Capitolo tre | Ricordi

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"Vedi, ci sono dei ricordi che mi devi
Sei grande, ma ti chiamo ancora baby
Ho gli occhi rossi, ma non te ne accorgi
Ti guardo mentre dormi
Ma solo ieri c'eri, nei giorni neri
Quelli che piove troppo forte per stare in piedi
E fottevamo anche la morte volando leggeri
M'hai chiesto, "Dimmi cosa temi, che cosa credi?"
La mia risposta sei tu"
Ricordi,
Pinguini tattici nucleari

"Vedi, ci sono dei ricordi che mi deviSei grande, ma ti chiamo ancora babyHo gli occhi rossi, ma non te ne accorgiTi guardo mentre dormiMa solo ieri c'eri, nei giorni neriQuelli che piove troppo forte per stare in piediE fottevamo anche la morte v...

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Margherita
November 20, 2023

«Buongiorno!» Sorrise allegra, facendo il suo ingresso nella sala due, dove la sua maestra la stava aspettando per la loro prima lezione.

«Margherita, buongiorno.» La accolse contenta, quasi più felice di lei di vederla. «Pronta ad iniziare?» Annuì, posando il borsone in un angolo della sala.

«Non vedevo l'ora, sono qui per ballare.» Quelle parole fecero scoppiare il cuore della maestra, che da tanto sognava una ballerina che morisse dalla voglia di imparare e provare. Margherita non smetteva di mettersi alla prova, mai.

«Ti ho assegnato due coreografie, una di classico e una di contemporaneo. Voglio vederti lavorare su quest'ultima perché vorrei vederti sul contemporaneo, dato che tu ti sei presentata come ballerina classica ma dovresti, da ciò che hai detto, aver studiato tutto.» Margherita annuì, adorava il contemporaneo ma, come l' hip hop, a volte le dava problemi quando si trattava di sporcare la coreografia, perché lei amava l'ordine e le regole. Cercava sempre la perfezione, anche se significava stremare il suo corpo.

Sullo schermo comparì il video della coreografia sulle note di Isolé, nonostante lei l'avesse già visto. Osservò attentamente ogni movimento di Georgie, la ballerina professionista, cercando di imprimere ogni dettaglio dentro la sua mente.

«Iniziamo, ti va? Ti levi la felpa e le scarpe, sei calda?.» Annuì, correndo subito verso la sua borsa. Si tolse le scarpe, la felpa e i pantaloni della tuta, restando con la canottiera e le culotte.

«Mi sono riscaldata in sala relax.» La maestra sorrise, soddisfatta.

«Perfetto, bravissima, allora possiamo cominciare.» Georgie so mise davanti a lei in posizione, e insieme alla maestra iniziò a spiegarle ogni passaggio della coreografia.

Non dovettero faticare molto, Margherita capiva tutto alla prima volta che le veniva detto, guardando la ballerina riusciva a ricreare i suoi passi in tempo zero. Ogni volta che sbagliava, non essendo perfetta, e veniva corretta, metteva subito il pratica la correzione, senza bisogno che la maestra si ripetesse più di una volta.

Aveva un ottimo controllo del suo corpo, non era moscia, usava ogni muscolo del suo corpo ed era chiaro che c'era un grande lavoro dietro ogni suo movimento.

Cadiamo insieme | Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora