Capitolo quindici | frasi mai dette

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"Vorrei
Lei non fosse così perfetta per te
E ci sono giorni in cui vorrei soltanto essere
Lei
Che ti completa, lei
Che non ti stancherai mai di lei
Che è tutto ciò che non sono ma
Lei
Ti fa dimenticare me
È inutile, non puoi nascondere che
Avevo ragione io"
Frasi mai dette,
Angie

"VorreiLei non fosse così perfetta per teE ci sono giorni in cui vorrei soltanto essereLeiChe ti completa, leiChe non ti stancherai mai di leiChe è tutto ciò che non sono maLeiTi fa dimenticare meÈ inutile, non puoi nascondere cheAvevo ragione io"...

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Margherita
21 gennaio, 2024

Quella mattina Margherita si era svegliata con un peso sul petto. Probabilmente, perché due sere prima, nella sua ora al telefono, aveva aperto X per coprire che stava spopolando una ship tra Holden e Sarah.

Niente, da quando era entrata ad amici, l'aveva fatta incazzare così tanto. Da quel momento, non aveva smesso di fissarli, dando importanza a ogni minimo dettaglio, ad ogni sguardo o commento. Da quel momento, aveva faticato a dormire.

La sua assegnazione per quella puntata, non poteva essere più azzeccata di così per quella situazione, in effetti.

Quando si sedette al suo banco per registrare la puntata, poteva sentire la testa pesante, oltre ad un incredibile voglia di rifugiarsi nel suo letto. Sapeva che non doveva dare così tanto peso a ciò che leggeva sui social -soprattutto perché non aveva nessun diritto di arrabbiarsi se Holden aveva qualche interazione con altre ragazze- ma non poteva fare a meno di pensarci costantemente.

«Margherita!» La voce squillante di Maria, unita all'indice di Sarah che le punzecchiava il fianco, la fecero risvegliare. Alzò lo sguardo, scattando verso la bionda. «Sei ancora con noi?»

«Sìsì, scusate.» Farfugliò, raccogliendo la sua felpa e correndo giù per le scale per ballare. «Ero soprappensiero» Si scusò, infilandosi le maniche della felpa e posizionandosi nella sua posa iniziale.

«Cosa balli?»

«Ah sì.» Si girò, grattandosi la nuca imbarazzata. «Heather.»

Maria ridacchiò, prima di far partire la musica.

Non c'era niente di più azzeccato in quel momento, se non quel pezzo. In quel momento, mise tutte le sue emozioni, la delusione, la preoccupazione e anche la rabbia in quell'esibizione.

Verso la fine, però, sentì la testa girarle e il corpo farsi pesante, faticava a muovere i muscoli e avrebbe voluto mollare tutto. Comunque, si fece forza, strinse i denti -come la sua insegnante le aveva sempre detto- e portò a termine la sua esibizione.

Durante la coreografia avrebbe dovuto sfilarsi la felpa, quella di cui parlava la canzone, e alla fine posarla sul suo banco. Avrebbe dovuto perché in realtà, involontariamente -o forse no- la posò sul banco di Sarah, mentre le casse suonavano la voce di Conan gray cantare "I wish I was heather".

Cadiamo insieme | Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora