Mario's pov
《Ao fidate stasera se scopa mariè》dice Nicolò (Tony Effe)《la prima scopata a Roma,emozionato mariè?》dice Vale (da qui in poi so tutti amici di Tony) 《come sono le tipe qua a Roma?》chiedo 《tutte bore e coatte ma na cifra fregne,però a maggior parte so mignotte,stai attento.》mi informa Claudio. Continuiamo il viaggio ascoltando musica finché non arriviamo davanti alla discoteca dove mi hanno trascinato sta sera,mi pare si chiami spazio qualcosa. Appena entro vedo un sacco di fighe,ma mai belle quanto Elisa,sembrano tutte delle mezze troie,al contrario suo. Andiamo al tavolo e ordiniamo 20 shot. 《Allora per innaugurare il tuo arrivo marietto,sta sera te devi sballà》dice Nicolò porgendomi il vassoio con gli shot. Io butto giù il primo shot e ne segue un applauso dei miei amici. Fanno il giro del vassoio e poi ritocca a me,butto giù il secondo shot. E poi il terzo. E anche il quarto. Sento la musica techno e le voci dei miei amici appannate. Buio. Poi mi risveglio di colpo e mi ritrovo una tipa che si struscia su di me che mi bacia il collo. Che troia. Ancora buio. Poi vedo la stessa tipa di prima trascinarmi in bagno. Di nuovo buio. Improvvisamente mi ritrovo in bagno a farmela,bhe Nicolò mi aveva avvisato. La faccio venire, mi ricompongo e me ne vado. 《Dammi almeno il tuo numero!》mi urla la tipa dal bagno,ma manco per il cazzo,non gli rispondo e esco. Mi appoggio al muro della discoteca e guardo il cielo:la luna è offuscata dalle nuvole,sposto lo sguardo e vedo la mia auto. Per grazia di dio è ancora lì. Tiro fuori il telefono e guardo l'orario:l'una. È presto per andarsene ma non ho voglia di rimanere,e vorrei ritornare a casa per vedere se Elisa è tornata o chiamarla. Mi si para davanti un ragazzo di circa sedici anni,magro,con le mani in nelle tasche della felpa e il cappuccio. 《Vuoi qualcosa? 》Mi chiede lui. 《Che hai?》chiedo 《coca,pasticche,erba,eroina》Mi dice. Mi ricorda molto il me di qualche anno fa. Prendo dell'erba e pago. Metti caso mi viene voglia di farmi una canna. Rientro dato che non c'ho un cazzo da fare,cerco i miei amici ma non li trovo. Si staranno facendo qualche tipa sicuro. Non mi sento del tutto sobrio ma riesco a ragionare lucidamente. Vedo una ragazza molto bella e ci ballo per un pò finché lei non mi attira a sé e fa unire le nostre labbra in un bacio tutto fuorché sentimentale,pieno d'amore,bello e intimo. Dopo un pò mi stacco. So che può sembrare strano ma non ho voglia di scopare una seconda volta sta sera con una troia senza emozioni. Non penso che le tipe che si fanno tipi a caso in disco siano troie,alla fine vogliono solo divertirsi,ma io ormai le chiamo così per abitudine. Quando mi giro vedo l'ultima persona che mi aspettavo di trovare oggi:Elisa. Sta cantando una canzone che non riesco a riconoscere con due ragazze bionde molto simili,è truccata poco ma bene,i capelli raccolti in una coda alta e un vestito nero che gli fa un culo della Madonna. Mi avvicino molto e lei si gira verso di me,mi fissa per qualche secondo, ci dividono pochi centimetri, e la voglia di realizzare tutti i film mentali che mi sono fatto è tanta. 《Mario,che ci fai qui?》Mi chiede 《io sono con degli amici che mi hanno lasciato da solo qui mentre loro stanno scopando,tu piuttosto,che ci fai qui?》dico. Mi rendo conto che ho la voce da sobrio ma gli occhi da ubriaco.E meno male che sapevo ragionare lucidamente. Le sue amiche gli sussurrano qualcosa all'orecchio ridendo e se ne vanno.
《Vieni usciamo》dice mentre mi prende la mano e mi trascina fuori dalla discoteca. Appena usciamo dalla discoteca vedo che rabbrividisce per il freddo, quindi la trascino verso la macchina. Quando sto per aprirla lei mi prende le chiavi dalle mani, apre la macchina e si mette al posto del guidatore. Entriamo, metto l'aria condizionata calda e stiamo in silenzio a guardare la discoteca da cui siamo appena usciti. Si sente ancora leggermente la techno da qui,le luci LED lampeggiano monotone da fuori,consentendoci di vedere i tizi che spacciano da fuori. I buttafuori li vedeno ma non fanno nulla ovviamente,la droga fa guadagnare un sacco alla discoteca. Se c'è una cosa che ho capito in tutta la mia vita è che a nessuno può fottere niente degli altri,sono tutti egoisti in fin fine,ma quando si parla di soldi sono tutti amici. 《Non voglio tornare a casa,ma neanche rientrare》la calma voce di Elisa spezza i miei pensieri. Vedo che struscia la mano sul volante mentre guarda le impostazioni dell'auto dal tablet.
《Fammi vedere come guidi》dico indicando con la testa il volante,lei mi lancia un sorrisetto di sfida mentre esce dal parcheggio. 《Dove ti porto?》Mi chiede 《un posto bello》dico guardando fuori.
*da questo momento in poi scusatemi se sbaglierò qualcosa ma non me ne intendo*
Lei cambia la marcia inizia a guidare abbastanza veloce,passa davanti al Colosseo
《questo è il Colosseo,uno dei monumenti più importanti di Roma,ma a parere mio non il migliore》dice. Ha iniziato a piovere, quindi c'è pochissima gente. Continua a guidare veloce come me,ma molto bene.guardo il tachimetro,siamo a 120 all'ora:in una città come Roma,di notte,con la pioggia,senza cintura:non il massimo,ma sti cazzi. Passiamo davanti ad un monumento e lei rallenta 《questo è il pantheon, il tempio di tutti gli dei,bello anche questo,ma ora ti faccio vedere il mio preferito》

Dice, mentre finisce l'ultima frase accelera. A quanto vedo Roma è praticamente solo sanpietrini, il che non giova a nostro favore date le numerose buche,ma sti cazzi. Continua a guidare con il suo meraviglioso sorriso stampato in faccia. Continua a guidare finché non fa una manovra incredibile (e difficilissima)che ci consente di avere un'ampia prospettiva del castello davanti a me.

《Questo è Castel Sant'Angelo,il mio monumento preferito》dice 《era periodo di peste,quando il papa sognò un angelo che richiudeva la spada,il giorno dopo la peste finì. Costruirono quindi questo castello davanti all'isola Tiberina,dove era iniziato tutto.》dice guardando il castello. 《Scusa per la palla,ma mi mancava Roma.》dice mentre fa retromarcia e con una manovra si dirige verso casa. 《Si vede proprio che ami Roma,è la tua città,come se fosse un pezzo di te》dico guardandola. Lei mi sorride mentre torna verso casa.
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Purple
Teen FictionQuesta storia è ambientata a Roma, sul set di un film. Elisa Moncada è una attrice nata e cresciuta a Roma,ma si è trasferita a Milano appena compiuti 18 anni,ha un passato orribile ma nonostante tutto ha sempre trovato la forza di andare avanti,e o...