Trovare la nuova stazione di polizia si rivelò più complicato del previsto. Diverse cose erano cambiate da quando aveva lasciato la colonia occidentale, ma c'erano ancora macerie ovunque e i lavori di ricostruzione erano appena cominciati.
Freyja si fermò davanti a un edificio un po' meno malandato dei vicini, con la scritta "Polizia" fatta con la vernice spray sopra l'entrata. Non trasmetteva grande professionalità, ma il fatto che ci fosse era meglio di niente.
Stando a quanto le aveva detto Shamiram, nonostante le settimane passate su Raémia, per i suoi colleghi la sua assenza sarebbe stata solo di alcuni giorni: abbastanza per chiedersi che fine avesse fatto, ma non così tanto da richiedere una lunga e complessa spiegazione.
Varcò l'ingresso e si trovò in un grande atrio con alcune scrivanie tutte diverse ma disposte in maniera ordinata. C'erano anche una mezza dozzina di poliziotti, tutte facce note. Uno dopo l'altro si accorsero di lei e – felici di rivederla – le rivolsero un rapido saluto prima di tornare al lavoro.
L'orchessa andò verso uno di loro.
«Ispettore Smidr. Mi scuso per la mia assenza.»
Il gigante di ghiaccio alzò lo sguardo e solo allora si accorse della sua presenza. «Valkyregard! Quando sei arrivata? Eravamo preoccupati.»
«È una storia complicata. Mi dispiace di essere sparita così, ma sono pronta a rimettermi al lavoro. L'ufficio del commissario?»
Il suo superiore indicò una rampa di scale. «La prima porta a sinistra.»
«Ok, grazie.»
Non fu un problema trovare la porta giusta, e questo grazie al foglio con scritto "Ufficio del Commissario" attaccato sopra. Non restava che entrare e affrontare Mantina. Di sicuro il commissario l'avrebbe rimproverata per la sua assenza, ma non aveva motivo di preoccuparsi tanto: l'insettoide non era davvero malvagia come diceva D'Jagger. O almeno così sperava.
Chiamò a raccolta il suo coraggio e bussò.
«Avanti.»
Aprì la porta. «Commissario, sono Valkyregard. Volevo avvisarla che... Linch?!»
«Valkyregard!» esclamò la teriantropa di tipo ghepardo, sorpresa e felice di vederla. «Dove sei stata? Stai bene?»
L'orchessa era ancora stupita. «Io... Sì, sto bene. Ma dov'è il commissario Mantina?»
«È stata nominata governatore ad interim dalla Orborum Domini, quindi per il momento la sostituisco io.»
Freyja notò le stampelle appoggiate dietro la scrivania, e capì perché la sua collega non si era alzata per andarle incontro. «E il governatore che fine ha fatto?»
«Oh, giusto. Ti sei persa qualche aggiornamento. Vuoi la versione ufficiale o la verità?»
Scoprire che le due cose non coincidevano avrebbe dovuto infastidire l'orchessa, ma in realtà provò solo rassegnazione. «Quella ufficiale. Così saprò cosa dire se mi fanno domande.»
«Il governatore Glazkov è morto a causa di non meglio precisate complicazioni in seguito al suo attentato. Ha avuto un funerale in pompa magna e adesso la colonia occidentale si chiama "Glazkov City". Tse! Mi si rizza la pelliccia solo a pensarci!»
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L'Eredità degli Astrali
Science FictionIl racconto conclusivo del primo arco narrativo. Questa storia prosegue gli eventi di Eresia, La frontiera perduta e La progenie infernale. È giunto il momento della resa dei conti. Ma quello che si prospetta all'orizzonte è un conflitto ben più gra...