Euroma 2

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Spazio autrice:in questo capitolo si parlerà molto di malattie mentali,ma nei prossimi non così tanto. Premetto di non averne mai sofferto quindi non so cosa si prova,spero di non sparare cazzate.
Mi sveglio con la luce del sole ancora abbracciata a Mario,lo guardo per un attimo:ha la testa rivolta verso di me e il sole lo illumina rendendolo ancora più bello. Quello che mi ha detto ieri mi ha un pò spiazzato,sembra così tenero, e invece soffre di attacchi di rabbia e incubi. So che non c'entra assolutamente niente,ma fino a prendere psicofarmaci da quando ha 10 anni deve essere una cosa seria. Le malattie mentali sono dei demoni difficili da superare: quando tu hai un tumore sei tu che lotti contro un ente terzo,invece le malattie mentali no. Sei tu che combatti ogni giorno contro te stesso,è una battaglia continua che porta alla disperazione,solo chi ha passato può capire.Prendo il suo telefono e guardo l'ora:sono le 11. Mi alzo cercando di non svegliarlo e vado in cucina,prendo la moka e preparo 2 caffè. Sento qualcuno abbracciarmi da dietro e mi giro di scatto. Mi ritrovo faccia a faccia con Mario ovviamente 《scusa 》dico mentre lo abbraccio 《stai tranquilla》dice. Ho dei riflessi incredibili,il che non è sempre un bene. Ogni volta che qualcuno mi tocca da dietro scatto,ma sto migliorando. La mia psicologa dice che è per il contesto in cui sono cresciuta,che mi ha insegnato a stare sempre in allerta in qualsiasi situazione, a vivere un pò sempre nell'ansia e a non fidarmi di nessuno. 《Come hai dormito?》gli chiedo ancora abbracciata a lui. 《benissimo,tu?》dice 《anche io》dico guardandolo. Finisco di preparare i caffè mentre lui si siede,appoggio i caffè e mi siedo davanti a lui. 《Quanti ne bevi al giorno?》Mi chiede indicando il caffè con la testa. 《Troppi,dovrei berne molti di meno,ma sto migliorando 》dico 《pure io,ora ne posso bere massimo 2 al giorno,e mi bastato》dice. 《Che fai oggi?》gli chiedo 《dovrei scrivere qualcosa, sono in ritardo col disco,te?》Mi chiede 《Bho nulla,vado a fare un pò di giri e risistemo la mia roba che ancora è mezza in disordine》gli rispondo. 《Vuoi che ti accompagni io con la macchina per i giri?》Mi chiede. Che patato. 《Se non disturbo 》dico 《mai》Mi risponde 《tra quanto scendiamo?》Mi chiede 《mezz'ora e sono pronta,te se ama》dico lasciandogli un bacio sulla guancia e correndo a prepararmi.

Mario's POV

《Pronta?》dico sistemandomi la collana davanti allo specchio dell'ingresso.《si,eccomi》dice venendo verso di me tutta sorridente. Madonna che fregna. Entriamo in macchina e lei fa partire il navigatore verso euroma 2. 《Mi fai sentire qualche tua canzone?》Mi chiede. E mo io che cazzo gli metto. Faccio partire "Vertigini","Lo Sai","Il fabbricante di chiavi ","OC' e "Pensa se piove". Sai che figura di merda se non gli piacciono. Lei le ascolta attentamente portando a volte il ritmo con la testa. 《Cazzo ma spacchi na cifra》Mi dice sorridendomi. Per il resto la giornata passò molto velocemente tra acquisti e risate. Quando sono con lei è come se il tempo passasse più velocemente. Sorride sempre,tende a prendere la vita puntando molto sul futuro e lasciandosi indietro il passato. Eppure soffre di malattie mentali,e anche abbastanza importanti:prende degli psicofarmaci da quando ha 15 anni. Soffro di malattie mentali,quindi so che merda è. Ti distruggono dentro fino a portarti allo sfinimento. Ti odi perché fai male a chi hai intorno,quindi allontani tutti per non farli soffrire e affliggerli da ulteriori problemi. Così vai ancora più a fondo,e ogni volta ti sembra di aver toccato l'apice,e la volta dopo è ancora peggio. La tua vita inizia a dipendere da quello,vedi tutto grigio. Inizi ad abituarti,a conviverci,è poi diventa la normalità. Quando ti guardi a torno però,capisci che quella non è la normalità. E da lì inizi a vedere le cose in modo diverso,da un altra prospettiva. Ci vuole tempo,mesi,anni. Ogni giorno però è migliore di quello precedente: inizi a vedere la luce in fondo al tunnel. Ancora oggi mi capitano giornate no,incubi e attacchi di rabbia,però so di star guarendo.Questo film è una sfida contro me stesso,ma so di star migliorando. Voglio guarire,e non ci riuscirò restando chiuso in casa. Sarà difficile,ma so che ce la posso fare.
Dopo cena mettiamo a posto i piatti e le posate e gli offro una sigaretta. Andiamo in terrazza,è buio,c'è un venticello molto rilassante. 《Senti dato che sei di Roma,ti posso chiedere due cose?》gli domando. 《Vai》Mi risponde. 《Uno:C'è una palestra qua vicino che fa box?》gli chiedo. 《Fai box?》Mi chiede 《Da quando ho 12 anni.》gli rispondo. 《Anche io,questa settimana vado a fare l'abbonamento, è qua vicino dopo te la faccio vedere》Mi risponde 《invece il punto 2?》Mi chiede 《conosci qualche psichiatra buono?》gli chiedo. 《Sisi,ti consiglio la mia di qualche anno fa,è la migliore》Mi risponde. 《Grazie》finiamo le sigarette in silenzio e rientriamo. Prendiamo gli psicofarmaci e metto 2 goccie e mezzo di medicinale nell'acqua. 《Lo sto scalando, tra un mese dovrei aver finito la terapia coi medicinali,ma continuerò ad andare dallo psichiatra》gli dico. 《Anche io,anche se ho molta paura di non farcela》Mi dice. La abbraccio 《Ti posso chiedere una cosa io invece?》Mi chiede 《certo》le rispondo.《Posso dormire con te stanotte che sono in ansia per domani?》Mi chiede poggiando le mani sul mio collo. Io la prendo a principessa mentre lei ride e la poggio sul letto 《non devi avere ansia,sei incredibile come attrice e sono sicuro che riuscirai a smettere con gli psicofarmaci 》la rassicuro togliendomi la maglia. Mi metto vicino a lei. Inizia un temporale e io tiro su le coperte. Lei mi abbraccia e ci addormentiamo così.

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