castel S.Angelo

299 6 1
                                        

Mario's POV
Mi sveglio per la luce dritta negli occhi. Elisa è abbracciata a me e la luce la illumina rendendola ancora più bella. Mi alzo cercando di non svegliarla e vado in cucina. Mentre preparo i caffè vedo Elisa entrare in cucina e poggiare la schiena sulla porta ancora assonnata. 《buongiorno》Mi dice 《buongiorno 》gli rispondo. 《Come hai dormito?》gli chiedo poggiando le tazzine di caffè sul tavolo con attenzione. 《benissimo,tu?》Mi chiede sorridendo《pure》gli rispondo. 《Passata l'ansia?》gli chiedo guardandola negli occhi. 《non del tutto però va meglio grazie 》Mi risponde. Finiamo la colazione in silenzio e ci prepariamo. 《Pronta?》gli chiedo spruzzandomi il profumo mentre la guardando dal riflesso dallo specchio della mia camera. 《Si》dice guardandomi dal riflesso. Andiamo in macchina e lei si mette una specie di lucidalabbra guardosi dallo specchietto del passeggero. 《Posso mettere un pò di musica?》Mi chiede 《a patto che non metti reggaeton》gli rispondo. Lei ride e fa partire una playlist con qualche canzone di Bresh,Ernia e Rkomi. 《Dai pensavo avessi gusti peggiori,anche se manca il migliore 》gli dico 《chi?》Mi chiede 《io,ovvio 》gli rispondo. Lei ride《dimmi una canzone che ci starebbe bene tua》Mi dice 《sangue misto e intro OC 》gli rispondo. Le ascolta mentre io le canto alcuni pezzi 《a cosa devo questo live incredibile?》Mi chiede ridendo 《se vuoi te lo faccio gratis ogni giorno》gli rispondo ridendo. Nel frattempo arriviamo nel posto dove dobbiamo girare oggi,è la stessa discoteca dove siamo andati l'ultima sera. Mi tagliano i capelli molto più corti,non li avevo mai avuti così,mi piacciono un sacco.

Ci truccano leggermente e la prima scena la faccio io. Devo spacciare della coca fuori dalla discoteca ad una comparsa. Cerco di immedesimarmi nel me di qualche anno fa,nella stessa situazione. Ne registriamo una insieme,io gli offro dell'erba e lei si fa una canna insieme a me. 《Sei un pò piccolo per spacciare non credi?》Mi chiede fissando il vuoto. 《Ti stai facendo una canna con uno spacciatore che non conosci fuori da una discoteca alle 3 di notte. Dubito tu sia nella posizione di criticarmi.》gli rispondo guardandola 《sono nella stessa situazione,non giudico》Mi dice. 《Perché lo fai?》gli chiedo dopo qualche secondo mettendomi davanti a lei. 《Cazzi miei non credi?》Mi risponde incrociando le braccia fissandomi. 《A volte fa bene aprirsi,sono nella tua stessa situazione e non mi rincontrerai mai più,quando ti ricapita una situazione del genere?》gli chiedo. 《Non ho un padre,cerco di portare qualche soldo a casa》Mi rivela dopo un pò. 《Anche io》.《Vuoi un passaggio a casa?è tardi e ho la moto》lei ci pensa un pò e poi mi risponde 《guido io》. Facciamo la scena dove la riaccompagno e il regista ci fa i complimenti. Pranziamo con un panino e ci facciamo una sigaretta fuori dal set. 《Sai che non ti facevo così bravo a recitare?》 Mi dice 《davvero? 》gli chiedo. 《Te lo giuro sei bravissimo》Mi dice. 《Detto da una il cui film ha scalato tutte le classifiche in 2 settimane》gli dico. Lei ride e mi ringrazia. Finiamo la sigaretta e ritorniamo sul set. Altri attori registrano delle scene mentre noi li guardiamo,Elisa di tanto in tanto li critica leggermente sotto voce e io rido. Dopo un pò il regista ci dice che possiamo andare così prendiamo la nostro roba e ci dirigiamo verso la macchina. Sono le 5 e mezza eppure è già buio,il cielo è pieno di nuvole,l'umidità mi pizzica la pelle. Mi giro e vedo che Elisa mi sta guardando,distoglie lo sguardo appena capisce che l'ho sgamata a fissarmi. Ripensando ai suoi atteggiamenti dubito di essergi indifferente,minchia che guaio. Entriamo a casa,ci cambiamo e lei si mette a dormire sul divano. Io prendo il mio taccuino e inizio a scrivere mentre la guardo dormire beatamente. Non ha niente di sbagliato,è semplicemente perfetta nella sua imperfezione. Le parole scorrono facilmente, sembra che tutto quello che non ho detto in questo tempo stia prendendo un senso nella mia testa. Scrivo per tanto tempo,finché non mi giro e trovo Elisa intenta a fissarmi. 《Come procede?》Mi chiede con la voce ancora impastata dal sonno. 《A meraviglia,è come se tutto quello che mi sono tenuto dentro acuisisse un senso e fossi in grado di scriverlo.》gli rispondo. 《Sei una persona rara》Mi dice dopo un pò. Rifletto un pò sulle sue parole. Effettivamente non è per forza un complimento,mi ha detto che sono diverso. Sono passate tre settimane e io ed Elisa abbiamo un magnifico rapporto,forse anche un pò troppo magnifico. È come se ci completissimo a vicenda. Starei a guardarla per ore mentre studia il copione o cucina per tutti e due. Per queste settimane purtroppo abbiamo dormito ognuno nei suoi letti e devo dire che mi manca e non poco. Ho completamente finito la cura con gli psicofarmaci,mentre Elisa questa sera mi ha detto che deve prenderli per l'ultima volta. Siamo in macchina,lei non ha spiccicato parola per tutto il giorno e io sono alquanto preoccupato. 《Eli non hai detto un parola in tutto il giorno sei sicura di stare bene?》gli chiedo 《sisi vai tranquillo》Mi risponde. Con me non attacca. Cambio strada mentre Elisa mi guarda confusa. Vado a memoria sull'ultima volta che mi ha portato in quel posto per lei tanto speciale. A Roma piove e non c'è quasi nessuno in giro,sono le sette ed è già completamente buio. 《Mi spieghi dove-》la interrompo 《non fare domande》. Quando vede il castello gli si illuminano gli occhi. Faccio una manovrare identica alla sua dell'ultima volta e mi ritrovo perfettamente davanti Castel Sant'Angelo,spengo la macchina. Si sente solo il rumore dell'acqua del Tevere sgorgare e le goccie di pioggia cadere fitte sui sampietrini. Rimaniamo lì per qualche minuto senza proferire parola. 《Eli,mi vuoi dire che hai?》cerco di essere il più gentile possibile, per quanto mi riesca date le poche ore di sonno e l'assenza di psicofarmaci. Mi fa incazzare il fatto che ci sto iniziando a tenere tanto a lei,e lei a me. Odio quando le persone non mi dicono che hanno,anche se sono il primo che lo fa. 《Niente lascia stare non capiresti, poi hai già tanti cazzi per la testa e non voglio creare problemi . Ritorniamo a casa.》Mi dice. Cerco di tenere sotto controllo il respiro,anche se mi riesce molto difficile. 《Non me ne vado da qui finché non mi dici che hai.》dico togliendo anche la chiave dalla macchina,quindi chiudendola del tutto. 《Mario per favore accendi la macchina e riportami a casa》Mi chiede. Sembra quasi che mi stia pregando. Non rispondo e continuo a fissare il vuoto.Mi concentro sul mantenere a bada la rabbia in tutti i modi che mi hanno insegnato. Lei si toglie la felpa e inizia a sventolarsi con la maglia. 《Mario ti prego riaccendi sta cazzo di macchina e riportami a casa.》mi prega. Non rispondo. Sta succedendo di nuovo cazzo. Incomincia a smanettare con il pulsante per aprire il finestrino. 《Aprimi il finestrino subito》 Mi dice. Cerca di respirare normalmente invano e una lacrima le riga il volto. Raccolgo tutta la calma che mi è rimasta in corpo e apro il finestrino. Sembra calmarsi leggermente. Stringo il volante fino a farmi male le mani. Non riesco a controllare la rabbia,non voglio crollare davanti a lei. Apro la portiera ed esco. La pioggia fitta mi bagna completamente in pochi secondi ma poco importa. Vado dietro all'auto. Mi inginocchio, prendo i miei capelli già completamente fradici tra le mani e li stringo fino a farmi male.Urlo. Urlo come un disperato. Inizio a tirare pugni fortissimi sui sampietrini,dal riflesso dell'acqua vedo la mia immagine disperata. Continuo a tirare pugni fortissimi mentre urlo di dolore,ma non per le mani ormai fracassate,per il dolore interno. Come ogni volta la mia tristezza si è trasformata in rabbia,e io ho fatto male a una persona che mi voleva solo aiutare.Sento una mano inconfondibile sul braccio e mi fermo. Non mi giro,so benissimo chi è. Elisa mi abbraccia lievemente,e io faccio lo stesso. Scoppio a piangere sulla sua spalla mentre lei mi accarezza i capelli completamente bagnati. Non mi trattengo e piango tutte le lacrime che avevo trasformato in rabbia. 《Scusami》e l'unica cosa che riesco a dire tra un singhiozzo e l'altro. 《Sto bene》Mi dice. La guardo,è così bella anche con il trucco sbavato,i capelli zuppi e lei completamente fradicia.

Purple Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora