9. Un ottimo lavoro

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Tlahuelpuchi camminava spedita per l'ampio e lussuoso corridoio. Anche lei aveva avvertito l'ordine di Lilith, ma al contrario della maggior parte dei vampiri, lei non aveva un ruolo da combattente.

Trovando la porta già aperta, entrò nelle sfarzose stanze del suo capo, dove nel frattempo si erano già radunate diverse persone. Le bastò una rapida occhiata per riconoscere fori di proiettili, segni di tagli, resti bruciati, ma anche schizzi di sangue e pezzi di cadavere.

«Cos'è successo?» chiese la sauriana.

«Qualcuno ha provato a uccidere Lilith» le rispose un umano di mezza età con voce vuota.

«Sappiamo chi erano?»

«È quello che dovete scoprire» intervenne l'Eletta. Nonostante l'attacco subito, sembrava incolume.

«Va tutto bene?» le chiese Tlahuelpuchi.

«Qualcuno ha fatto irruzione sulla mia nave, quindi no.» La sua voce era fredda e autorevole. «Voglio che scopriate il più possibile su di loro. Chi erano, le loro famiglie, i loro amici. Tutti quanti devono capire cosa vuol dire mancarmi di rispetto.»

Ognuno dei presenti era in grado di riconoscere la sua rabbia, ciononostante la vampira non aveva perso la calma: la sua sete di vendetta era una mossa lucida e calcolata.

Tutti quanti annuirono.

Lilith lasciò la stanza e gli altri si misero al lavoro.

«Abbiamo qualcosa?» chiese Tlahuelpuchi.

«Non molto» ammise l'umano in tono inespressivo. «I loro corpi sono quasi completamente andati, e le loro anime sembra siano già state prese da un regno infernale. Probabilmente avevano stretto in anticipo un patto con un dio.»

«Sapevano che con ogni probabilità sarebbero morti.»

La risposta dell'uomo non tradì alcuna emozione: «Come dargli torto?»


Lasciata l'indagine ai suoi specialisti, Lilith raggiunse la sala di sorveglianza principale, da cui era possibile monitorare l'intera Luna Nera. Date le dimensioni dell'astronave, si trattava di una stanza molto grande, con decine di vampiri superiori collegati ai sofisticati sistemi di sicurezza del velivolo.

«Upiór, aggiornamento.»

«Per il momento abbiamo individuato quattro squadre, più quella a difesa del portale e quella che ha cercato di ucciderti» riferì l'uomo. Sedeva su un'ampia poltrona posta su una spaziosa piattaforma sopraelevata, da cui era possibile osservare l'intera stanza. «Ho già mandato qualcuno a occuparsi di loro, ma non possiamo escludere che ci siano altri intrusi.»

«A cosa stanno mirando?» volle sapere l'Eletta.

«Abbiamo riscontrato numerosi tentativi di accesso alla nostra rete interna, quindi è probabile che vogliano raccogliere informazioni. E considerato che quelli nel deposito indossano uniformi antisommossa, direi che sono tutti poliziotti.»

«Hanno cercato di uccidermi, non di arrestarmi» gli fece notare Lilith.

«L'avrei fatto anche io. Non sappiamo ancora con certezza quanti siano, ma mi sembra chiaro che non hanno abbastanza uomini per arrestarci, e la Luna Nera è troppo grande per distruggerla dall'interno, quindi staranno cercando di raccogliere più informazioni possibile su di noi, sulle nostre operazioni e sui nostri complici. Tutto considerato, direi che stanno facendo un ottimo lavoro.»

L'Eredità degli AstraliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora