Capitolo venti | Cadiamo insieme

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"A volte mi dai la vita, a volte mi fai morire
Mi piaci perché sei bella così, con tutte le spine
E sai che ho paura di volare perché
C'è chi si è preso le mie ali e le ha tenute per se
Ma giuro, se saltando non dovessi prendere il volo
Andrebbe bene lo stesso perché non sarei da solo con te
E voglio sentire il tuo cuore battere
Mi piace quando vuoi che resto ma dici di andarmene
Mi hai trovato a pezzi, mi hai trovato solo
Adesso tu sei parte di tutto ciò che sono"
Cadiamo insieme,
Holden

"A volte mi dai la vita, a volte mi fai morireMi piaci perché sei bella così, con tutte le spineE sai che ho paura di volare perchéC'è chi si è preso le mie ali e le ha tenute per seMa giuro, se saltando non dovessi prendere il voloAndrebbe bene l...

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Margherita
06 febbraio, 2024

Margherita stava sdraiata a pancia in su sul suo letto, le gambe appoggiate al muro e gli occhi chiusi, ripassando mentalmente le sue coreografie mentre la musica suonava nelle cuffiette.

Il rumore della porta che si apriva, seguito dalla voce sempre allegra di Lucia, la costrinse ad aprire gli occhi.

«Ciao.» Le sorrise, e Margherita ricambiò subito.

Lucia si sedette in fondo al suo letto, a gambe incrociate, il pigiama già addosso e i capelli ancora leggermente umidi che le si attaccavano al viso. Margherita si tirò su a sedere, appoggiandosi allo schienale del letto, e la guardò.

«Com'è andata oggi?» Provò ad intavolare un discorso, ma sapeva bene che quello sguardo significava solo una cosa.

«Bene.» Tagliò corto, incrociando le braccia e gattonando sul letto fino a sedersi accanto a lei. «Ti va di finire quella storia?»

Margherita abbassò lo sguardo., erano giorni che cercava di ritardare quel momento, ma sapeva che avrebbe dovuto mantenere la promessa che le aveva fatto, quella finire la storia su di lei e il ragazzo misterioso.

«Va bene.» Sospirò, sconfitta, mettendosi comoda sul materasso. Sarebbe stata una lunga storia.

«Eravamo rimaste che il processo era finito, e il mio ex era finito in carcere. Per me sono stati tempi difficili dopo averlo denunciato, sono andata in terapia, soffrivo di PTSD e faticavo anche solo ad alzarmi dal letto. In tutto questo tempo sono stati fondamentali per me la mia famiglia, e quel famoso ragazzo, che chiameremo X.» Lucia annuì, non voleva chiederle perché non volesse dire il nome di quel ragazzo e Margherita la ringraziò internamente, non avrebbe saputo spiegare perché il ragazzo misterioso e Holden avessero proprio lo stesso nome. «X mi ha salvato la vita, standomi accanto ogni singolo giorno. Mi faceva ridere, mi aiutava con la scuola, mi portava a danza e mi veniva a riprendere. Mi ha sostenuta quando ho fatto richiesta per entrare in accademia ed è stato il primo a cui ho detto di essere entrata, da quel momento è stato lui a portarmi ogni singolo giorno lì, poi mi veniva a prendere e mi portava fuori, o a casa sua, o in qualsiasi posto che mi aiutasse a staccare la spina.»

«Probabilmente l'hai notato, ma ho una piccola ossessione per la perfezione.» Le due ridacchiarono, all'ironia di quel "piccola". «Lui lo sapeva, e mi aiutava a restare calmare e ad essere felice e fiera di me stessa. Tutte le volte che sono stata male, perché mi ferivo danzando, o perché mi stressavo così tanto da esaurirmi e stare male, lui mi ha portato in ospedale e, con estrema dolcezza, mi ha curata. Non sarei viva senza di lui.»

Cadiamo insieme | Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora