Elisa's POV
Mi risveglio abbracciata a Mario con una sua maglia e la luce che filtra dalle finestre che lo illumina. Inizio a disegnare linee immaginarie sul suo petto ripensando a ieri. Non l'avevo mai visto così. È una delle persone più dolci e carine che io conosca,e vederlo messo così mi ha fatto un certo effetto. Lo capisco perfettamente,non è una persona cattiva e non lo è mai stata. Ha della rabbia dentro che non riesce a controllare,probabilmente dovuta anche al suo passato che ho capito essere non proprio dei migliori. Lo guardo,è fantastico. Nel mentre lui si sveglia e mi abbraccia.《attenta che così mi sciupi eh》dice ridendo con la voce ancora impastata dal sonno《vogliamo parlare di come mi guardi il culo?》dico tirando fuori tutto il coraggio che ho in corpo. 《Il tuo culo è un argomento a parte》Mi risponde guardandomi. Che bono Madonna. 《E perché scusa tu mi puoi guardare il culo e io no?》gli chiedo ridendo.《perché io non vado in giro per casa praticamente in mutande?non che mi dispiaccia eh,non fraintendermi》Mi dice ridendo. 《Non vado in giro per casa in mutande》gli rispondo ridendo. 《E come le chiami quelle cose che non coprono niente scusami?》Mi chiede. 《Si chiamano coulette,e non sono mutande.》gli rispondo. 《Qualsiasi cosa siano mettile sempre》Mi dice. 《Da ora in poi non mi vedrai mai più con delle coulette.》gli dico. 《Direttamente senza,meglio così》Mi dice guardandomi. Penso di essere diventata un misto tra un cadavere e un pomodoro. 《No basta io dopo questa me ne vado.》dico mentre mi alzo dal letto controvoglia. 《Rimani qua》Mi dice tirandomi letteralmente dal braccio facendomi letteralmente cadere a cavalcioni su di lui. Le sue mani sono su i miei fianchi.Siamo ad una distanza tale che potremmo baciarci con un gesto quasi impercettibile,le punte dei nostri nasi si sfiorano,il suo respiro sulla mia pelle mi fa venire la pelle d'oca. Mi perdo nei suoi occhi marroni e lui mi sposta una ciocca dietro l'orecchio. E proprio in quel momento sento la suoneria del mio iphone che in questo momento è la cosa peggiore che potesse capitare. 《È meglio se rispondi》dice spostando lo sguardo mentre a mio malincuore rimette le sue mani sulla coperta. 《Dimmi Chiara》dico. 《Ciao amo,come va?》dice tutta contenta manco gli fosse arrivato il pacco di shein. 《Ttapposto,te?》chiedo mentre guardo Mario andare in cucina. Io ritorno in camera mia e chiudo la porta. 《Ma porco dio Chiara ma tu proprio in quel momento dovevi venire a rompere il cazzo dio cristo》dico. 《Ma stavate scopando?》Mi chiede 《ero seduta su di lui e mi stava per baciare rincoglionita》gli rispondo 《mi sa che ho un modo per farmi perdonare》Mi dice 《dubito ma dimmi》gli rispondo 《si da il caso che Ludovico -un loro amico delle medie che ora è un dj- faccia una festa incredibile per hallowen -quella sera- a cui noi siamo stati invitati,perché non ci porti pure Mario così scopate e la finisci di scartavetrarmi i coglioni co sta storia?》Mi chiede. 《Amo te lo dico oggi alle quattro vengo da te e ci vestiamo da mignotte come non mai》gli dico. 《Amo coddue quando te vede t e deve sartà addosso te lo dico》Mi dice 《gls,comunque adesso ti lascio che devo andare a fare colazione con lui》gli dico 《fatti mettere a 90 sui fornelli,ciao amo》Mi risponde. Ci salutiamo e attacco. Vado in cucina e vedo Mario intento a fare i caffè.《Come hai dormito? 》Mi chiede sorridendo.《benissimo, mi è mancato dormire con te,tu?》gli chiedo con tutto il coraggio che ho in corpo 《benissimo se ci sei tu》Mi risponde. 《Senti ti devo chiedere una cosa,stasera hai da fare per hallowen?》gli chiedo 《si,vado tipo a una festa,tu?》Mi chiede. So che può sembrare una cazzata ma volevo passare hallowen con lui,mi dispiace abbastanza che non possa venire. 《Anche io vado ad una festa》gli dico. 《Da che ti vesti?》Mi chiede. Me lo sta chiedendo seriamente? Per me e le mie amiche hallowen è sempre stato un "daje che per una volta possiamo vestirci da mignotte e truccarci un sacco senza essere definite delle troie". 《Bho non lo so,però mi truccherò na cifra》gli rispondo. Il resto della mattina passa normalmente,pranziamo e prima di uscire lo avviso 《io torno o domani》gli dico 《ok,qualsiasi cosa chiamami》Mi risponde. Lo saluto e vado.
-A casa di chiara (c'è anche Greta)-
《Ma quindi co sto Mario?》Mi chiede Greta 《Lascia sta guarda. Oggi stavamo quasi per baciarci e Chiara mi chiama》gli rispondo scazzata 《Chiara fai schifo questa è ritornata vergine per quanto non scopa e tu la chiami quando stava quasi per farsi mettere a pecora co praticamente er piskello suo》dice a chiara 《senti cazzo vuoi ,che ne so io che questo se sveglia già arrapato》Mi risponde lei. 《Posso parlare?》gli chiedo 《basta che non parli ancora di lui》Mi risponde chiara.Io mi giro verso di lei con un espressione non esprimibile a parole 《perdona?》dico e scoppiamo a ridere 《è da tutta la vita che ti sopporto con quei sorci dei tuoi malesseri,e tu cosa fai? Mi dici di smetterla di parlare di uno?》dico. Stiamo quasi piangendo dal ridere. 《Che Mario ci sia o no,sta sera mi voglio vestire da zoccola,quindi incominciamo》

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Purple
Teen FictionQuesta storia è ambientata a Roma, sul set di un film. Elisa Moncada è una attrice nata e cresciuta a Roma,ma si è trasferita a Milano appena compiuti 18 anni,ha un passato orribile ma nonostante tutto ha sempre trovato la forza di andare avanti,e o...