del mattino.

Medicine, Safe Place And...Love | Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora