Capitolo uno | Nuova era

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"E quando io ti guardo mentre passi
Fai vibrare pure i sassi
Col tuo semplice procedere così sicura di te
Mi fai sentire un poeta
Anzi di più un profeta
Che annuncia al mondo l'inizio di una nuova era"
Nuova era,
Jovanotti

"E quando io ti guardo mentre passiFai vibrare pure i sassiCol tuo semplice procedere così sicura di teMi fai sentire un poetaAnzi di più un profetaChe annuncia al mondo l'inizio di una nuova era"Nuova era,Jovanotti

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Margherita
November 19, 2023

Margherita respirò profondamente osservando la schiena possente del ballerino professionista davanti a sè, mentre poteva sentire flebilmente la voce di Maria dentro allo studio di amici.

«Nel corso delle settimane i professori hanno continuato a fare casting e la maestra Celentano ha notato una ballerina, la facciamo entrare, Margherita.» Quelle parole significavano una sola cosa, stava a lei.

Umberto le sorrise, facendole segno di salire le scale che l'avrebbero portata davanti a tutti. Solo qualche piccolo gradino che in quel momento le sembravano una montagna invalicabile, con le gambe che le tremavano e le ginocchia deboli per l'ansia.

«Buona fortuna.» Le strinse dolcemente la spalla, prima di poggiarle una mano sulla sua schiena e spingerla delicatamente verso l'uscita.

Prese un respiro profondo e si diede in leggerlo schiaffo in faccia per svegliarsi, prima di oltrepassare il valico e trovarsi improvvisamente inondata dalla forte luce bianca, opposta al tunnel buio dove si trovava. Il pubblico applaudì, urlando, mentre Margherita faceva il suo ingresso nella sala, salutando tutti sorridendo. Strinse il microfono con le mani tremanti, le poteva sentire sudare così tanto da temere che il cono le scivolasse dalle mani.

«Buongiorno, ciao a tutti.» Farfugliò sorridente e nessuno riuscì ad evitare un sorriso, sentendo la sua voce allegra. Maria la salutò, invitandola ad avvicinarsi a lei.

«Alessandra ti nota durante i casting e chiede di farti entrare in casetta. Margherita ha ventidue anni e si presenta come ballerina classica.» La maestra sorrise felice, mentre la guardava. «Balliamo, ti va?» Margherita annuì vigorosamente, impaziente. Non vedeva l'ora di ballare davanti a tutti e dimostrare il suo talento. Aveva già addosso le punte, consapevole che avrebbe dovuto usarle per ballare, così si sfilò semplicemente la felpa e la appoggiò accanto al microfono, prima di fermarsi nella posa di inizio. «Base

Tutti restarono a bocca aperta durante la sua esibizione, era elegante, sicura di se, maestosa. Aveva delle linee da invidiare, perfetta a dir poco, gambe lunghe e muscolose al giusto punto, nonostante lei non fosse molto alta. Per non parlare del collo del piede, su cui aveva lavorato per anni per arrivare ai notevoli risultati che adesso tutti potevano ammirare, ricordava come fosse ieri quando la sua insegnante si sedeva sopra i suoi piedi per farle toccare il pavimento e quando a casa studiava seduta per terra con i piedi infilati nello spazio tra il divano e il pavimento. Era dolce nei movimenti, ma allo stesso tempo forte e dinamica, pulita e impeccabile nella tecnica, ma sporca quando serviva. I suoi, forse, futuri compagni guardarono ammaliati la sua apertura di gambe che superava i 180 gradi e il controllo con cui teneva la gamba in aria come se non pesasse niente, iniziando già a temerla. Qualcuno, dentro di sé, aveva l'egoista desiderio che non entrasse, nonostante se lo meritasse, perché avevano paura di lei e della sua bravura.

Cadiamo insieme | Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora