Mario's POV
Mi sveglio per il rumore della doccia e prendo il telefono. È il 17 dicembre,ieri è stato il nostro ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze,probabilmente passerò il natale qui,poi salirò a Genova per conoscere mio padre,e poi di nuovo a Roma per capodanno. Ho paura:Quando conoscerò mio padre qualcosa nel mio subconscio cambierà,ma lo voglio fare,è arrivato il momento. Lo squillo del telefono di Elisa interrompe i miei pensieri. La sta chiamando Dylan,perché chiama lei?attacco. Subito dopo tanti altri messaggi. Prendo il telefono per mettere la modalità silenzioso,ma quei messaggi attirano la mia attenzione. Apro la chat con Dylan,so che probabilmente non dovrei farlo,però ormai ci sono dentro quindi.
D:-Senti io lo so che ho sbagliato e che sono stato uno stronzo,ma possiamo quantomeno chiarire?-
D:-almeno vediamoci e parliamone,poi te giuro che non ti scasso più il cazzo se non vuoi-Che cazzo significa? Sapevo che Dylan era il suo ex storico ma credevo che fosse finita lì e si fossero lasciati in buoni rapporti. È solo la relazione o c'è di mezzo qualcos'altro altro? Ha fatto qualcosa a Elisa? Perché si sono lasciati?la loro rottura c'entra qualcosa con il trasferimento di Elisa a Milano? I miei pensieri vengono spezzati da Elisa che entra in camera. 《Perché hai il mio telefono in mano?》Mi chiede guardandomi storta. 《C'è qualcosa che mi devi dire?》gli chiedo mostrandogli la chat. Prende il telefono e legge i messaggi. 《Mi sa che mi devi qualche spiegazione》gli dico <l'altra volta in discoteca,io ero andata in bagno,lui mi ha raggiunto e mi ha chiesto di riprovarci,dicendo che era maturato,che non era più come prima,io gli ho detto che ora ci sei tu nella mia vita,che quando stavamo insieme litigavamo sempre e che non lo amo più.》mi risponde. 《Perché non me l'hai detto subito?》gli chiedo. 《Hai già troppi cazzi per la testa,con tuo padre che è ritornato,l'album e tutto il resto》Mi risponde. 《Che cazzo c'entra,me lo dovevi dire comunque》dico alzando la voce. 《Seriamente?Bho Mario a me a volte sembra che io per te sia un gioco》Mi dice alzando la voce anche lei. 《Ma che minchia dici》gli rispondo. Non c'è più un dialogo di botta e risposta,ci stiamo semplicemente urlando addosso a vicenda. 《Non lo so un giorno mi dici che mi vuoi come un pazzo,l'altro sei scazzato senza un motivo,non mi hai neanche chiesto di metterci insieme,non siamo mai andati a cena fuori,sei geloso però tu puoi fare il simpaticone con qualsiasi tipa. Non so neanche se per te stiamo insieme, ci solo tipo frequentiamo o siamo scopamici. Io ho bisogno di un tipo serio,a te pare non freghi un cazzo》Mi dice urlando. 《Ma ci sei o ci fai?belin non mi hai detto che il tuo ex ti aveva riscritto e dici a me che non la prendo sul serio,me sa che te riservono gli psicofarmaci cazzo》dico. 《Bhe perché a te no invece,hai avuto un attacco di rabbia per una cazzata,ti sei ubriacato e guidato e hai fatto un incidente perché non riesci a gestire i tuoi problemi e ora mi stai urlando addosso e non ti rendi manco conto di che cazzo hai detto,sai che è?vai a farti fottere ma.》Mi urla gesticolando. La guardo per un attimo. Lei si gira mettendosi le mani nei capelli. Mi vesto con le prime cose che trovo,prendo le chiavi dell'auto,mi metto le scarpe e esco. 《Dove vai mo?》Mi chiede lei urlando. 《A Genova》dico io.
Elisa's POV
《Daje ho finito pure questo,se ne potemo annà》dice Niccolò mettendo a posto i pesi. 《Daje》gli rispondo. 《Ao senti ma Mario se fatto più sentì?》Mi chiede. È il 24 dicembre. La vigilia di natale. È lui non è qui con me. Non lo vedo dalla litigata,credo sia a Genova con sua madre,e forse ha anche conosciuto suo padre. 《No,e io me so pure stancata de sta appresso a lui,quindi pe na buona vorta,dimostra di tenerci a me》gli dico《Fai bene ao,tu potevi dirglielo,anche se l'hai fatto in buona fede,ma lui deve dimostrà de tenecce a te,quindi arzasse er culo e venisse lui da te》Mi risponde. Ha completamente ragione. Mi cambio e torno a casa. Poso il borsone e mi butto sul divano. Potevo stare insieme a Mario,e invece sono da sola,la vigilia,a piangere perché vorrei stare con lui. Sono stata una stupida, dovevo dirgli tutto subito. Anche io mi incazzerei se la sua ex facesse una cosa del genere e lui non me lo direbbe subito. Andava tutto così bene,stavamo da dio insieme,ci stavamo innamorando,tra poco avremmo dovuto trascorrere il nostro primo Natale insieme, e io ho dovuto rovinare tutto come al solito. Forse non siamo fatti per stare insieme. Vado a farmi una doccia,tra qualche ora dovevo andare a festeggiare il natale con i miei amici a casa loro. Mi asciugo,mi trucco leggermente,mi vesto e mi faccio i capelli. Sono in anticipo di due ore e mezza. bene.

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Purple
Teen FictionQuesta storia è ambientata a Roma, sul set di un film. Elisa Moncada è una attrice nata e cresciuta a Roma,ma si è trasferita a Milano appena compiuti 18 anni,ha un passato orribile ma nonostante tutto ha sempre trovato la forza di andare avanti,e o...