Elisa's POV
Giro la chiave ed entro in casa. È tutto esattamente come prima,prima che me ne andassi. Trascino la valigia dentro e chiudo la porta. Una marea di ricordi mi si catapultato addosso. Tutte le volte che abbiamo guardato un film insieme (che la maggior parte delle volte lasciavamo a metà),tutte le volte che lui scriveva e io dormivo sopra di lui o leggevo un libro,tutte le volte che ci scazzavamo e guardavamo la tv ai lati oppposti del divano per poi fare pace subito dopo. Prendo coraggio e vado in camera mia. Appoggio la valigia a terra e mi butto sul letto a guardare il soffitto. Saranno sei mesi lunghissimi.
Mario's POV
Prendo un respiro,poi mi faccio coraggio e entro in casa. Un odore di torta di mele mi inebria totalmente, mentre in sottofondo c'è "attica" di noyz narcos. La musica è talmente alta che dubito mi abbia sentito entrare,quindi proseguo con la valigia fino alla cucina. Mi affaccio alla porta e vedo Elisa sfornare una bellissima torta mentre canta la canzone. Mi appoggio alla portaa guardarla. Mi è mancata tantissimo. <ehy ciao,scusa non ti avevo visto> dice imbarazzata. Io rido leggermente. <sta tranquilla> la rassicuro.
<di nuovo qua eh> dice.
<oggi volto pagina che ciò che è stato è stato.>
<riprovarci ancora sembra un tuffo nel passato>
Dopo un pò di silenzio lei prende parola. <dai ti accompagno in camera> dice venendo verso di me. <o poi la torta me la devi far provare eh> <col cazzo fijio mio,la devo portare domani sul set> mi risponde. <cioè tu mi hai fatto illudere che quella torta fosse per me per poi spezzarmi il cuore così?> dico fingendo un pianto miserabile mentre apro la valigia. <sei tu che volevi pensare che fosse per te> replica lei. <alta infedeltà> dico facendola ridere. <aspetta quasi dimenticavo,vieni> dice alzandosi dal letto. Ritorna poco dopo con una bottiglia di Cristal in mano. Ah vero non lo sa ancora. <non te l'hanno detto vero?> gli domando. <che cosa?ho fatto qualcosa di male?> mi domanda. <no è che,ho smesso di bere.> gli confesso. <ah non lo sapevo scusa> <non fa niente stai tranquilla> <vorra dire che me la berrò con Ila quando la lascerà il suo ragazzo> dice facendomi ridere,subito dopo la va a posare in frigo mentre io continuo a disfare la valigia. Ritorna seduta sul mio letto a guradarmi sistemare. <da quanto hai smesso?> mi chiede. <ormai sono cinque mesi,sono stato in una centro di riabilitazione il primo,e prima che tu possa darti la colpa,no. Non è stata colpa tua,era da troppo che avevo un sacco di cose dentro che non riuscivo a metabolizzare,e stare un mese senza bere,usare nulla in fatto di medicinali,andare in terapia e fare tanta palestra mi ha decisamente aiutato tanto. Certo qualche ricaduta ci sta sempre,come quella di qualche settimana fa,ma almeno ora so come rialzarmi.> gli spiego. <sono tanto fiera di te> mi dice. <grazie> le rispondo. Segue un momento di silenzio. <vuoi darmi una mano o resti lì a guardare?> dico facendola ridere. Iniziamo a mettere tutto apposto insieme e in un quarto d'ora abbiamo finito.
in cucina
<che dici la compriamo una macchinetta del caffè?> dice alludendo a una delle prime volte che abbiamo parlato. <nahhh> rispondo. <dobbiamo ricomprare un bel po' di cose eh> dico aprendo una mensola. <ti và di andare a fare la spesa?> mi chiede. <carbonara stasera?> propongo. <ma in realtà io mi ricordo che tu mi dovevi una cena genovese> mi fa' notare. <va bene, però mi dai una mano sennò mando a fuoco la cucina> le rispondo. Andiamo al conad più vicino e compriamo i pinoli,una piantina di basilico (mi ha costretto io volevo comprare quello normale),il sale, l'aglio,il parmigiano reggiano e l'olio ce l'avevamo già a casa. anche se voglio negarlo,è tutto uguale a prima.
fatemi sapere se vi è piaciuto amori❤️
ps. il 20 giugno è il mio compleanno

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Purple
Roman pour AdolescentsQuesta storia è ambientata a Roma, sul set di un film. Elisa Moncada è una attrice nata e cresciuta a Roma,ma si è trasferita a Milano appena compiuti 18 anni,ha un passato orribile ma nonostante tutto ha sempre trovato la forza di andare avanti,e o...